venerdì 29 aprile 2011

Paolillo: «Se necessario ricorreremo alle ronde»

LE REAZIONI


«Ora basta. Dopo l’incendio appiccato ad un lido, a quattordici residenze di un villaggio turistico e a quattro case vacanza, è ora di prendere provvedimenti». A lanciare un appello è il portavoce dell’associazione "Paestum cittá", Maurizio Paolillo. «I turisti devono poter continuare ad investire nel nostro territorio, pertanto, invitiamo le autoritá competenti a prendere seri provvedimenti. E’ indispensabile - afferma Paolillo - potenziare la vigilanza e soprattutto, bisogna investire del caso la polizia scientifica. Per quanto ci riguarda, esprimendo la massima solidarietá alle vittime di questi danneggiamenti, ci attiveremo per scongiurare altri atti del genere. Anche con delle ronde, se fosse necessario. L’immagine del nostro paese va salvaguardata, i turisti devono continuare a scegliere Paestum».

"La Città" 29.04.2011

Licinella nella morsa dei piromani

Preso di mira un appartamento a via Uccello di proprietá di una famiglia diBattipaglia
roghi sospetti
Incendio in una casa di villeggiatura: è il quarto caso in dieci giorni


Capaccio. La cittadina dei templi messa sotto scacco dai piromani, che stanno devastando le case vacanza, nella contrada marittima di Licinella. Nelle prime ore di ieri, un nuovo incendio è stato appiccato ad un appartamento all’interno di una palazzina su due livelli in via Paolo Uccello. Si tratta del quarto rogo di matrice dolosa consumatosi a Licinella in poco più di dieci giorni.
• Tre degli incendi hanno riguardato abitazioni di via Paolo Uccello, un altro invece, si è registrato in via dell’Amore. In tutti i casi i fatti hanno seguito la stessa dinamica. L’ipotesi è che ad agire sia sempre lo stesso gruppo di malviventi. Così come era accaduto nell’ultimo caso, ieri in via PaoloUccello i piromani sono penetrati all’interno dell’appartamento, forzando una finestra, dopo aver scavalcato la recinzione delle villette. Una volta dentro, hanno recuperato dei materassi e, dopo averli collocati al centro di una delle stanze, hanno appiccato il fuoco. Ieri è stato preso di mira un appartamento del primo piano, i cui proprietari risiedono a Battipaglia.
• Le indagini sulla catena di incendi che si è verificata nella contrada diLicinella sono condotte dai carabinieri di Capaccio in sinergia con i colleghi di Agropoli, agli ordini del capitano Raffaele Annicchiarico. L’ipotesi degli inquirenti è che ad agire sia una banda di piromani, che entra in azione all’alba. A cosa mirino davvero i malviventi, è difficile dirlo. Tutti i proprietari degli appartamenti presi di mira hanno riferito di non aver subito minacce. Considerata la dinamica degli eventi e anche lo status sociale delle vittime, sarebbero da escludere possibili collegamenti tra i vari episodi o un eventuale matrice criminale: potrebbe essere, insomma, l’opera di una banda di balordi che sceglie a caso chi colpire.
• Si tratta, tuttavia, di un fenomeno che sta suscitando un certo allarme tra la popolazione. Anche perché questi incendi dolosi fanno seguito ad altri episodi simili, avvenuti di recente ai danni di strutture turistiche. Nella notte del 17 aprile, un incendio è stato appiccato davanti al lido "Il pescatore" e lo stabilimento è stato danneggiato soprattutto nella parte esterna. Il 20 dicembre scorso, un raid incendiario è stato messo a segno ai danni di quattordici residence all’interno del camping villaggio "Ulisse", situato in via Ponte di Ferro, in contrada Laura. In quella occasione furono rinvenuti diversi materiali per innescare i roghi, risultato di una miscela di olio, benzina e gasolio.
• Altrettanto preoccupante l’escalation di incendi di automobili in questo ultimo anno: almeno quindici i veicoli distrutti dalle fiamme. Anche in questo caso, è stata accertata spesso la matrice dolosa.
Angela Sabetta
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"La Citta" 29.04.2011

La Russa: «Il Governo punta su Salerno»

verso il voto
Il ministro smentisce il sondaggio Swg e attacca il sindaco: «Fa il gioco delle tre carte»


Da parte del Pdl, del Governo e di Berlusconi, c’è grande interesse per ciò che avviene a Salerno». Parola del ministro della Difesa, Ignazio La Russa, che ieri ha affiancato la candidata a sindaco Anna Ferrazzano nell’iniziativa elettorale all’hotel Baia. «C’è interesse - ha spiegato - perché una vittoria a Salerno avrebbe un effetto esplosivo a livello nazionale, su tutta l’analisi del voto. Perché qui c’è un sindaco che ha costruito la sua fortuna politica sulla capacitá di mescolare le carte, di comunicare cose che non esistono nella realtá». Il ministro lancia l’appello ai salernitani, perché «dal gioco delle tre carte si passi a fare di Salerno una carta vincente nel Mediterraneo. La svolta - insiste - la si fa con i voti. E’ inutile bofonchiare nei bar, se al momento opportuno non si ha il coraggio di scelte conseguenti». Lui alla svolta mostra di crederci, anche in barba al sondaggio della Swg che dá il sindaco De Luca tra il 64 e il 68 per cento e la sfidante Ferrazzano ferma in una forbice tra il 15 e il 19. «Abbiamo sondaggi che danno la nostra candidata esattamente al doppio - assicura - E credo più alle nostre rilevazioni, commissionate per uso interno, che non a numeri fatti pubblicare nell’ultimo giorno utile». Ai numeri non crede neanche il presidente della Regione, Stefano Caldoro: «Alle regionali avevano dato De Luca in vantaggio di un punto, invece ne ha presi quattordici».Ma l’affondo più duro è quello del presidente della Provincia, Edmondo Cirielli, che annuncia l’acquisto, a scrutinio completato, di alcune pagine sui quotidiani «per confrontare i voti previsti e quelli reali, e mostrare a cosa si è piegato questo istituto sondaggistico». Quindi accusa il sindaco di non rispettare la par condicio, «facendosi invitare alla trasmissione Rai Telecamere e facendo iniziative con Trenitalia».
• L’attacco a Vincenzo De Luca è frontale e a tutto campo. Anche sull’intervento della polizia municipale, che ha transennato col nastro rosso il lato destro della discesa del Baia, per non fa parcheggiare le auto sul marciapiedi. «Ivigili si sono scomodati sino al confine con Vietri» dá l’assist il coordinatore Pdl, AntonioRusso.E La Russa rilancia:«Forse il sindaco vuole rivendersi le auto, per colmare il buco che nei conti del Comune».Poi il ministro si fa serio. Parla di una sinistra che, anche a Salerno, «è incapace di giocare con lealtá le proprie carte». «Dov’è il simbolo del Pd? - domanda - Sul facsimile della scheda vedo solo il nome di De Luca, ma è una regola basilare della democrazia quella offrire ai cittadini la possibilitá di scelte consapevoli, senza mettere veli all’identitá del candidato». Al sindaco addebita un «coprifuoco istituzionale», una scelta di isolamento che propone di rompere inserendo la cittá nella stessa filiera politica di Provincia, Regione e Governo. «Quando si hanno gli stessi colori si parla la stessa lingua, e le risposte arrivano più veloci e meglio. Non è la stessa cosa se c’è sinergia e se, invece, c’è un’istituzione locale che si pone come corpo estraneo. Se vinceremo - promette - non mancherá a Salerno il sostegno del Governo». Tanto più che Salerno la ricorda da bambino, quando vi faceva tappa durante il viaggio per la Sicilia. E pazienza se fuori dall’hotel c’è ad attenderlo una rappresentanza dei Cobas, che chiede più fondi per la scuola pubblica e lo incalza al grido di «vigliacco». La Russa sorride al di qua del servizio d’ordine, saluta con la mano e s’infila in auto.
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DI CLEMY DE MAIO
"La Città" 29.04.2011

sabato 23 aprile 2011

Elezioni, bordate di Paravia sui deluchiani

Il coordinatore della campagna elettorale del Pdl, il senatore Paravia, lancia bordate a destra e sinistra: «De Luca è stato mollato dai suoi uomini migliori. Parla di camorra? Si guardi in casa. Gagliano da albergatore si è trasformato in ospite dei piccoli partiti»
SALERNO. «De Luca? Si circonda di troppi uomini e di poche donne. Gli consiglierei di calmare i nervi, di non ascoltare i consigli di chi gli è vicino e piuttosto di pensare alle tante persone di valore che un tempo lo affiancavano e che oggi gli stanno contro». Il senatore Nino Paravia snocciola nomi e cognomi, esibendo qualche chilo in meno e la grinta dei tempi d’o ro.

