giovedì 30 dicembre 2010

Secondo appuntamento in "rosa"


Grande entusiasmo e fermento di idee e proposte questa sera al secondo appuntamento in "rosa" , coordinato dall'Avv.Rosanna Pacelli.

Si e' molto discusso sulla figura femminile,spesso oggetto di manipolazione da parte della politica e subordinata ancora oggi all'uomo di casa! quanto meno nella nostra area geografica, tradizionalmente ancora legata a dei clichè che fanno tendere le donne a seguire per naturale senso di fiducia gli uomini di riferimento nella vita, come il papà, il marito, il fratello maggiore.

Come fare per farsi ascoltare ?

Le donne sono riuscite secondo le statistiche a raggiungere obiettivi molto più alti e in tempi molto più brevi “in proporzione” agli uomini, nella politica, nello sport, e attualmente dirigono organi fondamentali che conducono la nostra nazione, (ad esempio Confcommercio- CISL-)

Come poter far sentire la voce di chi vuol cominciare dal piccolo?
Come uscire dalla prigione del ruolo della "Bambolina" nonostante l' istruzione? e non stiamo parlando di storie secolari ma di storia recente,del presente che viviamo e probabilmente anche del futuro, se si continua a far si' che siano gli uomini a decidere cio' che sia giusto o meno!!!!

Le donne sono forti e devono tenere le redini della famiglia e del lavoro. Una doppia fatica che richiede energie, impegno, efficienza, senso del dovere. Ma a volte tutto ciò sembra non bastare. Perché a questo si aggiunge la fatica di "sfondare" un mondo che è ancora molto maschile nelle sue richieste e pretese.

A Nocera però si può…..

Il candidato sindaco Adriano Bellacosa ,da sempre grande sostenitore dell'universo femminile partecipe alla vita politica, ha come sempre messo in primo piano la sua ammirazione per l'impegno della

donna in tutto ciò che si propone di fare e, dal suo canto, è pronto a dare una mano ovunque ce ne sia bisogno per aiutare e far crescere le proposte di tutte le donne, incoraggiandole a non temere di esprimere le proprie idee e opinioni perché ”è grazie a queste che si può rinascere”.


Durante l'incontro è stata evidenziata l'importanza di creare a Nocera Inferiore un consultorio funzionante, una mensa per i poveri e per i bambini, uno sportello anti-stalking.

Il gruppo non si stancherà mai di proporre idee, incontrare la gente dei vari quartieri e raccogliere testimonianze, attraverso forza, equilibrio, passione ed intelligenza.

Essere donna è anche essere protagonista del futuro del Paese.

Maria Nacchia

Secondo incontro per le donne di Nocera Inferiore

Secondo incontro per le donne di Nocera Inferiore, martedì 28 dicembre, presso la sede del comitato elettorale del candidato sindaco del PdL,Adriano Bellacosa. Prosegue,dopo la breve pausa natalizia, l’iniziativa “in rosa” avviata lo scorso 14 dicembre, con un positivo riscontro,testimoniato dall’incremento del numero delle partecipanti e dal forte interesse partecipativo di tutte. Obiettivo di questa neo-nata esperienza che si rivolge al mondo femminile, è ,lungi dal voler ghettizzare,quello di coinvolgere un numero sempre maggiore di donne che attraverso gli incontri che si terranno ogni quindici giorni presso la sede,possano sentirsi coinvolte nella realtà,dapprima sociale,poi politica della propria città. Animate da spirito di solidarietà e cooperazione,si auspica che possano collaborare nella valutazione dei problemi e delle carenze della realtà sociale in cui vivono.

Invero l’iniziativa che prende piede a Nocera,non è del tutto nuova nella città,dove già qualche anno fa,fu stata avviata da un gruppo di donne di destra che avevano dato vita ad un percorso politico. L’intraprendenza di quante hanno riproposto questo percorso,su sollecitazione dell’avvocato Bellacosa, va nella direzione di scongiurare il rischio che il coinvolgimento delle donne nella vita sociale e politica vada affievolendosi,in una comunità dove invece il loro contributo, si rivela fondamentale. Un momento propulsivo di idee e proposte,per un confronto tra mamme,mogli,lavoratrici,professioniste del mondo del lavoro,che insieme cercano di individuare i disagi che, con l’aiuto delle istituzioni, sono da superare. Tra i punti all’ordine del giorno della riunione di martedì, quello di valutare i problemi che afferiscono al mondo femminile e fornire il proprio contributo per risolverli,inaugurando l'opera dal profilo assistenziale,con la creazione di uno sportello anti-stalking nella città, atto a rappresentare per le donne, purtroppo sempre più frequentemente vittime di questo fenomeno,una forma di tutela,nonchè l’ attivazione di un consultorio per l’assistenza psicologica,sociale,medica. Si è considerata, inoltre, l’importanza di essere presenti sul territorio attraverso degli incontri ambientati presso i vari quartieri della città,in modo da raccogliere testimonianze dirette e comprendere al meglio le specifiche esigenze di ogni realtà.

Simona Borzi

venerdì 24 dicembre 2010

Principato di Salerno: pronto referendum per lasciare la Campania


SALERNO (23 dicembre) - Retti da sindaci di destra o di sinistra, non fa differenza. Almeno 59 Comuni della provincia di Salerno (che in tutto sono 158) hanno votato una delibera per ottenere che si vada al referendum per la costituzione di una nuova Regione.

Hanno detto sì da Scafati a Nocera Inferiore, da Atena Lucana a Cava de’ Tirreni, da Pagani a Paestum. Un numero di delibere sufficiente, secondo la legge, per avviare l’iter davanti alla Corte di Cassazione, che potrebbe portare, in qualche mese, all’indizione del referendum popolare consultivo. Promotore Edmondo Cirielli, parlamentare del Pdl famoso la prima legge che porta il suo nome in materia di prescrizioni, ma soprattutto per aver antipatizzato di recente con il ministro delle Pari opportunità a sua conterranea Mara Carfagna.


La nuova Regione dovrebbe coincidere con l’attuale territorio compreso nella Provincia di Salerno e sarebbe la prima in Italia senza altre unità amministrative che comuni e comunità montane, dato che i promotori puntano all’abolizione dell’amministrazione provinciale. Secondo Cirielli, che intende intitolare la nuova Regione allo storico principe Arechi (che fondò lo spettacolare castello che domina il capoluogo) già nella primavera 2011 si potrebbe tenere il referendum per la Regione del Principato. E nel 2015 si svolgerebbe il voto per l'elezione del primo Consiglio regionale post secessione dalla Campania.



L'obiettivo è alla portata, secondo i promotori. In Cassazione sono state presentate le 59 delibere consiliari comunali (i consigli rappresentano 429.734 abitanti, più di un terzo della popolazione residente nella provincia di Salerno). La Corte potrebbe esprimersi entro l'estate o anche molto prima, consentendo già nel mese di settembre 2011 (Cirielli si augura a primavera) di indire i referendum. Successivamente, nel 2012 partirebbe l'attività parlamentare dato che sarà il Parlamento a dover votare nei due rami le modifiche alla Costituzione (in particolare dell’articolo che indica il numero di Regioni italiane).


La campagna referendaria in provincia di Salerno è già partita: «Se portiamo a votare il 75% degli aventi diritto e il 90% vota a favore, allora sarà forte l'indicazione e il Parlamento potrà procedere rapidamente», dicono i promotori. A sostenere l’iniziativa anche altri gruppi che da anni puntano a modelli alternativi di secessione dalla Campania (dal Molisannio alla Grande Lucania e alla Nuova Silenia).



Tutti i gruppi di opinione che intendono staccarsi da Napoli guardano con favore all’iniziativa di Salerno, dato che un’eventuale accoglimento del progetto (che va avanti perché concentrato in un’unica provincia e su un numero limitato di comuni) consentirebbe rapidi ampliamenti verso Sud e verso Nordest della nuova Regione del Principato di Arechi. «Un territorio vasto che ha tutte le potenzialità per avere un’autonomia gestionale», dicono i promotori. «Con il federalismo possiamo avere un controllo sulle tasse sennò continuerà la spoliazione.


La riforma del titolo V e l’articolo 132 della Costituzione ci spalancano le porte. La nostra nuova Regione sarà la prima che nasce dal popolo. Come avevano già detto i padri fondatori della Nazione. Non come è accaduto con le altre Regioni italiane, decise a tavolino, nei salotti buoni della politica».

di Gianni Colucci

giovedì 23 dicembre 2010

Presentazione lista Principe Arechi


Martedì 21 dicembre,nella sala convegni della Galleria Maiorino di Nocera Inferiore,Il presidente della Patto dell’Agro Generoso Baio, il presidente di “Salerno Sviluppo” Alfonso Cantarella,il dott. Pio Vecchione,il vice coordinatore provinciale del PdL Ass. Antonio Iannone,il coordinatore provinciale Ass. Antonio Mauro Russo, il Presidente della Provincia di Salerno,on. Edmondo Cirielli, hanno presentato la lista “Principe Arechi” a sostegno del candidato sindaco Adriano Bellacosa,con i nomi dei candidati consiglieri che la compongono. Presenti in sala,tra amici e sostenitori,gli Assessori provinciali Salvatore Arena,Marcello Feola,Lello Ciccone,il senatore Francesco Salzano,l’on. Eva Longo. Vitale Margherita,Roberto Citarella,Giovanni Vitolo,Civale Anna,Luigi Gabola,Vittorio Senatore,Domenico Palumbo,Annamaria Nitta, Gennaro Loffredo,Maurizio Colasante, Alessandro D’Angelo,Raffaele Maiorino,Armando Della Porta,Alfonso Lenza,Paolo Capaldo,Alfonso Baio, i nomi dei candidati della lista coniata da Giuseppe Fabbricatore. “Persone che rappresentano il richiamo della nostra gente. Giovani che rappresentano il futuro della nostra terra. Imprenditori,professionisti e piccoli industriali che rappresentano la forza del nostro miglioramento”, ha sottolineato Alfonso Cantarella.

