giovedì 3 febbraio 2011

Diciotto gonfaloni in via XXSettembre



I sindaci depongono le fasce tricolori sotto il ministero dell’Economia
Diciannove bus, partiti alle sette del mattino dai vari comprensori della provincia. Da Polla, Sala Consilina, Roscigno e Palomonte hanno dovuto alzarsi anche prima, perché la partenza era alle sei e mezza. Per tutti, risolti gli inevitabili problemi sempre possibili quando si organizza una partecipazione così massiccia (un bus è dovuto ritornare al Quadrivio di Campagna, perché aveva lasciato a piedi 13 persone, tra cui l’ex assessore regionale Gennaro Rizzo), l’appuntamento era nella stazione di servizio di Caserta. I bus di Nocera Inferiore, Amalfi, San Marzano, Scafati e Salerno erano giá lì da un bel po’. Con oltre quaranta minuti di ritardo sono arrivato i quattro bus di Capaccio, con a bordo, tra gli altri, l’assessore provinciale Antonio Fasolino e il dirigente della Provincia, Domenico Ranesi.
• Nell’autogrill i manifestanti si incontrano e si contano. Mancano meno di cento persone per essere in mille, ma diversi amministratori, con vigili e gonfaloni al seguito, sono partiti in auto. Altri arriveranno in treno. Nel piazzale dell’autogrill c’è l’ex assessore provinciale, Adriano Bellacosa, c’è il sindaco di Scafati Pasquale Aliberti. Arrivano i consiglieri provinciali Massimo Cariello e Rocco Giuliano, gli assessori provinciali all’agricoltura e all’Attivitá produttive, Mario Miano e Generoso Andria. Arrivano il presidente della Claai , Gianfranco Ferrigtno, e del sindacato dei balneatori Mario Giorgi. La Confagricoltura è presente in forze, con due autobus. Si riconoscono dal cappellino bianco con la scritta verde. «Più che risolvere oggi - premette il presidente Rosario Rago - bisogna programmare interventi per il futuro, sui canali di scolo, Serve una bonifica radicale, non soltanto la manutenzione, in grado di far fronte alle mutate condizzioni climatiche». "Bisogna ristudiare tutto il piano idrico della Piana del Sele», gli fa eco il neo presidente dei giovani di Confagricoltura, Guglielmo Noschese. Al casello di Roma la polizia spezzetta la colonna di autobus. L’ingresso in cittá, come più tardi il corteo sotto la sede del ministero dell’Economia, è autorizzato solo a piccoli gruppi, per evitare intralci al traffico. E’ da poco passato mezzogiorno quando, finalmente, a tutti i manifestanti è consentito di radunarsi in piazza della Repubblica. Dai bus scende un popolo composito: agricoltori della Piana del Sele; famiglie alluvionate di Nocera, abitanti di Roscigno e Perito isolati dalle frane, artigiani e commercianti che hanno subito danni dalle esondazioni di fiumi e torrenti, e tanti sindaci e amministrastori locali. Si indossano le fasce tricolori, si innalzano i gonfaloni dei municipi (ben 18 compreso quello della Provincia) e le bandiere tricolori. Ci sono sindaci di centrodestra e sindaci di centrosinistra. Sono qui per difendere gli interessi dei loro territori. Le polemiche politiche, tra Landolfi e l’assessore Fasolino, scoppiano a Salerno, a 250 chilometri di distanza. Qui, tra i manifestanti, non è giunta neanche l’eco. (g.g.)
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"La Città" 03.02.2011

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