Lui che è il coordinatore del cammino elettorale della Ferrazzano: «I nomi di chi ha mollato il sindaco? Masullo, Memoli, Conforti, Avella, Martino, De Biase, Enzo Bove... Continuo?».
No, parliamo invece della "sua" candidata.

«E’ una donna giovane, una professionista capace e direi politicamente in ascesa. La vedo costantemente crescere in questa campagna elettorale. Gli insulti che le riserva il sindaco uscente sono del tutto gratuiti».

De Luca, vecchia conoscenza per lei. O sbaglio?
«Lui aveva il controllo di tutto il territorio, non solo del Comune ma anche del Cstp, delle farmacie, dell’Asl... Con i suoi uomini determinava i destini di tutto. Adesso gli mancano i pezzi, preferisce duellare con Cirielli».

Non è che voi stiate a guardare, però...

«De Luca sbaglia quando crede di aver giá vinto con i voti del centrodestra. Se c’è qualcuno che gli ha dato questa illusione, il 16 maggio avrá un brutto risveglio».

Sembrano le elezioni dei separati in casa...
«La Masullo è una signora in tutti i sensi, lo ha lasciato in modo "esplosivo" e oggi si candida a prendere quei voti di sinistra che non sono pochi. Sono di chi non voterá mai il camerata De Luca».

Non guardi solo in casa d’altri. Vogliamo parlare di Gagliano?
«Ottimo imprenditore. Siamo amici, ma politicamente non capisco le sue scelte dopo l’esito delle Regionali. E’ un grande albergatore, ora invece ha preso il vizio di farsi ospitare da piccoli partiti senza serie prospettive».

Insomma, che Salerno sará dopo le elezioni?
«C’è più di un rischio con De Luca ancora sindaco. Pensa solo al cemento. Parla di mare che però non è balneabile. E poi, se qualcuno dei suoi ex assessori ha pensato di candidarsi contro di lui, un perché ci sará...».

Quale sará questo perché allora?

«Secondo me la Masullo è scesa in campo perché rifiuta certe connivenze. Non esiste una camorra buona salernitana e una cattiva casertana. Entrambe mi sembra prestino la loro opera per Palazzo di Cittá».

E in che modo scusi?

«Quella locale attraverso alcuni che bazzicano tra gli addetti delle societá partecipate e che vediamo affiggere i manifesti elettorali sulle campane del vetro. Quella casertana attraverso qualche ditta che non so come riesce a vincere appalti al posto delle aziende salernitane».

Mi scusi, ma allora che dice a Lettieri che prende ad esempio proprio De Luca?
«E’ un modo per perdere le elezioni giá vinte a Napoli con la disfatta del Pd. Ecco perché furbescamente De Luca ha escluso il partito dalla sua campagna». (A. D. M.)

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(22 aprile 2011)
"La Città"

venerdì 15 aprile 2011

Si accende la polemica sul summit della dieta mediterranea: Cirielli sfiucia Romano se la sede non resta a Pollica

"Sono pronto a proporre una mozione di sfiducia individuale nei confronti del Ministro delle Politiche Agricole, Francesco Saverio Romano, se non rivedrà il suo annuncio, del tutto inopportuno, di spostare la sede della convention dei paesi per il progetto Unesco sulla dieta mediterranea dal Comune di Pollica-Acciaroli, in Provincia di Salerno, a Lampedusa".Così Edmondo Cirielli commenta le dichiarazioni, rese nei giorni scorsi dal Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali Francesco Saverio Romano di "trasferire" il summit sulla dieta mediterranea da Pollica a Lampedusa."Non ho nulla contro Lampedusa – prosegue il presidente Cirielli - anzi ritengo che il Governo debba sostenere il territorio dell'isola, ma non penalizzandone altri.Inoltre, il Ministro Galan, inaugurando nel febbraio scorso il "Centro studi sulla dieta mediterranea" a Pollica, aveva già annunciato che la cittadina cilentana sarebbe rimasta il fulcro internazionale della dieta mediterranea, anche per onorare la memoria del sindaco assassinato Angelo Vassallo, che tanto si era battuto per l'ambito riconoscimento internazionale.Del resto, Ancel Keys ideò proprio a Pollica la famosa dieta, ed è pertanto opportuno tributare il giusto riconoscimento alla piccola cittadina salernitana".

Anna Mollo

martedì 12 aprile 2011

IL PDL E L'UDC: INGIURIE ED ACCUSE FARNETICANTI DA MARINO. CHIARISSE E CHIEDA SCUSA!

Riceviamo e pubblichiamo:

COMUNICATO
GRUPPI CONSILIARI DEL PDL E DELL'UDC
di Capaccio


I circoli ed i gruppi consiliari del PDL e dell'UDC di Capaccio denunciano il grave atteggiamento minaccioso, ingiurioso e mistificante tenuto dal Sindaco Marino nell'ultimo Consiglio Comunale.

Durante la discussione di uno dei primi punti all'ordine del giorno, il Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di Salerno, l'opposizione aveva manifestato la propria disponibilità a riaprire una discussione sul PUC di Capaccio a condizione che questo fosse conforme alle linee guida dello strumento di pianificazione proposto dalla Provincia. Tale proposta aveva anche trovato il riscontro entusiasta di elementi dell'attuale maggioranza consiliare.

Di fatto l'intervento del primo cittadino ha gelato gli animi e, come sempre, avvelenato il clima.

Un intervento confuso, arrabbiato, gridato, minaccioso ed insinuante. Quanti erano presenti ci hanno detto che parlando della minoranza abbia accennato a un opposizione già in campagna elettorale ed ad un presunto meretricio di suo esponenti negli androni dei palazzi, cosa che stentiamo a capire nel suo significato. Ma assai più grave ci è parso di capire che sembra accennasse e presunte responsabilità delle opposizioni per i fatti incresciosi di cronaca accaduti al cimitero di Capaccio in relazione alla sparizione delle salme dei suoi congiunti. Ci è sembrato di capire che si parlasse di mandanti....ABBIAMO CAPITO MALE? CHIARISSE!

A quel punto dopo ben altre insinuazioni ed offese i consiglieri di minoranza hanno tentato di replicare e di chiedere spiegazioni infrangendosi tali richieste dinanzi al manifesto atteggiamento di chiusura e di boicottaggio del Presidente del Consiglio, prof. Paolo Paolino, che argomentando con assurde necessità di tempistica ha difatti imbavagliato i consiglieri di minoranza.

Dinanzi a tale atteggiamento di censura nell'impossibilità di replicare e chiedere spiegazioni su quanto detto dal Sindaco le opposizioni hanno abbandonato il Consiglio Comunale.

Alla luce di quello che appare un intervento delirante ed ingiurioso, le opposizione al fine di salvaguardare l'immagine dei Partiti (il PDL e l'UDC) ed il buon nome dei consiglieri comunali, degli iscritti e simpatizzanti chiedono al Segretario Comunale ed al Presidente del Consiglio, in quell'occasione così attento alla presunta forma della norma, che nei verbali del C.C. sia riportato integralmente e nella sua completezze, senza alcuna omissione o sintesi, quanto detto dal Sindaco, affinché i nostri concittadini possano rendersi conto da soli di cosa e chi stiamo parlando.