Il Presidente Cirielli,nel suo intervento,in cui ha esordito dicendosi fiero di vedere una classe dirigente di qualità al suo fianco,con una tradizione politica come la sua, che “lo fa sentire a casa”, ha colto l’occasione, ancora una volta, per smentire le voci che lo vedrebbero propenso ad un passaggio al FLI,con una categorica ed inequivocabile battuta: “la penultima cosa che farei è andare con la sinistra,l’ultima è con il FLI”. Ha seguito un breve excursus sulla storia del principe Arechi,che,racconta Cirielli,era duca di Benevento, proclamatosi principe dopo la caduta di Carlo Magno. Col successivo atto del trasferimento della corte a Salerno,la nostra comunità ha avuto per un millennio,una forza economica incredibile. La storia del Principato,formatosi dalla frammentazione del Regno longobardo, è rimasta tale fino al 1871,dopodiché lo Stato italiano è diventato uno stato di province in cui il Presidente della Provincia di Salerno,nominato dal re, è sempre stato un ministro per scelta dei re sabaudi che,memori dell’importanza del Principato, sceglievano appunto come ministri i Presidenti della Provincia di Salerno, ognuno dei quali ha ricoperto la carica per circa dieci anni.

All’accenno storico ha fatto seguito l’esposizione dei motivi della scelta del nome e del simbolo della lista e dell’importanza della stessa,legati al progetto della creazione di una nuova regione autonoma,spiegando che, invero,l’idea non è stata lanciata ora per la prima volta,dal momento che già nell’assemblea costituente del 47 l’on. De Martino,capo della delegazione dei parlamentari salernitani, si battè strenuamente, quando sorsero le regioni, nel far individuare Salerno come tale,insieme ad Avellino che era nel suo Principato,adducendo come motivazione quella per cui Salerno era una delle zone con la più lunga storia di autonomia. Il progetto non vide attuazione a causa della caduta dell’amministrazione.

“Oggi abbiamo un balzello per appartenere ad una regione che esiste da sessant’anni,che è la regione Campania,ma che non ha una sua storia, e Salerno non è mai stata sotto Napoli,neanche quando c’era il Regno delle Due Sicilie,dove Napoli ne era la capitale. Già allora, le città importanti erano anche Salerno e Palermo e tra tutte Salerno aveva l’autonomia più forte, come comunità, rispetto alla Corona. Cioè sia Napoli che Palermo erano pienamente inserite nella monarchia,mentre Salerno era una sorta di Stato Federato che si era unito nel corso del tempo. Oggi il 40% delle strade di tutta la regione sono strade provinciali di Salerno,il contributo del governo alla Regione Campania sul trasporto pubblico sarà di 300 milioni di euro, di cui solo 40 milioni andranno alla Provincia di Salerno,considerando che noi abbiamo il 40% del territorio”. Così Cirielli ha ribadito le motivazioni sottese all’intenzione di creare la nuova Regione autonoma di Salerno. Il Presidente ha poi chiuso il suo intervento ringraziando i candidati della lista Principe Arechi ed elogiando coloro i quali hanno svolto l’importante lavoro di creazione della stessa,esprimendo la sua soddisfazione per l’impegno che,a cinque mesi dalle amministrative a Nocera Inferiore,la classe dirigente del PdL sta dimostrando sul territorio.

Come da consuetudine instaurata per la campagna elettorale del PdL di Nocera Inferiore,a chiudere i lavori è stato il candidato sindaco Adriano Bellacosa,descritto dai suoi predecessori come “persona ammirabile che vive la politica con spirito di sacrificio” e nelle cui mani è rimesso il nuovo progetto politico per Nocera Inferiore. Bellacosa nel suo intervento ha voluto ricordare le vicende riguardanti “Salerno Sviluppo” e la situazione di Fosso Imperatore,ponendo altresì l’accento su quella recentissima e delicatissima della “SeTA”,il cui epilogo è stato positivo per Nocera, grazie all’accordo siglato con il sindaco della città di Cava, che ha permesso di evitare il licenziamento di novantadue dipendenti. Su questa linea,volta a ritrovare il benessere della città attraverso idee ambiziose,qual è, tra le altre, il restauro della caserma Tofano,simbolo importante della nostra città,ha detto di volersi muovere Bellacosa,per riscoprire quelle che possono costituire delle vere attrazioni a Nocera. “Uniamo forze ed idee”-ha esortato Bellacosa- precisando che unione e proposizione di idee è ciò che caratterizza il suo progetto e quindi anche quello della stessa lista “Principe Arechi” ,così che,insieme alla collaborazione della classe dirigente e di quanti vogliano abbracciare questa nuova idea di governo, si possano “realizzare quelle “belle cose” che mi auguro per la mia città!”

Simona Borzi


venerdì 17 dicembre 2010

Cirielli non voterá il decreto

emergenza rifiuti
Martedì la decisione finale alla Camera, poi tocca al Senato

Il presidente della Provincia non ha gradito la nomina dei commissari «Il testo non risolve i problemi dei lavoratori»

• Il decreto rifiuti sará votato definitivamente la prossima settimana dall’aula della Camera. Ieri si
concludevano le votazioni sul complesso degli emendamenti, mentre il voto finale sul testo, che dovrá
passare poi all’esame del Senato, ci sará a partire dalla seduta di martedì.
• Soddisfazione per l’andamento dell’iter è stata espressa dal ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo:
«Su un decreto importante l’esecutivo sta dimostrando a Montecitorio di avere numeri e capacitá politica per
affrontare i passaggi parlamentari più delicati, anche accogliendo emendamenti migliorativi, proposti da
entrambi gli schieramenti, che comunque non intaccano l’impostazione del Governo. E’ un impegno questo
che Napoli e la Campania meritano per accelerare la transizione verso una gestione dei rifiuti moderna e
rispettosa dell’ambiente».
• Di parere opposto il deputato del Pdl, nonché presidente della Provincia di Salerno, Edmondo Cirielli, che
ha preannunciato che non voterá il decreto. Questa decisione è da mettere in relazione all’approvazione
dell’emendamento che prevede la nomina di commissari, da parte del presidente della Giunta regionale, per
la realizzazione dei termovalorizzatori di Napoli e di Salerno e che dunque esautora da questa competenza le
rispettive Province.
• Per Cirielli, «il decreto sull’emergenza rifiuti predisposto dal ministro Prestigiacomo non affronta
minimamente le criticitá dell’emergenza in Campania». «Innanzitutto, non si tiene conto del dramma dei tanti
lavoratori del ciclo dei rifiuti che ha detto Cirielli - da mesi non percepiscono lo stipendio, perché i Comuni
non versano la Tarsu ai Consorzi e alle societá provinciali».
• Inoltre, «nulla di concreto viene indicato per l’insufficienza della disponibilitá sul versante discariche. Questo
- conclude Cirielli - mentre ci si attarda sul falso problema delle competenze e delle nomine di eventuali
commissari per la realizzazione dei termovalorizzatori».
• Anche il Pd voterá contro il decreto rifiuti. A preannunciarlo sono stati la capogruppo del Pd nella
commissione Ambiente della Camera Raffaella Mariani e il deputato salernitano Tino Iannuzzi.
«Il decreto voluto dal governo Berlusconi è del tutto inadeguato e contiene scelte sbagliate che aggraveranno
l’emergenza rifiuti. Solo in Campania, a differenza di quanto avviene nelle altre regioni, la competenza per le
attivitá legate al ciclo dei rifiuti, per la gestione della Tarsu e della Tia rimarrá, sia pure a partire dal 2012, in
capo alle Province, travolgendo ed esautorando il ruolo dei Comuni», hanno sottolineato. «Quello voluto dal
governo è un meccanismo del tutto irragionevole che affida a commissari straordinari perfino l’individuazione
dei siti delle nuove discariche che invece dovrebbe restare prerogativa del presidente della regione nel
rapporto con le singole province e nell’ambito del piano regionale rifiuti».
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DI GIANNIGIANNATTASIO
"La Città" 17.12.2010


mercoledì 15 dicembre 2010

Già a lavoro

E' il 12 di Dicembre 2010,

Nell'occasione della manifestazione di sostegno al Governo Berlusconi, organizzata dal PDL di Nocera Inferiore, non solo Adriano Bellacosa ed il Presidente della Provincia di Salerno Edmondo Cirielli, ma tutta la classe politica Provinciale e Regionale hanno accolto, insieme ai tanti sostenitori, il Presidente della Regione Stefano Caldoro.


Il PDL Nocera Inferiore dimostra, senza ombra di dubbio, di avere le idee molto chiare e di essere produttivo, più di tutti, non essendosi ingarbugliato tra accordi, trattative e caccia alle alleanze che avrebbero portato voti, ma rubato tempo.

