martedì 26 ottobre 2010

Agrimed, Miano: “ Un focus sulle produzioni montane di eccellenza”

Agrimed, Miano: “ Un focus sulle produzioni montane di eccellenza”


“E’ necessario sostenere le attività agricole di montagna perchè esse rappresentano un’opportunità per la crescita delle aree interne”. Lo ha sottolineato l’Assessore all’Agricoltura, Mario Miano, alla presentazione di Agrimed, manifestazione per la valorizzazione dello sviluppo rurale nel bacino del mediterraneo, che avrà luogo a Roccadaspide dal 29 ottobre al 1° novembre. “L’intento di questa manifestazione - continua Miano - è di accendere un riflettore su produzioni di eccellenza come quella della castagna, dell’olio e del vino, le quali spesso pagano lo foto_conferenza_stampa_agrimed.jpgscotto della mancanza di un sistema di organizzazione. E’ necessario, dunque, accompagnare gli imprenditori nel processo di costituzione di consorzi, dedicati alla singola produzione”. Della difficoltà di fare impresa, invece ha parlato l’Assessore alle Attività produttive, Generoso Andria, il quale ha ravvisato la necessità di “facilitare l’accesso al credito delle piccole aziende agricole, per implementare il sistema produttivo locale”. All’incontro hanno preso parte, tra gli altri, il Presidente dell’Enoteca Provinciale di Salerno, Fernando Cappuccio, promotore dell’evento “La nostra tavola d’autunno: vino e castagne”, il Sindaco di Roccadaspide, Girolamo Auricchio e il dirigente del Settore Agricoltura, Domenico Ranesi. All’interno del ciclo di convegni, sarà dedicata una tavola rotonda all’importanza delle farine alternative nella cura della celiachia. Il seminario, organizzato dall’Associazione “LaborSalerno”, vedrà la partecipazione della giornalista, Rosanna lambertucci.

sabato 23 ottobre 2010

Nuovo stemma della Provincia, Cirielli: “Croce di Amalfi, simbolo di identità cristiana”


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«Ho voluto annunciare la necessità di modernizzare il nostro simbolo, che si presenta un po’ confuso come immagine immediata della Provincia». Così il Presidente della Provincia di Salerno, On. Edmondo Cirielli, stamani nell’Aula consiliare alla conferenza stampa di presentazione della proposta di modifica dello stemma araldico della Provincia di Salerno. «Nell’attuale stemma- continua- è contenuta la raffigurazione della bussola attribuita alla figura di Flavio Gioia, che richiama il glorioso passato della Repubblica Amalfitana, ma imperfetta nei colori e nelle sfumature, motivi che ci hanno spinto ad una proposta di rettifica con la sostituzione, in luogo della bussola, della Croce di Amalfi , più nota ai cittadini anche come Croce di Malta. Essa con le sue punte, simboleggia, tra l’altro, le otto beatitudini teologali secondo San Matteo, Patrono della città capoluogo di provincia». La proposta di modifica dello stemma araldico della Provincia è stata approvata dalla Giunta provinciale venerdì 15 ottobre 2010 e successivamente sarà inviata all’Ufficio Araldico della Presidenza del Consiglio dei Ministri, per l’attivazione delle procedure. La croce ottogona in campo nero fu utilizzata come simbolo, per la prima volta, dal Beato Frà Gerardo Sasso di Scala, che istituì l’Ordine monastico-cavalleresco di San Giovanni nell’ospedale amalfitano di Gerusalemme; infatti i monaci erano soliti portare la croce disegnata sulla tunica nera come raffigurazione del loro amore verso i poveri. La Croce di Amalfi simboleggiò, allora, la tolleranza e l’integrazione dei popoli attraverso l’opera dei monaci ospedalieri che assistevano e curavano, nei loro ospedali, pellegrini e malati, senza distinzione di fede, razza e cultura. La Croce di Amalfi, quale nuovo simbolo distintivo della Provincia di Salerno, rispetto alla bussola di navigazione, vuole rappresentare un’ immagine meno riconducibile alla storia municipale di Amalfi, capace di inglobarne il significato anche allegorico(di orientamento non solo dei naviganti, ma dell’uomo, tramite la guida rappresentata dalle virtù) e, tuttavia, più ampio, più territoriale e, allo stesso tempo, universale. «In questo nuovo stemma- conclude Cirielli- appare più chiaro il senso identitario della nostra comunità, che richiama le radici storiche della cristianità».