Invitano inoltre il Sig. Marino a essere conseguenziale con quanto da lui dichiarato e di denunciare alle pubbliche autorità competenti eventuali suoi sospetti, proprio come fecero le opposizioni in occasioni dei presunti contrasti d'interesse di esponenti della maggioranza sul PUC, senza trincerarsi in discorsi illogici, incomprensibili, insinuanti ed ingiuriosi.

I gruppi del PDL e dell' UDC informano altresì che se il sig. Marino non chiarirà in brevissimo tempo e pubblicamente quanto da lui affermato, chiedendo scusa alle opposizioni, muoveranno nelle competenti sedi legali affinché luce sia fatta.




I GRUPPI CONSILIARI DEL PDL E DELL'UDC.

Ferrazzano: «La destra siamo noi»

Il candidato sindaco: De Luca è un "puparo"

Illustrato il progetto di Salerno cittá capoluogo di regione
«Gagliano è solo un ventriloquo aggrappato a De Mita»
Ringrazia tutti «per la grande voglia di vincere» e si definisce «solo la capofila di una squadra di alfieri, fatta di persone perbene - che hanno una storia politica e soprattutto personale - che batterá i vecchi tromboni della politica. Perché in cittá la Destra c’è e siamo noi».
• Poi, dopo aver invocato spazio ai giovani e alle donne nella guida della cosa pubblica, sottolinea che «dal 17 maggio, in ogni caso, per noi sará la prima battaglia, mentre per De Luca, inevitabilmente, sará l’ultima».
• Anna Ferrazzano, alla presentazione della lista del Pdl, si mostra molto più agguerrita che nel video che tra qualche giorno sará mandato in onda sulle emittenti locali. «Non sono una disfattista a tutti i costi - dice alla platea del Mediterranea hotel - ma chiediamoci tutti se davvero Salerno è la cittá in cui viviamo bene e se c’è un futuro per i nostri figli». Definisce De Luca «un uomo solo al comando», «un puparo», e alla cittá europea del suo antagonista contrappone «la mediterraneitá di Salerno, che deve riscoprire la propria identitá, riaprirsi all’esterno dopo che per 20 anni si è chiusa in se stessa e non ha dialogato con i propri cittadini». La Ferrazzano invita a dire «no al dispotismo, al comando, alla volgaritá e al maschilismo. Segnale, quest’ultimo, evidente e grave di degenerazione a cui tutti dovrebbero ribellarsi». E ritiene che «Salerno avrebbe tutto da guadagnare con un sindaco donna, in sensibilitá, concretezza e rispetto». Dell’altro avversario, il candidato dell’Udc, Salvatore Gagliano, dice «che è un ventriloquo aggrappato a De Mita» e che non intende proprio rivolgersi «a chi ha fatto quattro o cinque cambi di casacca».
• Mentre a De Luca «che rifiuta il confronto e scappa» chiede conto del perché «questa cittá perde residenti, perché i giovani vanno via, perché è prima per usura, perché non è stata spesa una lira per il per mare e si regala l’area di Santa Teresa alla speculazione edilizia».
• Poi, illustra la sua idea di cittá per il prossimo futuro: Salerno capofila di una nuova regione. «Una cittá più umana e più vera, che sappia valorizzare e sviluppare la sua principale risorsa: il mare». La Ferrazzano propone otto chilometri di lungomare attrezzato, la trasformazione del porto commerciale in polo crocieristico (con la delocalizzazione dell’attuale scalo tra Eboli e Battipaglia). E poi la cittá del politecnico degli studi medi, ipotizzata dall’avvocato Pippo Falvella (assessore in pectore con Saverio Salerno); la cittá del commercio e dell’artigianato, la cittá «verde per davvero e non sui manifesti»; più parcheggi a basso costo e meno strisce blu; «una cittá che si trasformi e non si sfiguri». (g.g.)
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"La Città" 12.04.2011

Gasparri dá la carica: siamo qui per vincere





Presentata la lista del Pdl per il Comune di Salerno. Cirielli: «Ad un passo dal ballottaggio»


Sala gremita, ma rumorosa. Al punto che sia il senatore Paravia che il vice coordinatore provinciale Antonio Iannone, hanno chiesto che si facesse silenzio. A Maurizio Gasparri, presidente dei senatori del Pdl, non è sfuggito però il dato della grande partecipazione.
• «Una presenza così folta ed entusiasta, di lunedì pomeriggio e ad inizio della campagna elettorale, significa una sola cosa - ha detto Gasparri - che a Salerno c’è voglia di cambiamento e di partecipazione». Al Mediterranea hotel ieri si presentava la lista dei candidati del Pdl al Consiglio comunale di Salerno. «Una sfida difficile e importante», ha premesso Gasparri, ringraziando Anna Ferrazzano per essersi candidata a sindaco, «ma nessuna sfida è impossibile e noi - ha aggiunto - siamo qui per vincere. Qualcuno si ritiene proprietario della cittá, ma in questi anni in Campania è cambiata la guida della Regione, è cambiata la guida delle Province e sará così anche per i Comuni. Al ras di questa cittá diciamo che così come ha perso la sfida per la Regione, così finirá anche il suo predominio a Salerno».
• «Possiamo farcela - ha ribadito gasparri - abbiamo ribaltato tante situazioni, a cominciare con la vittoria di Edmondo Cirielli alla Provincia, il quale ha messo subito in chiaro che non vuole essere subalterno a Napoli, mentre De Luca in questi anni ha fatto più polemiche che fatti». «Sono certo - ha concluso Gasparri, rivolgendosi alla Ferrazzano ed elogiandone le qualitá politiche - che i presunti vincitori saranno sconfitti nelle urne e che anche a Salerno si dirá basta ai potentati e comincerá una nuova stagione».
• Edmondo Cirielli si è detto convinto che la campagna elettorale durerá ancora 40 giorni e non 30, perché la Ferrazzano andrá al ballottaggio. «Sappiamo - ha ammesso- che è una battaglia difficile, ma i sondaggi ci vedono in grande affermazione, ad un passo dal ballottaggio».
• Poi ha spiegato i motivi per cui si è visto costretto a scendere in prima persona in campo, anche come presidente della Provincia: «La volgaritá e la falsitá degli attacchi di De Luca contro la Provincia non possono essere sottaciuto, come presidente ho il dovere di difendere l’istituzione che rappresento anche in questa campagna elettorale».
• Di Anna Ferrazzano, che ha voluto candidata a sindaco di Salerno, ha detto che «è la persona giusta» e che «con la sua semplicitá, la sua schiettezza e la sua solaritá sta entrando nell’elettorato della cittá». Infine, l’appello alla mobilitazione , perché «non solo si può vincere, ma è necessario vincere. Abbiamo - ha concluso edmondo Cirielli - un modello di governo da esportare, il nostro progetto è quello giusto. De Luca è stata giá una rovina in questi venti anni per salerno e lo sarebbe ancora di più con la sua politica del tassa e spendi».
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DI GIANNI GIANNATTASIO
"La Città" 12.04.2011