Quel tempo che il PDL sta investendo in programmi, progetti, opere e, soprattutto, formando un entourage di persone valide e nuove, giovani che, coscienti dei problemi, sono ben felici di partecipare ad un progetto politico che non lascia guardare dalla vetrina, ma che ascolta, personalmente e con attenzione, dando a tutti la possibilità di essere protagonisti del proprio futuro.

Ed è stato proprio questo l'incontro di domenica: una occasione per "fare" e non per dire"!


Presenti tutti i dirigenti di partito ed amministratori locali, attenti alla città, che già raccolgono opinioni, impressioni e malcontenti, che cercano di avere un'idea chiara testimoniata dai diretti interessati, per redigere un programma elettorale che porti al risanamento della disastrata condizione nocerina.

Se questo è possibile all'interno del PDL, è grazie alla scelta effettuata con coraggio e senza compromessi, dell'Avv. Adriano Bellacosa come candidato a Sindaco di Nocera,.

Tanti hanno colto l'occasione per porre domande ai diretti interessati.

E' questa la politica che ci piace, che ci fa avere risposte non per passaparola o sentito dire, ma da chi ha l'aspirazione di governarci.

La sede del PDL di Nocera Inferiore è una vera e propria fucina di progetti di sviluppo e di riqualificazione e la manifestazione di sostegno al Governo Berlusconi è stata una delle tante occasioni dove si è mostrata compattezza e ordine.

Mentre c'è chi pensa a rinfoltire le fila, c'è chi invece già lavora,.

Grazie Adriano.

Maria Nacchia




martedì 14 dicembre 2010

sabato 11 dicembre 2010

Come al solito Caramante ,MENTE….


"PERCORSI DI LUCE": PRECISAZIONI DELL"AMMINISTRAZIONE

Il portavoce Carmine Caramante illustra i dettagli del progetto.


In queste ore, con un tentativo che definire risibile è un eufemismo, qualche personaggio sta inscenando una personale forma di protesta, come al solito atta a screditare le iniziative e le azioni dell’Amministrazione comunale guidata dal Sindaco Pasquale Marino. Costui, insieme a pochi sodali, sta tentando di creare una polemica politica anche sulle luminarie di Natale. L’avvenimento non sarebbe meritevole di alcuna risposta, tuttavia ci sembra opportuno precisare quanto segue. Il progetto “Percorsi di Luce” è stato realizzato sul tanto decantato modello di Salerno centro, puntando finalmente a valorizzare il centro commerciale naturale di Capaccio Scalo, da tempo punto nevralgico della socialità comunale, quotidianamente frequentato anche dai residenti delle altre contrade di Capaccio Paestum, desiderosi anch’essi di vederlo addobbato a festa per il Santo Natale. Si è opportunamente deciso di estendere il percorso anche a Via Vittorio Emanuele a Capaccio Capoluogo e alla Piazzetta della Basilica di Paestum, luoghi storici del nostro territorio. Non ci risulta che, in passato, sia stato fatto di meglio, e crediamo sia proprio questo che qualcuno non riesce a digerire. Quanto all’abbandono delle contrade della da loro definita “zona Sud”, la cosa ci fa ridere, poiché questa Amministrazione, fin dal suo insediamento, ha dimostrato il contrario. A tal proposito, vogliamo solo ricordare alcune azioni significative che hanno interessato queste zone: nel 2008, abbiamo esteso il “porta a porta” della differenziata anche alla fascia costiera e, quindi, a Torre di Mare, Licinella e Santa Venere, con importanti risultati; per le contrade citate è stato appositamente realizzato un Concorso di Idee per la riqualificazione urbana che ha portato alla redazione di un progetto di circa 3milioni di euro di prossima realizzazione; in contrada Cafasso, nel 2009, con grande plauso della cittadinanza, è stata realizzata una nuova scuola elementare e riqualificato lo storico piazzale con una rotatoria per la messa in sicurezza del traffico veicolare; in località Borgonuovo, sono stati già appaltati i lavori per la costruzione della nuova scuola elementare, che l’estate prossima sarà pronta. Questi sono i fatti, le altre cose e l’esercizio quotidiano della bugia li lasciamo a chi non ha nulla di meglio da fare.
Capaccio Paestum, lì 7 dicembre 2010


Come al solito Caramante ,MENTE….

Quando mai quotidianamente i residenti di altre contrade “socializzano” a Capaccio Scalo e quando mai sono stati “desiderosi di vederlo addobbato a festa”? Anzi!

In passato invece,anche con Marino Sindaco,quando il Comune decideva per degli addobbi,lo ha sempre fatto per tutte le contrade(chiedi a lui).

Il porta a porta a S.Venere c’è sempre stato….. Semmai sarebbe ora di farlo anche a Chiorbo se proprio volete parlare di “importanti risultati”.

Il “Concorso di Idee” proprio per nostra iniziativa è stato sospeso! Non ci piace…Neanche un po’!

A Cafasso ,nessuna nuova scuola elementare è stata aperta! La scuola dell’infanzia (asilo) è stato trasferito nella ex Croce Rossa in locali già esistenti e precedentemente ristrutturati…

Quanto alla rotatoria,lasciamo perdere….Lo “storico piazzale” è stato solo deturpato da quella opera e questo lo dicono fior di professori e urbanisti…Forte Compreso che ne ha previsto la demolizione nel nuovo PUC!

Quindi ,”il quotidiano esercizio della bugia” proviene proprio, come dimostrato ampiamente da tutti i vari comunicati ,da chi,probabilmente ,in particolare sul PUC,è stato solo interessato a qualche caso particolare…..

Ah,la data di oggi è 9 non 7 dicembre…..(restando in tema bugie)

venerdì 10 dicembre 2010

Quattro liste per la corsa della Ferrazzano

Verso le elezioni
Tra i candidati anche ex del centrosinistra. Ma mancano all’appello alcuni uscenti Pdl
Cammarota non firma E Ciccone prepara una civica
Il Nuovo Psi punta su Rino Avella e Lello Ventre
DI CLEMY DE MAIO



Quattro liste, volti nuovi (qualcuno ex del centrosinistra) e defezioni nella pattuglia degli uscenti. Con questa squadra Anna Ferrazzano, candidata a sindaco per il Pdl, prepara la scalata al Comune. Al partito giurano che le quattro liste sono quasi pronte, che una settantina di aspiranti hanno giá firmato l’adesione e che la coalizione potrebbe presto allargarsi. Oltre alla lista Pdl sono in via di formazione la Pdl Principe Arechi, quella del Nuovo Psi e una civica a cui sta lavorando l’assessore provinciale Lello Ciccone e che potrebbe chiamarsi Alleanza per Salerno. Sotto il simbolo del garofano socialista correrá almeno uno tra RinoAvella e Lello Ventre, entrambi passati da precedenti esperienze amministrative in Comune. Avella ottenne il record di preferenze nei Progressisti e ricoprì l’incarico di assessore alla Mobilitá; Ventre è stato consigliere per la Margherita. In lista con i socialisti dovrebbe esserci anche Bruno Porcelli, segretario cittadino e fresco di nomina nel cda della multiservice provinciale. Con il Pdl ci saranno invece, tra gli altri, Claudio Pisapia e Pietro Cardella, entrambi provenienti da Alleanza nazionale.Si candiderá il consigliere di circoscrizione Rosario Peduto e, forse, un funzionario della Camera di commercio. Ci sará anche un diciottenne nella lista di Ciccone, che conta giá ventisette adesioni e prevede di chiudere le candidature prima di Natale.
• Ma per candidati che arrivano ci sono anche defezioni eccellenti. Se hanno giá detto sì Roberto Celano e Gaetana Falcone, non ha ancora firmato la candidatura un altro uscente, AntonioCammarota, capogruppo consiliare in Provincia. Il partito gli ha chiesto di tornare a impegnarsi anche su Palazzo di Cittá, ma lui frena: «Ci devo riflettere». E si sa che non ha condiviso alcune scelte locali né il metodo per l’indicazione del candidato a sindaco. Difficile che rientrino le frizioni con Pietro Stasi, sospesosi dal Pdl in polemica per il mancato ingresso in Provincia.E non sará ricandidato Giuseppe Zitarosa, per il quale i vertici provinciali hanno chiesto l’espulsione e che potrebbe schierarsi, con altri dell’area Carfagna, con il candidato sindaco dell’Udc, Salvatore Gagliano. A Mara Carfagna tende un ramoscello d’ulivo Edmondo Cirielli: «E’ mia sincera convinzione - dichiara il presidente della Provincia - che il centrodestra debba perseguire compattezza e unitá d’azione anche a Salerno ed auspico di poter lavorare insieme al ministro Carfagna per la promozione e lo sviluppo del nostro territorio e il rafforzamento del ruolo del Pdl».