domenica 17 ottobre 2010

Presentato Bellacosa, candidato sindaco del Pdl a Nocera inferiore (SA)



Da "La Città" 17.10.2010 :

«Nocera, cittá da risvegliare»
verso il voto
Presentato Bellacosa, candidato sindaco del Pdl
Il presidente Cirielli lo "incorona" poi attacca De Mita «Certe persone non si rassegnano a fare i nonni»

• C’erano tutti i rappresentanti istituzionali del Pdl ieri mattina alla presentazione del candidato sindaco a
Nocera Inferiore, Adriano Bellacosa. Sono arrivati da ogni angolo della provincia di Salerno: sindaci, assessori, consiglieri, deputati e senatori. In carica e non. Tanti anche al tavolo dei relatori: in tre hanno preso la parola. Al presidente della Provincia, Edmondo Cirielli, il compito dell’ufficializzazione.
• La consegna ufficiale del testimone è toccata invece a quel Francesco Salzano con negli occhi il sogno di un ritorno a Roma; a Bellacosa il discorso, come ha detto lui stesso, «di inizio ufficiale della campagna elettorale».
• Quella di Cirielli è stata un’autentica arringa. Nessun diktat, ha detto. Nessuna imposizione. «Stimo tanto Adriano - ha affermato - e mai avrei voluto rinunciare a lui come assessore. Ma ho compreso le esigenze del partito». A Salvatore Arena ha riconosciuto il merito di aver guadagnato al Pdl «quel consenso popolare» che spesso sfugge al centrodestra. A Salzano l’acume di aver capito di dovere essere lui, facendo un passo indietro, a dare il più forte «segnale di discontinuitá».
• Stoccate invece a De Mita. «Parliamo di un uomo di 80 anni», ha dichiarato Cirielli. E poi: «Una caduta di stile affermare che un alleato - io - pensa di essere Napoleone. Così facendo mi ha dato o del megalomane o del pazzo da rinchiudere. Se così fosse, dovrebbe essere lui a sciogliere l’alleanza. In più, se io sapessi (è questa l’accusa che mi ha rivolto) che un mio alleato ha pensato a sistemare i suoi amici, lo denuncerei alla Procura della Repubblica». Il problema «non è con l’Udc», ma con il solo De Mita. «Ci sono persone che non si rassegnano a fare i nonni».
• Lui, il "prescelto", ha intessuto un discorso a 360 gradi, con due passaggi chiave. Il richiamo in primis alla tradizione calcistica di Nocera che, ha detto guardando negli occhi il suo amico Giovanni Citarella (il presidente della Nocerina), sta tornando ai fasti di Orsini. In second’ordine a quella vocazione per la quale ha chiamato in causa Alberico Gambino, al tavolo dei relatori, a mo’ di ringraziamento per averlo "indottrinato" in folclore popolare. «Nocera ha una grande tradizione - ha affermato il candidato - ma si è assopita. Deve riscoprire il suo carattere, la sua vocazione di capoluogo dell’Agro. Ed io mi impegnerò perché ciò avvenga in questa terra dove tra l’altro nascerá a febbraio mio figlio». Frutto dell’amore che lo lega ad una giovane di Pagani.
• Per Francesco Salzano «Bellacosa è il meglio che Nocera potesse esprimere». Perché «la cittá non avrebbe gradito la solita minestra riscaldata. Io e Arena eravamo preoccupati quando Adriano non sembrava convinto, volendo continuare sia il suo impegno in Provincia che le sua professione di avvocato». Infine, cercando di dare olio alle macchine dell’entusiasmo, ha affermato: «Noi non abbiamo la speranza che Nocera cambierá e che Bellacosa fará bene. Noi ne abbiamo la certezza».
• Ieri mattina anche molti volti noti del centrosinistra, transitati sulla sponda opposta, hanno fatto da claque al candidato Bellacosa. Tra i tanti, un fedelissimo dell’ex assessore Pd Francesco De Prisco, Luigi Pepe, candidato alle scorse provinciali con i giovani a sostegno di Angelo Villani; l’ex assessore udeurrino della prima giunta, Romano Raffaele Dipasquale, che ha partecipato alle primarie del Pd in cittá. E poi Guido De Pasquale, giá segretario del Partito Popolare.
• Infine una voce fuori dal coro: si dice che Giuseppe Grassi, giá coordinatore dell’opposizione in consiglio comunale, stia aderendo al nuovo partito di Gianfranco Fini.
Patrizia Sereno