lunedì 11 aprile 2011

PdL : Tutti i nomi di Bellacosa


Scende finalmente in campo la corazzata del Pdl. La lista madre della coalizione a sostegno di Adriano Bellacosa è l'ultima, su cinque ufficiali, a presentarsi alla città e riserva conferme e sorprese. L'appuntamento questa mattina al cinema Sala Roma dove prenderanno la parola il coordinatore cittadino, Fabio Ferrigno, l’ex senatore Francesco Salzano, l'assessore provinciale Salvatore Arena, il candidato sindaco, Adriano Bellacosa, e concluderà il presidente della Provincia, Edmondo Cirielli. Ma veniamo ai nomi che saranno letti in ordine alfabetico perché è stato deciso di non scegliere nessun capolista. Della lista Pdl fanno parte diversi uscenti, alcuni provenienti dal fronte politico opposto, volti nuovi, ma anche esponenti del mondo professionale di indiscusse capacità. Fanno parte della lista Pdl gli ex consiglieri comunali Carmine Citarella, ex An, Luigi De Vivo, ex Forza Italia (tra i più votati della passata tornata elettorale comunale e provinciale), Alfonso Della Porta, ex Uniti per Nocera, Giancarlo Giordano, ex Udc prima versione, Federico Marrazzo ex An, Gianluca Rosati ex Uniti per Nocera, Francesco Santonicola ex Pd, Bruno Sorriso ex Forza Italia (transitato per una civica). Tra i nomi spiccano quelli di Gennaro Celotto e Federico Spinelli entrambi cognati del patron della Nocerina Calcio, Giovanni Citarella, amico di Adriano Bellacosa e presente spesso alle sue convention. La lista continua con Luigi Apicella, Matteo Cioffi, Pasquale Citro, con un lungo passato da dirigente sportivo, Giovanni Coppola, quest'ultimo presidente dell'ordine dei dottori commercialisti ed ex assessore della giunta Di Vito. Nella lista targata Pdl anche Alfonso Cuomo, Ciro Gargiulo (membro del cda di AgroInvest), Rosa Manzo Forte, Giuseppe Pacileo, medico anestesista, Barbara Petrosino, Giuseppe Prete, allenatore di calcio e dirigente sportivo con alle spalle lunghi anni di esperienze televisive, Enrico Ragone, Stefano Sellitti, dell'associazione combattenti e reduci di guerra e nipote di Ninì Sellitti, di famiglia dalla lunga e consolidata tradizione socialista, Raffaele Stella. La carrellata si chiude con il nome del direttore dell'anestesia cardiochirurgica presso l'Ospedale S. Leonardo di Salerno, Massimo Simeone ha diretto molti centri sanitari pubblici e Privati di alta specialità cardiochirurgica ed ha collaborato con i più prestigiosi cardiochirurghi europei per la realizzazione di nuove tecnologie del settore. «É la lista madre del Pdl - ha dichiarato il coordinatore cittadino Fabio Ferrigno - l'ultima che abbiamo voluto presentare delle cinque in campo perché riteniamo sia la più forte e siamo sicuri porterà un grande contributo per la vittoria finale di Adriano Bellacosa
Algia Testa
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"Il Mattino" 10.04.2011

sabato 9 aprile 2011

Paestum comune autonomo: ora il referendum

L’iniziativa dell’associazione "Paestum Cittá". Paolillo: «Così rilanceremo il turismo e la cultura»


Paestum comune autonomo: è il progetto al quale stanno lavorando i promotori della nuova associazione "Paestum cittá", costituitasi recentemente con sede in via Cesare Pavese.
• I 58 soci fondatori, residenti nelle contrade limitrofe all’area archeologica, si sono riuniti con lo scopo principale di far tornare Paestum agli antichi splendori, facendola rivivere come 2.500 anni fa proprio lá, dove i Greci vollero fondarla.
• A tale scopo sará promosso un referendum popolare per istituire il Comune di Paestum. «La rilevanza internazionale del sito - afferma Maurizio Paolillo, portavoce della nuova associazione - non permette di attendere oltre per avere la giusta e meritata visibilitá. La crisi degli ultimi anni non ci permette di attendere oltre per puntare dritti all’unica vera svolta che porterebbe al rilancio in chiave turistica, culturale ed enogastronomica del nostro comprensorio». I promotori, come dei garibaldini, si sono prefissi l’obbiettivo di arrivare al più presto ad almeno mille associati. «Come riuscì a fondare l’Italia l’eroe dei due mondi - evidenzia Paolillo - con il suo gruppo di volontari, così speriamo di raggiungere l’obbiettivo finale: rifondare la cittá di Paestum». Presidente è stato nominato Domenico Federico, mentre nel direttivo figurano, con diversi ruoli, i componenti di tutte le contrade limitrofe all’area archeologica. Prima iniziativa dell’associazione sará quella di organizzare, a breve, un incontro con i cittadini per le problematiche del Puc ed in particolare dei riflessi che le scelte strategiche avranno sul territorio. L’associazione presenterá delle osservazioni al piano urbanistico comunale. Tra gli scopi e le finalitá anche la promozione di iniziative culturali, sociali e sportive. (a.s.)
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"La Città" 09.04.2011

martedì 5 aprile 2011

Mostra sulla cittá degradata E Cirielli rivela: «Napolitano inorridito per il Crescent»

Cinquantatre scatti per raccontare l’altra Salerno. Quella del mare negato, delle opere incompiute e della manutenzione che arranca. La candidata a sindaco Anna Ferrazzano ha inaugurato la mostra ieri sera, insieme al presidente Cirielli e ai curatori Pino Izzo e Giuseppe Vuolo.Resterá allestita sino a fine mese nei locali di via Mercanti, e mostra strade gruviera, edifici storici sventrati (foto), arredi divelti e cumuli di rifiuti. C’è spazio anche per la denuncia contro la cementificazione e il progetto del Crescent. Cirielli rivela: «Anche il presidente Napolitano, dal castello di Arechi, mi chiese cos’era quella piattaforma ignobile. Gli risposi "è il Crescent"». Al suo posto, la Ferrazzano propone un museo del Mediterraneo e un centro per gli sport acquatici.
"La Città" 05.04.2011

lunedì 4 aprile 2011

Pedalata ecologista per Peduto e la "Giovane Italia"


Il candidato al consiglio comunale: «Con la Ferrazzano finalmente ci sará maggiore attenzione per l’ambiente»
Una pedalata elettorale quella fatta ieri mattina nel centro cittá dai militanti della "Giovane Italia", gruppo giovanile del Pdl, capitanati dal candidato al consiglio comunale Rosario Peduto. "Salerno in bici ...l a gioventù che pedala", questo il nome dato all’iniziativa che, al di lá dello scopo politico, aveva come obiettivo principale quello di sensibilizzare cittadini e istituzioni sulla necessitá di creare le condizioni giuste per rendere la mobilitá salernitana quanto più sostenibile possibile. Uno dei modi con cui si potrebbe di molto diminuire l’inquinamento ambientale rilevato nel centro cittadino, per Rosario Peduto e compagni, potrebbe essere quello di dotare la cittá di piste ciclabili praticamente inesistenti, salvo il piccolo tratto del lungomare «Abbiamo una cittá che dal teatro Verdi a Mariconda si estende in pianura - ha affermato Peduto - e in questi anni di amministrazione De Luca si è fatto poco o niente per incentivare l’uso della bicicletta, o per attuare vere politiche anti inquinamento. Eppure sui manifesti elettorali con cui l’attuale sindaco sta tappezzando la cittá l’ambiente sembra essere una prioritá». Peduto però ammette che in passato anche il centrodestra è stato parecchio miope: «Negli anni scorsi il partito non ha dato il giusto peso alle tematiche ambientali. Anna Ferrazzano invece, sembra aver recepito le istanze degli ambientalisti». Ieri mattina i ragazzi di "Giovane Italia" si sono dati appuntamento a piazza Cavour e hanno percorso il lungomare verso la stazione fino a piazza Portanova. (fi.lo.)
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"La Città" 04.04.2011

Brunetta a Bellacosa :"Se prometti devi mantenere"