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"La Città" 10.12.2010

"Percorsi di luce" snobba le contrade Protesta coi lumini

I residenti accendono centinaia di fiaccole e ceri «Il Comune ci ha ignorato: per noi non è Natale»






Capaccio. Lumini "a lutto" in alcune contrade capaccesi. E’ la singolare protesta messa in atto dai residenti delle borgate di Borgonuovo, Cafasso, Chiorbo, Licinella, Torre, S. Venere e Spinazzo per manifestare contro la scelta dell’amministrazione comunale di illuminare, in occasione delle festivitá natalizie, solo alcune aree urbane centrali.
• L’iniziativa del Comune, denominata "Percorsi di luce" ha interessato, con l’allestimento di luminarie artistiche e luci a led, via Magna Graecia, viale della Repubblica, via Italia ’61 e piazza Santini; piazza della Basilica; via Vittorio Emanuele.
• Così i residenti delle contrade "escluse", si sono inventati una clamorosa protesta: in contemporanea con l’accensione delle luminarie nel centro urbano di Capaccio scalo, avvenuta alle 18 di mercoledì, hanno acceso davanti ai negozi e lungo le strade, lumini funebri e fiaccole. «E’ stato un modo per protestare - dice Maurizio Paolillo, uno dei residenti della Licinella - contro la poca attenzione verso le nostre contrade. Visto che si ricordano di noi solo in occasione delle tornate elettorali, da oggi, cominciamo ad arrangiarci da soli. Negli anni passati si è sempre preferito addobbare con fondi pubblici tutte le contrade, anche con un solo simbolo natalizio luminoso. Al resto pensavano i commercianti... E proprio questo infatti, che stupisce. Nessuno ha chiesto alle associazioni locali e ai commercianti una compartecipazione che non sarebbe mancata. Se così fosse stato, la manifestazione, sfruttando fondi pubblici e privati, sarebbe stata di gran lunga più bella e avrebbe interessatotutte e 14 le contrade». I residenti assicurano che «se l’amministrazione comunale al più presto non provvederá, continueremo la protesta anche nel periodo natalizio, esponendo lumini in segno di lutto e non di festa». Sulla problematica interviene anche il commissario del locale circolo del Pdl, Franco Sica, residente a Borgonuovo: «Non mettiamo in dubbio la centralitá e l’importanza delle attivitá commerciali di Capaccio scalo, ma vogliamo ricordare a chi ci amministra che ci sono tante altre attivitá distribuite nelle varie contrade del nostro comune. Pensiamo che nei 25mila euro spesi per le festivitá natalizie, ci potevano anche essere dei fondi per dare anche alle contrade un segno dell’arrivo del Natale. Senza contare che, in alcune strade, l’accensione delle fiaccole è servita anche per illuminare, nel vero senso della parola, le zone ormai al buio da tanti giorni, vistoche gli impianti sono guasti».

Angela Sabetta
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"La Città" 10.12.2010

lunedì 6 dicembre 2010

mercoledì 1 dicembre 2010

BERLUSCONI: Per il Governo o per le elezioni

Forzasilvio.it

noi siamo “Il Governo del fare”. Lo abbiamo dimostrato anche in queste ultime difficili settimane, lavorando per portare a compimento i cinque punti di programma sui quali abbiamo avuto la fiducia alla fine di settembre, conseguendo importanti successi in politica estera, intervenendo, tra mille difficoltà, per risolvere la nuova emergenza rifiuti di Napoli, approvando alla Camera la riforma dell’università.

Lasciamo agli altri le manovre e gli agguati di palazzo. Lasciamo agli altri le chiacchiere e le polemiche inutili. Noi continuiamo a lavorare e a cercare di comunicare ai cittadini le cose realizzate dal governo.

Per questo oggi sono lieto di annunciare nuove iniziative volte a informare direttamente i nostri sostenitori e tutti coloro che vogliono sapere la verità.

1. E’ online la nuova, rinnovata, aggiornata e interattiva versione del sito www.governoberlusconi.it, per conoscere in tempo reale tutte le cose fatte dal governo e la relativa pagina su Facebook.

2. Da lunedì è disponibile il nuovo servizio per iPhone e iPad “Le news del Governo del fare”, scaricabile gratuitamente on line, per avere ogni giorno informazioni, commenti e notizie sull’attività di governo.

3. In Forzasilvio.it sono attive nuove possibilità di mobilitazione attraverso il passaparola via e-mail dei materiali che illustrano l’attività del governo.

Sono in fase di completamento il libro che spiega le realizzazioni della prima metà della legislatura e un servizio di news per tutti i cellulari “intelligenti”.
Useremo tutte queste iniziative per comunicare sempre meglio quanto abbiamo fatto e continueremo a fare. Se il 14 dicembre non avremo una forte e consistente fiducia e ci sarà impedito di continuare a governare, useremo queste iniziative nella prossima campagna elettorale. Saranno un esempio della “moralità del fare” che è il marchio del nostro stare in politica e che consiste essenzialmente nel rispettare il programma e nel non tradire il mandato avuto dagli elettori.

Grazie per il sostegno, l’impegno e la vicinanza che tutti i sostenitori riuniti in www.forzasilvio.it mi stanno dando in queste settimane. È corroborante per me e di buon auspicio per le impegnative settimane che ci attendono.

Silvio Berlusconi

Comunicato - Gruppi consiliare PdL e UDC di Capaccio

L’Amministrazione Comunale di Capaccio, relativamente al PUC, continua nella sua opera di mistificazione della realtà.
Mistificazione scientificamente voluta per nascondere le reali magagne che sono alla base di questo pseudo strumento urbanistico. Il portavoce dell’Amministrazione Comunale, per nascondere gli interessi propri e dei suoi colleghi amministratori, come specchietto per le allodole, tra le altre cose magnifica i riflessi che il PUC avrà sulle strutture ricettive del territorio, senza rendersi conto che ormai nessuno gli crede più, che il gioco è stato scoperto, che i cittadini hanno ormai capito a chi realmente serve questo PUC, un PUC che, così come è concepito, non verrà mai approvato.
Uno strumento urbanistico nato con tutte le buone intenzioni di dare un nuovo volto alla nostra città ma diventato, con il passare del tempo ed a causa delle manipolazioni continue, esclusivamente strumento per portare benefici alle proprie terre, ai propri familiari, ai propri parenti.
In merito a questo i nostri partiti di appartenenza hanno già formato un pool di tecnici per esaminare la veridicità catastale delle illazioni contenute nell’esposto.
Ci assumiamo, come sempre, la responsabilità delle cose che diciamo.
Anzi diremo ancora di più. Poiché l’addetto stampa e l’Amministrazione del Comune di Capaccio, ( sempre con i soldi dei cittadini di Capaccio) accusano l’opposizione di dire cose prive di fondamento e di fare soltanto illazioni,
NOI CI ASPETTIAMO UNA DENUNZIA PER DIFFAMAZIONE. DENUNZIATECI ! ABBIATE IL CORAGGIO DI FARLO.
Se non lo fate significa che quello che noi diciamo è vero.
E se è vero quello che stiamo dicendo noi ufficialmente chiediamo all’addetto stampa dell’Amministrazione di dare le dimissioni da Consigliere Comunale, qualora le cose ipotizzate nell’esposto giunto al Comune siano vere. In tal caso non avrebbe più diritto a ricoprire tale ruolo.
Ma poiché noi temiamo che sia vero, invitiamo quei consiglieri e quegli assessori che hanno a cuore le sorti del territorio e non hanno a cuore null’altro che questo, a prendere coscienza di quello che stanno facendo.
Si fermino fino a che sono ancora in tempo. Non lo facciano per paura, lo facciano per convinzione e per serietà. Dote questa ultima che da troppo tempo manca nell’Amministrazione comunale di Capaccio.

Per il gruppo consiliare PDL – Il Capogruppo Giuseppe Troncone
Per il gruppo consiliare UDC – Il Capogruppo Nicola Ragni

Protocollo d'intesa

Al termine dell'incontro di ieri, 30 novembre 2010, svoltosi presso la Sala Giunta del Comune di Nocera Inferiore, è stato sottoscritto il protocollo d'intesa tra Provincia di Salerno, Comune di Nocera Inferiore e il Patto Territoriale dell'Agro per concertare l'intervento di recupero e di manutenzione del Castello Fienga.

Per la Provincia di Salerno erano presenti il Consigliere politico del Presidente Cirielli, già Assessore al Patrimonio, l'Assessore Salvatore Arena e l'Ing. Angelo Michele Lizio, Dirigente al Patrimonio; per il Comune di Nocera Inferiore, il Commissario straordinario, dott. Raffaele Cannizzaro e per il Patto Territoriale dell'Agro, il Presidente Avv. Generoso Baio

Anna Katia Di Sessa

martedì 30 novembre 2010

Faccia a Faccia con Adriano Bellacosa - candidato sindaco del PdL a Nocera Inferiore



Faccia a faccia con il candidato sindaco del PdL, Adriano Bellacosa,che ci rivela alcune curiosità sulla sua vita e la sua esperienza professionale e politica. Una vita dall’alto taglio professionale e culturale,caratterizzata da encomiabile dedizione al lavoro e alla famiglia, con ritagli di tempo dedicati alla sua prima passione,dipingere,cui da qualche anno si accompagna quella politica.

Adriano Bellacosa,nel suo curriculum vanta una carriera di avvocato, professione che esercita da 18 anni, nonché di professore universitario; nel 2009 viene nominato “Assessore al Patrimonio, Affari Legali, Contenzioso, Trasparenza Amministrativa, Legalità, Sicurezza, Rapporti con le Istituzioni e con le Comunità Estere” alla Provincia di Salerno e nel 2010 le viene conferita anche la delega ai “Beni Culturali”. Ma chi è Adriano Bellacosa? Ci racconti un po’ di lei, della sua vita, delle sue passioni.

Sono nato a Nocera Inferiore, in una famiglia composta da quattro figli, con un padre ed una mamma, entrambi avvocati. Il fatto di avere tanti fratelli mi ha aiutato, nella formazione e nella crescita, come nella integrazione con il nostro ambiente e la nostra comunità. Il fatto di avere un padre avvocato, particolarmente impegnato e sempre pronto a ripetere, a noi figli, che “con la forza di volontà può vincersi ogni sfida” e che “sui libri si trova ogni cosa”, mi ha fatto affrontare gli studi e la professione con la determinazione necessaria a conseguire risultati importanti. Credo che mio padre sia stato di esempio per tutti noi e che, grazie al suo insegnamento, i suoi quattro figli sono riusciti a completare gli studi in maniera particolarmente proficua e quindi ad avviarsi alla loro professione, con altrettanto profitto. Il mio primo fratello, Alfonso, vive negli Stati Uniti ed è un oncologo e ricercatore molto impegnato. Il secondo, Maurizio, è avvocato penalista a Roma ed anche Professore di Diritto penale alla LUISS. Il terzo, Massimiliano, dopo gli studi a Milano è rimasto lì e fa il commercialista. Io sono sempre rimasto legato alla mia città, in realtà, come i miei fratelli, che sempre ci tornano e che sempre si sono lamentati del fatto di aver dovuto “emigrare” per coltivare le proprie vocazioni. Sono stato sempre fiero di vivere a Nocera Inferiore e mi sono dedicato alla professione di avvocato, con mio padre, fin quando un tumore me l’ha portato via. La mia prima passione è stata proprio quella di fare l’avvocato. Da qualche anno, nei ritagli di tempo, ho preso a dipingere. Da un anno, ho preso ad interessarmi di politica e di amministrazione pubblica e questa è diventata la mia nuova passione.

Cosa è maturato in lei durante l’esperienza politico-amministrativa alla Provincia di Salerno? E’ cambiato il suo modo di concepire la politica?

Mi sono convinto del fatto che c’è una chiara ragione se le cose, in politica e nella nostre pubbliche amministrazioni, non hanno funzionato, almeno tradizionalmente. Credo che la responsabilità sia di un sistema che si muove in maniera esasperatamente lenta, con scarsissima efficienza, ed in ragione di una perversa influenza della politica e di certi malcostumi consolidati. Posso dire che, prima della mia esperienza amministrativa alla Provincia di Salerno, non avevo un buon giudizio della politica e dei politici. Oggi il mio giudizio non è cambiato. Ma credo che sia cambiata, o meglio, che stia cambiando la politica del nostro territorio. Credo, e lo dico già da un po’, che se Edmondo Cirielli fa il Presidente della Provincia, se Renato Brunetta fa il Ministro della Repubblica e riesce a conquistare spazi di operatività, vuol dire che qualcosa sta cambiando. Credo, per la verità, che nello stato in cui siamo, o cambiano realmente i politici e la politica oppure il nostro Paese rischia il tracollo finanziario di tanti paesi, come la Grecia, l’Irlanda o l’Argentina. E non credo che il Paese Italia lo meriti.

Qual era il suo rapporto con la politica prima di esserne coinvolto in prima persona? Si era mai interessato di politica, al di la di uno scopo informativo?

Ho sempre letto molto di politica. Un po’ ne ho studiato. Un altro po’ ne ho letto, solitamente, sui giornali. O anche sempre pensato che, dall’esterno, ogni cittadino, dovrebbe impegnarsi nel civico e nel civile, piuttosto che criticare i politici e la politica. L’avvocato, per come lo intendo io, è una persona impegnata nel civile e svolge una funzione sociale importante. Oggi, da politico e da avvocato, che si pone al servizio della propria comunità, credo di aver scelto di dare un contributo vero e concreto alla mia terra. E francamente ne sono molto orgoglioso.

Il provvedimento adottato o l’iniziativa promossa da Assessore provinciale che ricorda con maggiore soddisfazione ed orgoglio?

Per un fatto economico, avendo ottenuto dal Ministero dello Sviluppo Economico un finanziamento per oltre 4 milioni di euro, da spendere nella nostra provincia, mi sono sentito particolarmente orgoglioso, all’esito di un mio incontro col Direttore Generale di quel Dicastero, quando la notizia mi è stata comunicata. Per un fatto “di campanile”, è stato un motivo di grande soddisfazione il poter dire al Commissario del Comune di Nocera Inferiore che la Provincia avrebbe sostenuto, d’intesa con una propria partecipata, la spesa per la sistemazione di uno dei saloni del nostro Palazzo Fienga. La verità è che di soddisfazioni, professionali e politiche, ne ho ricercate tante e tante me ne sono prese. Come quando abbiamo inaugurato le sale espositive del Castello Arechi, con l’attuale Presidente della Regione Lazio. Quando un sindaco del centro-sinistra si complimentò con me per i rilievi che avevo fatto al bilancio di una importante partecipata, anche se poi votò contro di me: questa è la politica di una volta; quella che io credo di voler cambiare e di poter cambiare, perché questo è il progetto politico ed amministrativo dell’Onorevole Cirielli, al quale tutti ci ispiriamo. Se queste condizioni e questo contesto, di rinascita e rinnovamento, di premialità dei meriti, di ricerca appassionata dei risultati, continuerà ad esistere, manterrò il mio impegno in politica.

Lo scorso 16 ottobre viene ufficializzata la sua candidatura a sindaco della città di Nocera Inferiore e il mese successivo rassegna le dimissioni dall’incarico di assessore, per dedicarsi completamente al nuovo impegno assunto. Cosa induce un avvocato, già Assessore provinciale, a decidere di continuare a percorrere la strada della politica, tra l’altro in un momento storico particolarmente difficile, e a livello locale, e a livello nazionale, dove serpeggia un generale malcontento popolare e una disillusione, soprattutto da parte dei giovani, nei confronti della politica?

Per essere precisi, mi sono dimesso venti giorni dopo la presentazione della mia candidatura. Credo sia stato oggettivamente un gesto insolito per la politica dei nostri giorni e probabilmente per questo sono stato chiamato anche dalle agenzie giornalistiche nazionali. Sono stato indotto alla candidatura dalla mia decisione, alla quale ho accennato prima, di mettermi al servizio della mia comunità, nella convinzione che non si debba criticare i politici e la politica, se prima non ci si mette in gioco. Ero contento di impegnarmi, per la mia comunità, da assessore provinciale e sono ancora più contento di candidarmi a farlo, quale sindaco della mia città. La vera spinta, poi, me l’hanno data i consiglieri comunali del PDL di Nocera Inferiore, con tutti quanti gli iscritti ed i simpatizzanti del partito, che vollero indicarmi quale candidato, nel corso di una affollatissima riunione. Checchè se ne dica, l’unico contrario era proprio Edmondo Cirielli, che voleva rimanessi a fare l’assessore provinciale. Ma poi anche lui, come tutti quanti i rappresentanti del partito, si è adeguato ad una scelta che veniva dalla base politica di Nocera Inferiore. Era giusto che fosse il partito di Nocera Inferiore a scegliere il proprio candidato. Saranno poi i cittadini di Nocera Inferiore a scegliere il loro Sindaco.

Qual è il “leit motiv” della sua candidatura? Ci sarà un obiettivo che intende realizzare che le sta particolarmente a cuore e che l’ha determinata ad accettare l’impegno?

Il “leit motiv” della mia azione amministrativa, come già è accaduto alla Provincia di Salerno, è sicuramente quello di caratterizzare il governo cittadino per una regola di efficienza, di rispetto delle regole, di contenimento degli sprechi, di velocizzazione della burocrazia e di partecipazione condivisa alle scelte amministrative, da parte delle categorie interessate. Mi sta a cuore la rinascita politica, culturale, sociale ed economica della mia città. Credo che la città di Nocera Inferiore meriti una maggiore cura. Credo che sia stata trascurata dai propri amministratori e credo che debba riscoprire l’orgoglio della propria identità, delle proprie passioni e delle proprie enormi risorse: che sono risorse culturali, prima ancora che economiche. Mi auguro di riuscire realmente, nel corso della campagna elettorale, ed ovviamente anche dopo, a coinvolgere i miei concittadini ad interessarsi della vita politica, sociale ed economica della città. Sono convinto di una cosa e cioè che se i politici, fino ad ora, hanno potuto fare così male, senza essere fermati, ciò è anche dipeso dalla nostra distrazione, dalla nostra mancata protesta e dal nostro mancato controllo: il vero organo di controllo che io vorrei sono i miei concittadini, che mi auguro parteciperanno attivamente e criticamente guarderanno a tutto quanto sarà fatto nella città di Nocera Inferiore.

Indossando per un attimo i panni di un giovane che dovrebbe votarla, cosa vorrebbe sentirsi dire da un candidato sindaco nella sua città, che alimenti una speranza al cambiamento?