Nocera Inferiore La convention con il candidato sindaco




«A Bellacosa "fategli un mazzo tanto" se non fa quello che dice». Esordio colorato per Brunetta a Nocera Inferiore. Al candidato sindaco del Pdl ha consegnato una sorta di decalogo da seguire: «Lavora col cuore. Ascolta, ascolta e poi decidi. Inizia dal personale del comune: persegui meritocrazia e trasparenza e dichiara guerra all'assenteismo, ma anche alle legge 104». Subito prima un attacco feroce alla sinistra-centro camuffata da centro-sinistra. Non dimenticando che «insieme al tricolore hanno falce e martello». É partito dal Benigni a Sanremo con la sua interpretazione dell'Inno di Mameli per passare a «Bersani, vecchio arnese della politica». Loro, ha tuonato, «Quando l'Italia di calcio incontrava l'Urss tifano Russia». Ed ancora «Noi siamo pieni di difetti, ma siamo la parte migliore del paese, il Pdl è il più grande partito operaio perché votato da quegli operai che ogni giorno rischiano anche la vita». Dunque, è stato il suo monito: «Abbiate l'orgoglio di stare dalla parte giusta» É il ministro Renato Brunetta ad inaugurare la carrellata di big che saranno protagonisti di questa tornata elettorale nocerina. Lui che è entrato nella storia per la caccia ai fannulloni (e ritardatari) ha fatto registrare un ritardo considerevole sulla tabella di marcia ed è arrivato dopo oltre un'ora rispetto all'appuntamento fissato al teatro Diana. É stato il ministro per la Pubblica Amministrazione e l'Innovazione a tirare la volata al candidato sindaco Adriano Bellacosa al quale lo lega già da tempo il percorso all'interno della Fondazione Ravello. La riforma del piccolo grande ministro che tanto sta facendo discutere approda, dunque, anche a Nocera Inferiore, in un momento in cui l'Ente Comune è al centro di tante polemiche e difficoltà economico-finanziarie ma anche gestionali e organizzative. Lo ha evidenziato il candidato sindaco Bellacosa nel discorso di introduzione della relazione di Brunetta su tema «La pubblica amministrazione del futuro». «Anche al Comune di Nocera Inferiore, come in ogni Ente - ha dichiarato Adriano Bellacosa - c'è l'esigenza di riorganizzare la macchina amministrativa, con una nuova sistemazione anche logistica degli uffici e con un sistema di trasparente premialità, per i meriti conseguiti nella gestione dell'apparato comunale, rimettendone il giudizio ai cittadini. Questa è la formula contenuta nella riforma Brunetta e Nocera Inferiore deve apprezzare il fatto che il Ministro abbia voluto farci visita per parlarne, in prossimità dell'appuntamento elettorale che dovrà dare alla città una nuova classe dirigente». © RIPRODUZIONE RISERVATA

Algia Testa
"Il Mattino" 03.04.2011

Cirielli accusa: milioni di debiti occultati per la differenziata


Il confronto con la vicina sala Giove del Mediterranea Hotel è impietoso: nella sala Tafuri del Grand Hotel Salerno non c’è un solo posto a sedere libero. Anche le corsie laterali sono piene. Ci sono candidati, parenti e amici. È il gran giorno della presentazione della lista Principe Arechi Pdl, fortemente voluta dal presidente della Provincia Edmondo Cirielli e affidata al vice coordinatore del Pdl Iannone. Con loro, sul palco, ci sono anche il coordinatore del partito Russo, il coordinatore della campagna elettorale Paravia e, of course, il candidato sindaco Ferrazzano. Gli onori di casa spettano a Cirielli, che pure arriva quando la manifestazione è già cominciata da un pezzo, impegnato com’era al meeting con Brunetta e Quagliariello. «Sono rimasto fino alla fine per cortesia», esordisce il presidente quasi scusandosi del ritardo. Poi spiega le motivazioni che lo hanno spinto a sponsorizzare la lista del Principe Arechi: «Ho voluto questo nome radicato nella cultura, nella storia e nell’identità della città». La nuova formazione sarà comunque parte integrante del Pdl: «Abbiamo fondato un grande partito di centrodestra con una comunità politica che ha gli stessi obiettivi», dice Cirielli. Poi giù con le accuse. A Gagliano prima e a De Luca poi. Gli strali più velenosi sono per il candidato sindaco dell’Udc, «transfuga e miserabile della politica»: «Ci accusa di consulenze - continua il presidente - ma non sa che in Provincia abbiamo quasi azzerato le spese. Basti pensare che l’ex presidente dell’Asi Marotta prende dal Comune più di quanto prendono tutti i miei consulenti. In quindici anni di opposizione non ha mai fatto una denuncia contro Andria, Villani o De Luca e ora spera che il sindaco gli lasci un tozzo di pane. La verità è che De Luca ha potuto fare il gallo sulla monnezza perché i politici del centrodestra si chiamavano Gagliano». Parole al vetriolo anche contro il sindaco uscente: «È spaventatissimo e lo dimostrano le contumelie e le bugie che dice. Governa da venti anni e ha fallito su tutti i grandi temi. La tanto decantata raccolta differenziata è inferiore alla media provinciale e ci costa un occhio della testa, milioni di euro di debiti occultati attraverso le società municipalizzate e sovracomunali». Pronta la replica del Comune che annuncia querele con l’assessore all’Ambiente Gerardo Calabrese. Il gran giorno della lista Principe Arechi Pdl, però, è dedicato ai candidati. Tutti ai piedi del palco. Ci sono il consigliere uscente Giovanni Basso, l’avvocato Raffaele Adinolfi, la dermatologa transgender Martina Castellana, l’imprenditrice Maria Rosaria Davide e la moglie dell’ex capo dei vigili Annamaria Vitolo Correale. Nella lista Pdl, invece, ci saranno l’assessore comunale dimissionario Luciano Conforti e il coordinatore cittadino di Fli Francesco Farina. al. fa. © RIPRODUZIONE RISERVATA
"Il Mattino" 03.04.2011

Brunetta show: «De Luca al capolinea»

Meeting del Pdl tra presentazione delle liste e accuse sui debiti del Comune.


La telefonata del premier Berlusconi non c’è ma poco importa, perché ad arringare la platea accorsa al Mediterranea Hotel ci aveva già pensato il ministro per la Pubblica amministrazione Renato Brunetta. Impegnato in Campania per un tour tra Napoli, Salerno, Nocera Inferiore e Ravello, Brunetta entra a gamba tesa nella campagna elettorale verso palazzo di città. Uno show lungo più di mezzora, interrotto dagli applausi dei presenti, in prima fila parlamentari e consiglieri regionali. One man show contro tutti, il ministro attacca gli alfieri della sinistra «cancro dell’Italia» - dal segretario Pd Bersani al conduttore tv Fazio, chiamato a più riprese «dj» - e il presidente della Ferrari Montezemolo, sempre più tentato dalla discesa in campo contro Berlusconi. Pur senza mai citarlo, Brunetta ne ha anche per De Luca, tanto da chiudere il comizio invitando il candidato sindaco del Pdl Anna Ferrazzano a gridare al mondo: «Il re è nudo!». «Respiro un’aria nuova, come già con Cirielli prima e Caldoro poi», esordisce il ministro antifannulloni. Poi profetizza: «Abbiamo coltivato una nuova classe dirigente che rappresenta la parte migliore del paese e che può vincere anche in questa meravigliosa città». E ancora, rivolto ai suoi sostenitori: «L’uomo solo al comando non serve a nulla, votate Anna che può contare sulla filiera Provincia-Regione-governo». A lei, alla Ferrazzano che siede sul palco insieme con il candidato al consiglio comunale Claudio Pisapia, al presidente della Provincia Edmondo Cirielli e al vicecapogruppo dei senatori Pdl Gaetano Quagliariello, Brunetta rivolge anche un monito: «Fai attenzione perché troverai i conti disastrati, ma dal 16 maggio in poi la responsabilità sarà tua. Non avrai alibi». Assessore provinciale al Lavoro e vicepresidente della giunta, Ferrazzano non sembra spaventata dalle responsabilità. E indica la strada ai suoi aficionados: «Restituiamo la democrazia e il buon vivere a Salerno». Forte del sostegno del governo, poi, illustra le sue priorità: «Vogliamo umanizzare la città e ripartire dalle nostre radici. Salerno sarà capofila della filiera di popoli e paesi che si affacciano sul Mediterraneo». De Luca è sempre sotto accusa: «La città più bella? - continua il candidato Pdl - Io preferirei la città più onesta. Non possiamo più credere alle sue menzogne, Salerno è naturalmente bella, non c’è bisogno delle paillettes di luci, cemento e clientele». L’ultimo affondo arriva sulla zona orientale: «È una casbah, con una sola pista ciclabile occupata da prostitute e braccianti agricoli extracomunitari». Che il ribaltone sia possibile lo pensa anche Quagliariello che, in una sala ormai semivuota, avverte gli elettori: «De Luca è alla frutta e cerca in tutti i modi di strappare voti al centrodestra. Ma il vero centrodestra siamo noi, diffidate dalle imitazioni». © RIPRODUZIONE RISERVATA
Alessio Fanuzzi
"Il Mattino" 03.04.2011

domenica 3 aprile 2011

ASSOCIAZIONE “PAESTUM CITTA’“

Oggetto: Comunicato Costituzione

Ho il piacere di comunicarvi che in data 31-3-2011 è stato registrato l’atto costitutivo dell’Associazione“Paestum Città”

I 58 soci fondatori residenti nelle varie contrade limitrofe l’area archeologica dell’antica città di Paestum si sono riuniti con lo scopo principale di fare tornare PAESTUM agli antichi splendori facendola rivivere come 2500 anni fà proprio là,dove i Greci vollero fondarla.