Vorrei potermi convincere del fatto che il candidato sindaco sia “uno di noi”, un politico diverso dal solito, che si preoccupi realmente di quello che dice e che faccia realmente quello che dice di voler fare. In politica, per troppi anni, ho visto ed abbiamo visto uomini politici che perseguivano proprie ambizioni personali, anche a scapito dei propri compagni di partito o delle proprie comunità. Erano degli stupidi: non hanno capito che, in questo modo, facevano male ai loro amici, alle loro terre ed anche a se stessi. Vorrei potermi convincere del fatto che il candidato sindaco persegua delle ambizioni, ma non per sé, per la propria città. Del resto, credo anche che quel candidato potrebbe convincermi del fatto di essere sincero e schietto: potrebbe dirmi che, se cresce la propria città e cresce una nuova classe dirigente intorno a lui, lui stesso crescerebbe, politicamente e amministrativamente.

La prima cosa che farà per Nocera una volta che i cittadini le avranno accordato la loro fiducia?

Avrò bisogno di capire e poi di formare la squadra di governo. Mi metterò a lavorare e, prima di tutto, cercherò di conoscere approfonditamente la macchina amministrativa e tutti quanti la compongono. In realtà, già sto cercando di procurarmi il massimo delle notizie che mi può essere offerto di conoscere, così da ridurre i tempi di “start up”, qualora dovessi diventare il sindaco della città. Ma credo che ci sarà molto da conoscere e molto da lavorare. Ed io sono pronto a farlo, impiegando, come sempre, e sempre nel ricordo dell’insegnamento di mio padre, la mia passione, il mio entusiasmo e tutto quanto il tempo di cui ci sarà bisogno.

Simona Borzi

Piano voli dell'Alitalia dall'aeroporto di Salerno-Costa d'Amalfi per Roma e Milano


E' stato presentato ieri, 29 novembre 2010, presso il Grand Hotel Salerno il nuovo piano voli dell'Alitalia dall'aeroporto di Salerno-Costa d'Amalfi per Roma e Milano, dal prossimo primo dicembre.

E' un importante risultato per il Governo Provinciale del Presidente Cirielli e per Adriano Bellacosa, già Assessore Provinciale al Patrimonio e rappresentante della Provincia di Salerno nel Consiglio di Amministrazione del Consorzio Aeroporto, il quale ha affermato che " si tratta dell'avvio di un grande lavoro, anche se è chiaro che bisognerà allungare la pista."

"Lo scalo aereoportuale è importantissimo per il territorio dela Provincia di Salerno", ha continuato Bellacosa, "la quale vanta un ricchissimo patrimonio turistico: abbiamo punte di diamante quali la costiera cilentana, la costiera amalfitana, il Vallo di Diano e l'Agro-nocerino-sarnese".

Per collegare il territorio salernitano con il mondo interno, lo scalo di Salerno-Costa d'Amalfi sarà sincronizzato con 14 destinazioni internazionali da Roma e con 3 destinazioni internazionali con Milano

Anna Katia Di Sessa

Quattro bloggers salernitani al Meeting internazionale

Un traguardo prestigioso per quattro giovani comunicatori salernitani. Il blog collettivo, Ottavopiano.it, risultato tra i più letti e votati in Italia agli Oscar dei blog 2010 e il più votato in assoluto anche al recente Libero Mobile Awards, è stato invitato a relazionare sulla "teoria e sulla tecnica dei media tattici" al Meeting internazionale dei comunicatori pubblici che si svolgerá, per il terzo anno consecutivo, da domani a venerdì, alla Fiera del Levante di Bari, nell’ambito del Festival dell’Innovazione. Alla tre giorni di studi, nel corso del quale interverranno, tra i "big" della comunicazione a livello internazionale, l’ebolitano Eugenio Iorio, dirigente capo della comunicazione istituzionale della Regione Puglia, i giornalisti salernitani Ettore Ruggi d’Aragona, Carmen Arzano e l’avvocato Carmine Manzione, consigliere comunale salernitano. Il team è stato invitato, inoltre, a raccontare la propria esperienza di bloggers e di influencers nell’ambito di un "Master Diffuso" intitolato "Come fare un portale web utilizzando i media tattici" che ha giá registrato per le iscrizioni il tutto esaurito.

Maria Vita Della Monica
"La Città" 30.11.2010

Voli per Milano a 49 euro

riapre l’aeroporto
Da domani attivi i collegamenti di Alitalia anche con Roma


Alitalia si affida ad un paio di dati (un 4 e un 3) per lanciare la campagna pubblicitaria dei voli che, da domani, partiranno da Salerno per Roma e Milano. Il costo è a partire da 49 euro «in pratica come vincere ai dadi» spiega il direttore marketing Andrea Stolfa.
• Per il momento è la compagnia di bandiera ad essersi aggiudicata 3 milioni e 750mila euro per poter decollare dal Costa d’Amalfi - per un anno intero - con i piccoli Dornier (32 posti) due volte al giorno per Milano Malpensa e una per Roma Fiumicino dal lunedì al venerdì, fine settimana esclusi. Il resto, è tutto in itinere. Al Grand Hotel Salerno c’era tutto Palazzo Sant’Agostino, parte della Camera di Commercio e Confindustria. La notizia è: «Che finalmente si inizia a volare dall’aeroporto di Salerno e lo si fa con una compagnia prestigiosa che è Alitalia. E questo significa far girare il nome di Salerno in tutto il mondo» spiega, orgogliosamente il presidente della Provincia, Edmondo Cirielli. L’altra è: «Che se i salernitani, il mondo dell’imprenditoria - in particolare quello impegnato nel turismo - non crede in questa opportunitá, allora si sará perso tempo».
• Cirielli è fiducioso: «Questo è un investimento che ci e costato bei soldi dunque, importantissimo». Un investimento sul quale anche la Provincia gioca la sua scommessa, sapendo però, ironizza il presidente: «Che almeno siamo nel Comune di Pontecagnano e nessuno può fare varianti». Al Grand Hotel si è riconosciuto anche il lungo lavoro del presidente dell’Ente camerale, Augusto Strianese: «Importante l’impegno della Camera di Commercio - ha detto Cirielli - l’unica che insieme alla Provincia ha supportato l’aeroporto». Il presidente riconosce «che è ancora uno scalo a "tre cilindri". Serve l’allungamento della pista». Per questo, la Regione - grazie all’impegno del presidente del consorzio aeroportuale Giovanni Romano, nonché assessore regionale all’Ambiente - ha sborsato 49 milioni, 28 dei quali «serviranno all’allungamento della pista e anche al raddoppio dell’aerostazione» spiega Romano. L’altra notizia - quella tecnica - «è che la settimana scorsa abbiamo completato i progetti esecutivi e siamo pronti a consegnarli in Regione - informa Romano - Questo significa che entro sessanta giorni siamo pronti ad avviare i lavori». La terza notizia - tecnica - «è che per completare i lavori non dovremo bloccare i voli. Impiegheremo un po’ più di tempo (circa due anni) ma consentiremo al Costa d’Amalfi di lavorare e quindi di non perdere le licenze» oltreché, ha aggiunto Cirielli, «ad offrire un servizio ai cittadini salernitani».
• Allo sviluppo dello scalo aeroportuale crede anche il presidente dell’Autoritá portuale Andrea Annunziata che «stiamo lavorando ad una banchina dedicata a chi, via mare, vuole raggiungere l’aeroporto» ma soprattutto «sulla necessitá di farlo funzionare h24 anche con voli notturni che sarebbero possibili visto che quella non è un area fortemente urbanizzata».
© riproduzione riservata
CARLO PECORARO

"La Città" 30.11.2010

sabato 27 novembre 2010

Turismo religioso, progetto della Provincia in collaborazione con Opera Romana Pellegrinaggi

Parte il percorso di collaborazione tra la Provincia di Salerno e l’Opera Romana Pellegrinaggi, ente internazionale e Organo della Santa Sede. Dopo l’incontro che si è svolto a Roma con il dott. Claudio Tosi, direttore Marketing dell’ORP ed il dirigente del settore Cultura e Turismo della Provincia di Salerno dott. Ciro Castaldo, su relazione del Presidente Cirielli, è stato deliberato l’avvio dei lavori di elaborazione del progetto “il Cammino di San Paolo – La Via dei Santi Apostoli Andrea e Matteo – La Via dei luoghi micaelici nel Regno Longobardo”, al fine di candidarlo al prossimo finanziamento e nominata quale responsabile scientifico la prof.ssa Romina Viscito, in sinergica collaborazione con l’ORP, il dirigente Ciro Castaldo e dott. Roberto Monaco. L’Opera Romana pellegrinaggi sta organizzando la costruzione del Cammino di San Paolo e identificando i luoghi che vengono attraversati, un lungo percorso che coinvolge Lazio, Campania, Basilicata, Calabria e Sicilia. Il Progetto, che si pone come obiettivo lo sviluppo di un prodotto turistico innovativo, attraverso iniziative di valorizzazione dei siti di rilevanza religiosa e storica azioni infrastrutturali e strutturali al sostegno dello sviluppo rurale e offerta di servizi turistici integrati ai pellegrini, permetterà di entrare a pieno titolo nei circuiti internazionali dell’ORP e l’esperienza del Cammino di Santiago de Compostela, che è un modello di sviluppo già consolidato, potrà essere riproposto nella provincia di Salerno. Nella fase preliminare la Provincia avvierà un’ attività di coordinamento e di monitoraggio del territorio e degli itinerari di fede con i diocesi, il comparto turistico e settori collegati per favorire l’azione comune e trasversale necessarie per la realizzazione del progetto.

Incontro al Castello Fienga

Nella panoramica cornice del Castello Fienga di Nocera Inferiore, su iniziativa di Adriano Bellacosa, si è svolto il primo incontro tra medici e personale tecnico-sanitario di Nocera Inferiore, per la istituzione di un tavolo tecnico che proponga un piano sanitario per Nocera Inferiore, ma che possa coinvolgere anche le strutture sanitarie dei paesi limitrofi.

"L'idea di dar vita ad un tavolo tecnico per la redazione di un piano sanitario", ha detto Bellacosa, "è nata da una affermazione che mi è stata rivolta proprio da un medico, il quale sottolineava quanto la politica influenzi la sanità e quanto stare a cuore a chi si candida a Sindaco della propria città il futuro dell'ospedale.
La mia risposta", ha continuato Bellacosa, " è stata che si deve sicuramente pensare di costruire un piano ospedaliero, dove Nocera Inferiore, con le sue eccellenze, possa svolgere funzioni importanti, ma che possa comprendere anche le strutture sanitarie presenti nei paesi limitrofi.
Lavorando insieme ad una ipotesi di organizzazione sul tema, si potrebbe pensare di avere una sanità che dia un efficace servizio ai cittadini ed una maggiore efficienza".

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Anna Katia Di Sessa

giovedì 25 novembre 2010

I CASTELLI E IL MILLENNIO

Si è svolto, in occasione della XIII Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico, il convegno dal titolo “I Castelli e il millennio: siti ed eventi di pregio della Provincia di Salerno”, a cura della Provincia di Salerno e della Associazione Provincie UNESCO Sud Italia.
“Nella nostra Provincia quasi su ogni collina è collocato un castello, che rappresenta il simbolo della identità delle popolazioni stanziate sul territorio”, ha affermato il Presidente della Provincia Edmondo Cirielli, “credo che sia importante recuperare quella identità”.
Adriano Bellacosa, già Assessore Provinciale ai Beni Culturali, ha ricordato che proprio in occasione della XII edizione della Borsa, lo scorso anno, è stata avviata l’attività della Associazione Provincie Sud Enesco, presieduta dall’On. Nicola Bono.
“Intendiamo proseguire nei lavori recupero e valorizzazione dei beni culturali e credo che anche nella loro gestione”, ha affermato Bellacosa, “sia necessario un intervento da parte dei privati e da parte delle istituzioni. La Provincia di Salerno, nei primi cento giorni di governo, è già riuscita a completare i lavori del Castello di Arechi”.

Anna Katia Di Sessa


RIFIORISCE LA ROSA DI PAESTUM

Il Presidente del Parco Nazionale del Cilento e del Vallo di Diano Amilcare Troiano, in occasione della XIII Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico, ha rappresentato il progetto di ricerca per reimpiantare la antica rosa pestana all’interno dell’area archeologica.

“La Soprintendenza per i Beni Archeologici ha affidato al Parco alcune aree in prossimità dei templi di Paestum”, ha affermato il Presidente Troiano, “affinchè si possa procedere al reimpianto delle rose”.

La antica rosa risale alla seconda metà del I° secolo a.C.: Virgilio e Properzio, infatti la presentano già affermata e famosa ai loro tempi.

Sia Virgilio che Properzio ammirarono lo splendore delle rose proprio a Paestum. Virgilio nelle "Georgiche" scrisse: "Se già non fossi al termine del mio lavoro canterei i rosai di Paestum che produce due volte all'anno”.

“Testimonianza di buona amministrazione, quella di Amilcare Troiano, il quale oltre a pensare, realizza ottimi risultati”, ha ammesso Adriano Bellacosa, “in qualità di candidato sindaco di Nocera Inferiore e di rappresentante politico della mia città, mi impegnerò affinchè siano riscoperti anche i nostri valori e le nostre antiche tradizioni.

Colgo l’occasione per stringere una collaborazione con l’ente Parco anche per contribuire alla diffusione dei principi della dieta mediterranea, che è stata riconosciuta patrimonio mondiale della umanità”.

Anna Katia Di Sessa




mercoledì 24 novembre 2010

BERLUSCONI: Incuranti degli attacchi andiamo avanti


"Il Governo ha messo a punto il Piano per il Mezzogiorno che sarà approvato nel prossimo Consiglio dei Ministri. Dopo aver varato nelle scorse settimane la legge sulla stabilità finanziaria, già approvata dalla Camera, il federalismo fiscale e il Piano per la sicurezza, il Governo incurante degli attacchi e delle polemiche, continua a lavorare con ottimi risultati sia in politica interna che in politica estera.

Per quanto riguarda le questioni all'interno del Popolo della liberta', conto di affrontarle quanto prima, con la consueta disponibilita' a prendere in considerazione le varie opinioni. Nel frattempo invito tutti al senso di responsabilita', alla sobrieta', al rispetto dei nostri militanti e dei nostri elettori che non approvano certo personalismi ed esibizionismi''. Lo ha dichiarato in una nota il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi.

martedì 23 novembre 2010

«Scrivete che stiamo morendo»

a trent’anni dal terremoto

Gli appelli strazianti dei sindaci ai cronisti mentre lo Stato era assente






Il Capo dello Stato attacca i politici Berlinguer a Salerno annuncia la svolta E dopo tre settimane l’omicidio di Torre
Una domenica calda e soleggiata Poi la scossa infinita Nei Palazzi romani nessuno che prenda la prima iniziativa