A tal fine ,si attiveranno in ogni e qualsiasi modo possibile per promuovere iniziative di qualsiasi tipo.

Tra gli scopi e le finalità infatti è prevista la promozione di iniziative culturali/ludiche/sportive,

per la soluzione di annose problematiche (220-sottopasso-stazione-viabilità ecc.)oltre a tant’altro.

Ma ,il vero piatto forte tra gli scopi dell’associazione è la promozione di un referendum popolare per istituire il COMUNE DI PAESTUM .

La rilevanza internazionale del nostro sito non permette di attendere oltre per avere la giusta e meritata visibilità.

Da quando per via della malaria la zona fù abbandonata ,non è stato fatto niente della giusta rilevanza.

Ora la malaria non c’è più e,per chi non se n’è ancora accorto,sono passati oltre 50 anni dalla bonifica del sito.

La crisi degli ultimi anni non ci permette di attendere oltre per puntare dritti all’unica vera svolta che porterebbe al rilancio in chiave turistica/culturale/enogastronomica del comprensorio

Per tutto questo,i fondatori ,da veri Garibaldini,si sono prefissi l’obbiettivo di arrivare al più presto ad almeno 1000 associati in modo,che come riuscì a fondare l’Italia l’eroe dei due mondi con il suo gruppo di volontari ,si riesca al più presto a raggiungere l’obbiettivo finale:- RIFONDARE LA CITTA’ DI PAESTUM .

Presidente pro-tempore è stato nominato il Sig. Federico Domenico mentre nel direttivo,figurano con diversi ruoli ,componenti di tutte le contrade limitrofe l’area archeologica.

Prima iniziativa dell’associazione è quella di organizzare a breve un incontro con i cittadini per le problematiche del PUC ed in particolare dei riflessi che le scellerate scelte strategiche avranno sul nostro territorio.

Successivamente ,l’Associazione presenterà delle osservazioni al PUC sperando di avere l’approvazione della maggioranza dei Consiglieri Comunali .

L’ arma vincente sarà sicuramente quella di credere nel nostro sogno che,siamo sicuri,prima di quanto anche i più diffidenti credano,si avvererà.

Il portavoce:Paolillo Maurizio

Capaccio, il Puc sará ripresentato

La decisione dell’amministrazione dopo la sollecitazione del presidente del consiglio Paolino
Slittano di almeno tre mesi i tempi di approvazione dello strumento
«Una scelta dettata dalla volontá di maggiore chiarezza»



Capaccio. Slittano i tempi per l’approvazione del Piano urbanistico comunale. L’amministrazione ha infatti deciso, anche su sollecitazione del presidente del consiglio, Paolo Paolino, che ha sollevato un possibile vizio di forma collegato alla Vas (la Valutazione ambientale strategica), di ripubblicare il Puc e i suoi allegati per la presentazione delle osservazioni.
• Paolino ha inviato una comunicazione al responsabile del procedimento di formazione del Puc, Carmine Greco, suggerendo un ulteriore approfondimento delle modalitá, dei termini e degli adempimenti posti in essere. Secondo Paolino, «emergerebbero elementi tali da far ritenere che le procedure istruttorie, riguardanti la Vas e i connessi adempimenti di pubblicazione non sarebbero coerenti con le disposizioni di legge». Paolino ha anche invitato il responsabile del procedimento di Puc, Ruec e Vas «a verificare l’attendibilitá delle procedure».
• Il termine per le osservazioni inerenti la relazione del Puc scade il 29 aprile, dopo di questa data il Puc e i suoi allegati, sará ripubblicato.
• «Aver approvato distintamente il Puc e la Vas prima e la relazione ambientale dopo, non è irrituale - spiegano il direttore generale e il portavoce dell’amministrazione comunale, il consigliere Carmine Caramante - ma ci obbligherebbe solo ad un’ulteriore e specifica pubblicazione. Al fine di non avere scadenze diversificate tra Puc, Vas e Via, si è preferito, per motivi di maggiore chiarezza e certezza giuridica, di unificare i termini di scadenza per la presentazione delle osservazioni, pertanto si procederá ad un’ulteriore pubblicazione conglobata del Puc e degli allegati. Questo certamente non svantaggia i cittadini, anzi dá loro un maggior lasso di tempo per presentare le osservazioni, consentendo anche a chi le ha giá presentate, di procedere ad integrazioni, restando confermata l’osservazione depositata».
• Inevitabile il ritardo di altri 60 giorni sull’iter relativo al Puc redatto dall’urbanista Francesco Forte. «Il procedimento di adozione del Puc - concludono Silenzio e Caramante - è assolutamente rilevante come mezzo di intervento per far sì che gli interessi generali, che devono ispirare la programmazione territoriale, si confrontino con quelli particolari dei cittadini stessi. Per questo lo sviluppo del procedimento di definizione del Puc viene accompagnato, in tutto il suo svolgimento, da una partecipazione corale, sia nella fase di formazione, attraverso la consultazione di associazioni, categorie e cittadini, sia nella fase antecedente all’adozione da parte del consiglio, mediante le osservazioni sul merito della programmazione territoriale».
Angela Sabetta
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"La Città" 03.04.2011

«Fai la guerra ai fannulloni al municipio»

Arriva Brunetta e consiglia Bellacosa: un orgoglio essere del Pdl

Il ministro ha riempito la sala



Oltre mille persone solo all’esterno del Diana, ieri sera, per l’arrivo del ministro Brunetta a sostegno del candidato sindaco Adriano Bellacosa. Ma lui ha spiazzato tutti: la sua auto si è infilata dritta nel garage del teatro e il ministro si è catapultato sul palco con accanto Bellacosa. Per il candidato una sorta di decalogo: «Lavora col cuore. Ascolta, ascolta e poi decidi. Inizia dal personale comunale, dichiarando guerra all’assenteismo e alla legge 104».
• Rivolto al pubblico, poi: «A Bellacosa "fategli un mazzo così" se non fa quello che dice. Abbiate l’orgoglio di stare dalla parte giusta. Il Pdl è il più grande partito operaio».
Patrizia Sereno
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"La Città" 03.04.2011

Ferrazzano, la cittá mediterranea contro il modello "deluchiano"

IL CANDIDATO DEL PDL


Una Salerno quanto più mediterranea possibile è quella che immagina la diretta concorrente di chi invece la vuole totalmente europea. Una cosa non esclude l’altra ma Anna Ferrazzano, candidato sindaco del Pdl, ieri mattina, durante la conferenza stampa indetta da Mariano Acone, il presidente di Azione liberale Salerno, candidato al consiglio comunale, ha dimostrato di avere ben chiara l’idea di ciò che dovrá diventare la cittá che intende governare, una volta spodestato Vincenzo De Luca.
• Salerno come «capofila di un’area vasta, non solo in senso geografico ma dal punto di vista culturale. Centro del Mezzogiorno ed epicentro del Mediterraneo. Che sappia trarre forza dal mare, liquido amniotico che le ha dato la vita». Queste le parole per rappresentare il cambiamento di rotta che l’attuale vice presidente della Provincia intende attuare se vincerá le prossime elezioni amministrative. Ciò che Anna Ferrazzano dice di criticare maggiormente dell’attuale sindaco è il metodo: «Quello che manca in cittá da vent’anni è il confronto che invece è la nostra bussola. Perchè per noi anche l’ultimo dei cittadini deve essere ascoltato e rispettato. L’empatia è la materializzazione più capillare del principio di sussidiarietá». I salernitani, e le loro esigenze, al centro della campagna elettorale del candidato del centro destra che, con l’ingegnere elettronico Acone, che ieri ha proposto diverse soluzioni alternative all’urbanistica "deluchiana" fatta di opere faraoniche «ma lontane dai bisogni della gente», e con l’assessore provinciale all’urbanistica Marcello Feola, si è scagliata contro la cementificazione selvaggia: «Bisognerebbe cominciare a edificare solo laddove serva un intervento del genere. E soprattutto se le condizioni demografiche lo necessitano».
Fiorella Loffredo
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"La Città" 03.04.2011

«Il re è nudo. Noi siamo i migliori»

A Salerno per la presentazione della lista "Noi riformatori"
Il tour campano del ministro
Brunetta: vinceremo le comunali.Salta il collegamento con Berlusconi



I salernitani per ora dovranno attendere. L’atteso intervento telefonico del premier Silvio Berlusconi - previsto ieri pomeriggio alla presentazione della lista dei Riformatori Salerno a sostegno del candidato del Pdl Anna Ferrazzano - non c’è stato. C’era, però, il ministro Renato Brunetta, impegnato in un agguerrito tour.
• Arrivato poco prima delle 18 all’HotelMediterannea il ministro per la Pubblica amministrazione, s’è unito al tavolo dei relatori chiamati a presentare la candidatura di Claudio Pisapia. Tra questi il presidente della Provincia Edmondo Cirielli, il candidato sindaco Anna Ferrazzano, l’onorevole Francesco Colucci, il senatore Geatano Quagliariello e Emilia Saugo, presidente dell’associazione nazionale mamme.
• Brunetta (poco prima a Napoli alla presentazione della candidatura di Gianni Lettieri e a seguire a Nocera Inferiore per quella di Adriano Bellacosa)non ha impiegato molto per riscaldare la platea. Itemi, a dire il vero, sono quelli classici del repertorio berlusconiano: il debito pubblico lasciato dal Governo Prodi, l’opposizione irresponsabile che punta a sfasciare il Paese, una sinistra che punta a dare la spallata alla maggioranza eletta dal popolo con l’aggressione della piazza, che tenta «il golpe, il colpo di stato», come aveva giá fatto con «i finti studenti» che protestavano contro la riforma proposta dalla Gelmini. Ma, nonostante Bersani («un disco rotto»), Fabio Fazio («faceva il disc-jochey e ora il maître á penser»), Sabina Guzzanti («comici, canzonettieri diventati filosofi che si fanno fregare anche i soldi»), il Governo resiste, va avanti e «vinceremo anche le amministrative di maggio».
• Perché, annuncia Brunetta, «noi rappresentiamo la classe dirigente migliore di questo Paese», mentre «la "santa alleanza", da Vendola a Fini», è «l’Italia peggiore», delle «cattive banche, degli sprechi, della cattiva burocrazia, e dei cattivi sindacati».
• Ed ecco, dunque, l’invito a Ferrazzano di fare riferimento alla «sequenza Comune-Provincia-Regione-Governo», spiegando alla gente che è meglio avere una "catena" che lavora allo stesso modo piuttosto che «un’enclave solitaria», di «un uomo solitario (il riferimento è per De Luca, anche se non viene mai nominato da Brunetta, ndr), che nella sua solitudine è pronto a sbagliare e continuerá a sbagliare: ora il re è nudo». Il centro destra «esiste», aggiunge il senatore Quagliariello quindi «diffidate dalle imitazioni».
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DI LUIGI COLOMBO
"La Città" 03.04.2011

Professionisti e giovani, ecco i candidati del Principe

LA PRESENTAZIONE
Cirielli "lancia" la lista di Pdl Arechi e attacca il sindaco: «I delinquenti stanno con lui»


Non solo candidati, ma anche «fondatori del comitato per la nuova Regione».Così Edmondo Cirielli ha presentato, ieri sera al Grand hotel, i candidati della lista "Pdl Principe Arechi". «Un nome che ho voluto io - rivendica - che testimonia la volontá di radicarsi sul territorio». Ma il presidente della Provincia va ben oltre l’investitura dei candidati. Attacca a testa bassa il candidato dell’Udc, Salvatore Gagliano, e l’uscente Vincenzo De Luca. Al primo («miserabile politico che ci accusa di clientele dicendo il falso») ha rimproverato anni di opposizione morbida e aggiunto: «Ora ci attacca perché spera che poi De Luca gli butti un tozzo di pane, quello che noi non abbiamo voluto dargli».Ma è sul sindaco che rivolge gli strali più velenosi:«A Salerno sappiamo da che parte stanno i delinquenti. Vediamo chi attacca i manifesti, chi ha picchiato una candidata alle ultime regionali, sappiamo che gli aggressori scendevano da un furgoncino di Salerno Pulita. Non lo dico io, lo dice l’indagine della polizia». Parla anche di un sindaco «spaventatissimo» e offre l’assist alla candidata a sindaco Anna Ferrazzano, che rilancia la sfida al confronto pubblico: «De Luca dimostri innanzitutto di non avere problemi con le donne, in questo caso». E il senatore Nino Paravia incalza: identifica il rifiuto del contraddittorio come il segno di debolezza di un sindaco «che è sul viale del tramonto», e ribadisce che «un uscente dovrebbe rispondere del suo operato». Poi affonda e chiama in causa la Procura:«Una magistratura seria farebbe bene a indagare sui bilanci delle societá comunali».
• In prima fila i candidati del "Principe Arechi": il commercialista Raffaele Adinolfi, l’imprenditore Rosario Arleo (detto Andrea), il dirigente delle Ferrovie Renato Avella, il direttore dell’aeroporto Giovanni Basso, il commercialista Roberto Bevilacqua, l’imprenditore sportivo Antonio Bracciante, l’imprenditore Silvano Candela, Pietro Cardella impiegato e giá dirigente di An, l’impiegata Anna Carrano, il medico Martina Castellana, il commercialista Marcello D’Aura, l’imprenditrice Maria Rosaria Davide, il consulente Telecom Aldo Della Monica, il commercialista Giovanni De Nicola, il chirurgo Raffaele Esposito, il medico Antonietta Falcone, l’imprenditore Eleuterio Giannattasio, l’architetto Renato Giordano, l’avvocato Giuseppe La Sala, il medico Elvira Morena, gli avvocati Alfredo Pellecchia e Fabio Piccinino, il professionista Cristiano Pontillo, la commercialista Catia Santamaria, gli avocati Emilio Serraino e Vincenzo Tondini, l’impiegato Enzo Trapanese, l’avvocato Michele Troisi, l’impiegato Marco Vicinanza, l’assistente sociale Annamaria Vitolo (moglie dell’ex comandante dei vigili, Correale), l’imprenditore Nobile Viviano, l’avvocato Pietro Vuolo.
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DI CLEMY DE MAIO
"La Città" 03.04.2011

sabato 2 aprile 2011

Cirielli ribatte «Partito vuoto»

LA POLEMICA
«Lascio perdere la battuta sui carabinieri che dimostra la qualitá morale di chi fa queste battute. Io sono orgoglioso di essere carabiniere». Risponde così Edmondo Cirielli alle parole di De Mita. Il presidente della Provincia ostenta noncuranza: «L’Udc è un contenitore vuoto. Io mi occupo di amministrazione di rifiuti, di strade, De Mita si diverte a giocare sulle spalle dei cittadini. Ormai non lo fanno comandare neanche ad Avellino, forse a Nusco sì. Ma certo non a Salerno». Replicano anche i quattro dissidenti (Miano, Carpentieri, D’Agosto e Pagano): «La nostra è una posizione di coerenza. Rispettiamo il mandato degli elettori ed è per questo che siamo rimasti nel centrodestra. In Campania le indicazioni dell’Udc sono cervellotiche. Comunque l’ultima parola spetta ai leader Casini e Cesa».
"La Città" 02.04.2011