• E’ un dolce autunno quello del 1980. Novembre arriva ma nessuno se ne accorge. C’è il sole, in Campania si gira con le maniche corte, la gente si prepara all’inverno con allegria. L’Italia è inquieta. Sono passati due anni dalla barbara esecuzione di Aldo Moro, il Paese è sempre risucchiato nell’orrore.
• A giugno un aereo è caduto a Ustica. Il 2 agosto un’esplosione ha devastato la stazione di Bologna, affollata di viaggiatori. I giornali sono pieni di trame e intrighi. C’è la P2 che tiene banco e fa paura: collegamenti con la mafia, gli apparati dello Stato infiltrati dai mascalzoni fedelissimi di Licio Gelli. Al Quirinale c’è Sandro Pertini. Andreotti è sotto accusa per i suoi ammiccamenti con le forze oscure. In Campania imperversa la legge della camorra di Raffaele Cutolo, il boss di Ottaviano che sta sfidando i clan storici della malapianta.
• Il 23 novembre è una domenica stupenda. In mattinata a Salerno c’è una grande manifestazione del Pci. Chi mette le bombe e attacca la democrazia? è dal 1969 che il Paese è sconquassato dagli attentati e dalle stragi. Il lungomare è pieno di gente. La giornata fila via tranquilla. A sera nelle case tutte le luci sono accese. Gli ascensori vanno con le 5 o le 10 lire. Non ci sono telefonini, non c’è internet, in pochi hanno telecomando e tv a colori. Non ci sono i canali dello sport a pagamento. Per i tifosi l’appuntamento è per le 19, un tempo registrato di una partita di calcio. Tocca al derby dei derby: Juve-Inter. Molti non sanno neanche il risultato, vogliono godersi questa ora di calcio come se fosse in tempo reale.
• E’ alle 19,34 che la terra trema. Una scossa forte, interminabile. Parte subito con grande intensitá, annunciata dal tintinnio di bicchieri e piatti nelle credenze. Sembra rallentare. No, accelera, scuote, stordisce. Va via la luce, il cielo diventa cupo. L’orizzonte si muove, sembra non allinearsi più. E’ un terremoto terribile: novanta secondi, interminabili, carichi di morte e distruzione, di urla di terrore e di disperazione. Lacrime. Lacrime. Lacrime. Senza nemmeno sapere quello che sta accadendo. Lacrime e urla. La scossa è finita, niente sará più come prima in Campania e Basilicata. Quando la terra si ferma ci sono numeri da catastrofe, ma ci vorranno giorni e giorni per rendersene conto. Il terremoto ha avuto un’intensitá di 6,5 della scala Richter, con epicentro tra i comuni di Teora, Castelnuovo di Conza e Conza della Campania: 2.914 morti, 8.848 feriti, 280mila senza casa. Coinvolte otto province: Avellino, Benevento, Caserta, Matera, Napoli, Potenza, Foggia, Salerno. Sono 506 i paesi danneggiati. E adesso?
• Non c’è la Protezione Civile. A Roma nei palazzi della politica ci sono feste e ricevimenti. "C’è stato un terremoto nel Sud", si sussurra, senza specificare. Ma chi piglia l’iniziativa di domenica sera? Nessuno percepisce la dimensione del disastro. Mancano le comunicazioni, sono crollati commissariati, caserme dei carabinieri. I prefetti sono in vacanza. Il popolo del terremoto è solo. Lo scenario è apocalittico. Da sotto le case crollate arrivano richieste di aiuto strazianti. Ma non si sa come intervenire, che cosa fare. Ci si affida ai volenterosi. Qualcuno rimedia una ruspa, un trattore, qualsiasi mezzo in grado di spostare macerie. Si parte decisi, poi si crolla avviliti, vinti. I parenti e gli amici scavano con le mani insanguinate. Dialoghi drammatici, imprecazioni, tra chi chiede aiuto e chi non può portarlo.
• Non arriva nessuno nelle prime 48 ore. Perché lo Stato è lontano. In un altro universo. Distratto. Non sa che bisogna affrontare una delle più grandi catastrofi della storia italiana. Solo dopo cinque giorni i paesi martoriati dal terremoto saranno raggiunti dai reparti dell’esercito. Ma c’è una confusione infernale. I primi aiuti avvengono nel caos, senza nessun coordinamento. Non si sa come organizzarsi, da dove partire, che cosa portare e dove. I soldati sono ragazzi generosi ma inesperti, ogni tanto qualcuno sviene tra le macerie quando dalle case-bare riemergono corpi maciullati.
• I giorni passano, i sindaci sono disperati. Chiamano i giornali. "Mettete il mio comune tra quelli colpiti, qui non abbiamo da bere, mangiare, ci manca tutto. Ma è possibile che nessuno ci venga a dare una mano?". Molti hanno ancora gente che strilla e impreca da sotto le macerie ma non c’è chi scava. A svolgere un ruolo fondamentale sono i radioamatori: sono loro che raccontano nell’etere i nomi, i volti, i luoghi della tragedia. Che guidano le colonne di un esercito confuso che non conosce strade, paesi, comunitá del territorio che dovrebbe difendere.
• Poi, arriva il silenzio. Il silenzio della morte. Nelle viuzze dei paesini cancellati dalla furia della natura e dalla insipienza degli uomini non ci sono più agonie. Solo il nulla. Arrivano i camion con la creolina per ricoprire quello che una volta erano case, villette, officine, negozi, uffici, famiglie, condomini. L’incubo è il colera. Quel tanfo che entra nelle narici girando tra gli spettri di pietre e mattoni provoca nausea. Per chi l’ha vissuto è rimasto nel naso per mesi e mesi, insieme alla sensazione di impotenza e di appartenenza a una nazione stracciona, a una razza povera e inferiore. Scrive Domenico Rea: "Siamo morti infarinati, come pagliacci di un circo equestre, in più soltanto un filo di sangue dalla bocca. E così siamo morti da emarginati, da antichi clandestini della storia".
• Il freddo complica tutto. In Irpinia e in Basilicata arriva la neve. Gli sfollati non sanno dove ripararsi, come nutrirsi. Manca tutto. Poche ore dopo la scossa una busta di latte viene pagata dieci volte il prezzo. Anche l’acqua costa cara. La generositá degli italiani fa arrivare i primi camion carichi di coperte, giubbotti, cappotti: vengono assaltati in un clima da giudizio universale. L’autista di un Tir carico di radioline rischia il linciaggio: la folla aspetta cose da mangiare. La disperazione del dopo-sisma fa emergere il peggio delle persone. Tranquilli impiegati che scatenano risse per un plaid, un giubbino. In qualche paese è la camorra a prendere in mano la situazione: assalta le colonne dei soccorsi, depreda e ammassa per il mercato nero che subito è rispuntato. Qualcuno regola con le pistole conti vecchi e rivalitá di cosche. Di notte, nelle cittá-fantasma i carabinieri sparano sugli sciacalli attirati da migliaia di palazzi con le porte spalancate e le luci ancora accese.
• Pertini attacca governo e classe politica. Urla la vergogna che provano gli italiani a ministri incapaci e boriosi. Non si dimetterá nessuno. Il terremoto spazza via il clima di solidarietá nazionale tra Dc e Pci creatosi con il rapimento Moro. Berlinguer arriva pochi giorni dopo il 23 novembre e annuncia la seconda svolta di Salerno.
• Per settimane e settimane, in Campania e in Basilicata ci si è arrangiati. Le regole dello Stato sono state abrogate. Ognuno ha fatto quello che voleva, seguendo l’istinto della sopravvivenza, come su un’isola deserta. In un clima di oppressione del più forte. I sindaci, eroi generosi, lasciati soli: senza direttive, mezzi, uomini, senza norme. Un applauso accoglie Maurizio Valenzi a Napoli quando poche ore dopo la grande scossa riapre gli uffici del municipio e si rimette a lavoro. E’ una scena insolita, nuova dopo un disastro. A Pagani tre settimane dopo viene ucciso il sindaco Marcello Torre. "Non mi lasciare solo", dice al telefono a chi scrive, la sera prima dell’attentato. E’ il segnale che la camorra lancia allo Stato che vuole ripristinare le regole, gestire appalti, avviare la rinascita. Anche la ricostruzione nell’Agro-sarnese-nocerino sará costellata da delitti eccellenti. Il dopo-terremoto apre le porte alla follia delle Brigate Rosse. A Napoli, viene rapito l’assessore regionale Cirillo. I volantini e i messaggi di rivendicazione spunteranno sempre nei campi container allestiti dal commissario Giuseppe Zamberletti. E’ lui a guidare il viaggio dopo la lunga notte del 23 novembre. A far nascere la Protezione Civile in Italia.
• Un sismologo giapponese arriva e si mette le mani nei capelli: tutti questi morti per una scossa simile? La commissione Grandi rischi non c’è ancora. Visto quello che è accaduto all’Aquila il 6 aprile del 2009 non sarebbe cambiato nulla. Ma ogni 23 novembre una domanda affligge chi ha raccontato da vicino quel disastro: quanti dei sepolti vivi si sarebbero potuti salvare se l’Italia fosse stato un Paese serio? Quante persone sarebbero oggi con noi se fossero stati cittadini e non clandestini della storia?

DI ROBERTO MARINO
Da: "La Città" 23.11.2010

lunedì 22 novembre 2010

Premio Paestum Archeologia, Cirielli: “plauso al lavoro profuso per la valorizzazione del patrimonio culturale”



Il Presidente della Provincia di Salerno, On. Edmondo Cirielli ha consegnato il Premio “Paestum Archeologia” a Louis Godart, Consigliere per la Conservazione del Patrimonio Artistico Presidenza della Repubblica Italiana “per l’impegno e l’attenzione che la Presidenza della Repubblica Italiana attraverso il Consigliere Professor Louis Godart ha profuso a favore della tutela e della promozione del patrimonio artistico-culturale nazionale”. Un’altra targa è stata consegnata all’Archeologo tunisino, di levatura internazionale, Azedine Beschaouch, con la seguente motivazione “per il suo contributo scientifico all’archeologia e per la sua lunga e continua attività in favore della conservazione e della valorizzazione del patrimonio culturale del Mediterraneo, del Medio Oriente, del Sud-Est Asiatico”. Il prestigioso conferimento assegnato nell’ambito della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico è assegnato a quanti contribuiscono, con il loro impegno nell’archeologia, al dialogo interculturale, alla cooperazione mediterranea ed alla promozione del patrimonio culturale. “La grande sfida del nostro secolo- ha sottolineato Louis Godart- è quella di coinvolgere la moltitudine nella riscoperta dell’arte, come si fa qui a Paestum”. Anche l’archeologo Beschaouch ha rivolto “ringraziamenti alla Provincia di Salerno per l’organizzazione di una vetrina importante dedicata alla valorizzazione del patrimonio archeologico”. Domani, dalle 15 alle 19, è in programma la Conferenza sul tema “Il Turismo culturale nel Mezzogiorno: il modello di governante della rete dei siti UNESCO” presso la Sala Mercurio della BMTA a cura dell’Associazione Province UNESCO Sud Italia, alla quale partecipa il Presidente della Provincia di Salerno insieme con Maurizio Leo, Presidente Commissione Parlamentare di Vigilanza sull’Anagrafe Tributaria, Gianfranco Battisti, Direttore Divisione Passeggeri Trenitalia, Nicola Bono, Presidente Associazione Province UNESCO Sud Italia e Presidente Provincia Regionale di Siracusa, Mounir Bouchennaki, Direttore Generale ICCROM, Ettore Cucari, Coordinatore Fiavet Incoming e Presidente Fiavet Campania e Basilicata, Renzio Iorio, Amministratore Delegato ACCOR Italia, Amilcare Troiano, Presidente Parco Nazionale Cilento e Vallo di Diano, Enrico Scotti, Vice Presidente ASTOI Federturismo Confindustria. Partecipano le Province dei 14 siti Unesco del Sud Italia. A seguire, il Presidente della Provincia di Salerno, On. Edmondo Cirielli consegnerà il Premio “Paestum Archeologia” al giornalista, Carlo Gambalonga di ANSAmed quale “riconoscimento per l’impegno profuso nell’attività di ANSAmed volto allo sviluppo della promozione del dialogo interculturale tra i Paesi del Mediterraneo”.

sabato 20 novembre 2010

Programma Conferenza : I CASTELLI E IL MILLENNIO: SITI ED EVENTI DI PREGIO DELLA PROVINCIA DI SALERNO

Welcome to Cambodia

"Un suggestivo programma artistico e musicale ha allietato la serata di gala che la Cambogia, Paese ospite ufficiale della XIII edizione della Borsa mediterranea del turismo archeologico, ha offerto presso l'Hotel Ariston di Paestum.



Per lo scambio dei doni il Presidente della Provincia di Salerno Edmondo Cirielli ha consegnato al Ministro del Turismo del reale Governo della Cambogia un piatto in ceramica vietrese, decorato a mano, con il nuovo stemma dell'Ente: la Croce di Amalfi , più nota anche come Croce di Malta.
Essa con le sue punte, simboleggia, tra l’altro, le otto beatitudini teologali secondo San Matteo, Patrono della città capoluogo di provincia."



Anna Katia Di Sessa