Ferrazzano blinda i voti del Pdl

La candidata replica all’appello trasversale del sindaco e prova a intercettare nuovi consensi
«Stavolta siamo compatti, ci rivolgiamo noi ai moderati del Pd»
«Il compagno Vincenzo De Luca si conferma re del trasformismo da circo mediatico». Così Anna Ferrazzano, candidato sindaco del Pdl, commenta dal suo sito internet (www.annaferrazzano.it) l’ultimo appello del sindaco all’elettorato di centrodestra. «La vera destra sono io» ha detto De Luca dal palco allestito al Grand hotel.Un appello disperato, secondo l’avversaria.Che ribatte: «De Luca ha paura di perdere le elezioni e non riesce a rassegnarsi all’evidenza che questa volta il nostro schieramento è unito e compatto attorno alla mia persona.La destra c’è, e siamo noi che portiamo con fierezza i simboli del Popolo della Libertá e dei partiti che coerentemente con i valori del centrodestra ci sostengono». All’antagonista rimprovera di «vergognarsi della sua origine comunista, cercando di raccattare voti a piene mani a destra e manca, senza avere idee e programmi coerenti con il suo pensiero politico». Di più. Lo accusa di non averlo un pensiero politico. «Infatti continua a fare di professione il tranviere - attacca - Perché, dopo aver perso la corsa alla presidenza della Regione sotto le insegne del suo Pd, nonché di Verdi, Idv e Api, ha pensato bene di sbarazzarsi alle comunali del simbolo del Partito Democratico imponendo le sue personali civiche. Ovviamente il suo partito di anime morte e idee vecchie e comuniste ha accettato di chinare il capo. Il solito "partito tram", da cui l’uomo solo al comando sale e scende all’occorrenza: sale quando deve fare il deputato o il candidato presidente, scende quando deve cercare di fare incetta di voti trasversalmente».
• La Ferrazzano si sente di dire che stavolta l’operazione non riuscirá. Anzi: «Stavolta siamo noi che possiamo lanciare un messaggio ai suoi: il Pdl offre il suo contenitore libero e democratico per esercitare almeno un diritto di tribuna ai tanti moderati mortificati in questi anni dal modo di fare politica del compagno De Luca. Mi chiedo: De Luca può assicurare agli elettori salernitani che non si ricorderá di nuovo di rivendicare le insegne del Pd alle prossime elezioni politiche quando, come si vocifera, ha intenzione di candidare suo figlio alla Camera? A quel punto tornerá nell’ovile del Pd? Certamente sì - si risponde la candidata - D’altronde si sa, "i figli so piezz ’e cuore", e il trasformista comunista De Luca solo su questo sa essere coerente».
"La Città" 02.04.2011

venerdì 1 aprile 2011

Lettera ai Promotori della Libertà


Caro Promotore della Libertà,

come avrai appreso, il nostro Presidente Silvio Berlusconi ha dato vita ad una nuova grande iniziativa: l'associazione PDL – Al Servizio degli Italiani, che si riconosce nei valori del Popolo della Libertà e nasce con l'obiettivo di rendere ancora più diretto il rapporto con il cittadino, offrendo soluzioni concrete alle esigenze reali delle famiglie, dei giovani, delle donne, dei pensionati, dei lavoratori e delle imprese.

PDL – Al Servizio degli Italiani opererà su tutto il territorio nazionale attraverso una rete di affiliati e offrirà gratuitamente numerosi servizi: dall'assistenza fiscale (CAF) alla consulenza dei lavoratori e dei pensionati (Patronato), dall'attività legale di mediazione e conciliazione all'assistenza dei consumatori, a convenzioni particolarmente vantaggiose per tutto ciò che riguarda i servizi finanziari ed assicurativi e molte altre opportunità.

Sono certa che questa iniziativa possa rappresentare anche per te una grande occasione per consolidare l'importante lavoro che già svolgi. Aderendo alla rete di Pdl - Al servizio degli Italiani, radicherai maggiormente la tua presenza sul territorio e con i servizi che offrirai potrai contare su una fonte di autofinanziamento che ti permetterà di coprire i costi di apertura al pubblico di un ufficio diventando un vero e proprio punto di riferimento nella tua città.

Per entrare nel nostro network, compila l'apposito modulo di richiesta che troverai sul sito www.alserviziodegliitaliani.it.

La nostra sede centrale ti contatterà per gli opportuni approfondimenti e per offrirti tutto il supporto necessario nella fase di avvio, assicurandoti gli strumenti organizzativi e formativi utili per erogare i servizi.

Infine, sono lieta di informarti che il nostro Presidente Silvio Berlusconi parteciperà al primo meeting nazionale dell'associazione Pdl - Al servizio degli Italiani, che si terrà a Roma il prossimo 16 aprile alle ore 14.00, presso il Palazzo dei Congressi dell'Eur (ingresso via dell'Arte). Per accreditarti e per qualsiasi ulteriore informazione puoi chiamare il numero verde 800.949411 da telefono fisso o il numero 02-44409999 da cellulare.

Certa di averti presto al nostro fianco, ti invio

Un caro saluto

Michela Vittoria Brambilla

Cirielli minaccia di disertare la Camera

Scontro sui migranti: «Il Governo ascolti il Sud o non sarò più in aula»
Braccio di ferro con la Lega per la distribuzione dei profughi nelle regioni Si rischia la tenuta della maggioranza
Edmondo Cirielli alza la voce con il Governo, e minaccia di disertare d’ora in poi le votazioni alla Camera se l’esecutivo non cambierá rotta nell’assegnazione dei migranti alle regioni.Il presidente della Provincia (deputato e presidente della Commisione Difesa della Camera) apre il fronte polemico innanzitutto con laLega, e si dichiara solidale con il sottosegretario Alfredo Mantovano, che ha lasciato l’incarico governativo dopo essere stato smentito sul numero di profughi indirizzati a Manduria, in Puglia. «Esprimo piena solidarietá all’onorevole Mantovano, perché costretto alle dimissioni da sottosegretario di Stato all’Interno - dichiara Cirielli - Comprendo il suo sconcerto per il tentativo di settori del Governo di alloggiare gli stranieri di Lampedusa tutti nell’Italia meridionale». All’esecutivo, e quindi al premier Silvio Berlusconi, chiede di arginare le pressionidella Lega. E minaccia in caso contrario di mettere in campo azioni di "lobby" altrettanto forti. «Non mi appartengono le impostazioni nell’ottica Nord-Sud, perché mi sento italiano al mille per cento - premette - ma c’è qualcuno nel Governo che sta esagerando. Il Sud è in evidente difficoltá economica e, certamente, ai suoi problemi non se ne possono aggiungere altri, come quello di renderlo un centro di accoglienza per profughi». Quindi l’avvertimento: «Se non vi saranno novitá immediate ed univoche da parte del Governo, non parteciperò più a votazioni in aula e credo che non sarò il solo».Un monito chiaro per la tenuta della maggioranza, che continua a viagguiare sul filo dei numeri. Che lo scontento sia diffuso lo confermano i tentativi di mediazione messi in campo dal sindaco di Roma, Gianni Alemanno, che ha sentito più volte Mantovano e organizzato per ieri pomeriggio tra i suoi parlamentari di riferimento e il sottosegretario dimissionario.Mantovano - riferisce chi ha partecipato all’incontro - ha spiegato di essere stato preso in giro. «Io ci avevo messo la faccia» avrebbe sottolineato. E che la ricucitura sia difficile lo testimonia anche l’imbarazzo del ministro dell’Interno, il leghista Roberto Maroni, che ha liquidato con un "no comment" le domande dei giornalisti all’uscita dal consigli dei ministri.
• Mantovano è stato contattato nella giornata di ieri anche dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta. Ma l’esponente del Pdl sembra irremovibile. «E’ possibile un suo passo indietro solo se la nave con a bordo gli immigrati e diretta in Puglia cambia direzione» è il commento di alcuni parlamentari che lo hanno incontrato. E Alemanno esorta; «Mi auguro che il Governo dia le risposte necessarie che il sottosegretario Mantovano ha richiesto». (c.d.m.)
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"La Città" 01.04.2011