giovedì 31 marzo 2011

Tendopoli per profughi a Nocera? Cirielli: «Non se ne parla proprio»

Il presidente della Provincia di Salerno smentisce le voci sulla possibilità di accogliere i migranti in Provincia

SALERNO - Il presidente della Provincia di Salerno chiude la porta a qualsiasi ipotesi di accoglienza di una parte dei profughi arrivati a Lampedusa in questi giorni. Su alcuni giornali erano apparse indiscrezioni sulla possibilità di allestire nella caserma «Tofano» di Nocera Inferiore una tendopoli. «È un’autentica sciocchezza, oltre che una falsità. Non si è mai parlato di questa ipotesi e mai se ne parlerà» ha dichiarato infatti Edmondo Cirielli, che è anche presidente della Commissione Difesa della Camera.


mercoledì 30 marzo 2011

Paestum, parcheggi ultimati e mai aperti devastati dai vandali

Le due aree di sosta realizzate a ridosso dei templi Milioni di euro spesi e strutture ormai fatiscenti
Capaccio. Un’ottantina di posti auto disponibili, milioni di euro spesi, un punto informazione e uffici, servizi igienici compresi quelli per diversamente abili. Peccato però che il nuovo parcheggio, realizzato a servizio dell’area archeologica di Paestum, i cui lavori si sono conclusi oltre un anno fa, è da tempo diventato ostaggio di vandali senza scrupoli, che lo hanno completamente devastato.
• Bagni ormai divenuti fatiscenti, cosparsi di feci e carta igienica che hanno otturato i sanitari, uffici con le pareti e le porte sfondate, impianti elettrici sfasciati e in parte trafugati, scritte con la vernice sulle pareti esterne degli uffici. Uno scenario di degrado a pochi passi dai maestosi templi di Paestum.
• Non solo il parcheggio, realizzato con i fondi stanziati nell’ambito del piano integrato "Paestum - Velia Grande Attrattore", e teso al miglioramento dell’accessibilitá all’antica cittá di Poseidonia, resta a tutt’oggi chiuso, ma da tempo è nel mirino dei vandali. Quello che non si comprende, è come mai non è stata ancora affidata la gestione della struttura a qualche cooperativa o impresa, considerata soprattutto la necessitá di aree di sosta nell’ambito del perimetro, che circonda l’area archeologica di Paestum.
• In estate, in particolare, è molto difficile trovare un parcheggio per le migliaia di turisti che raggiungono i templi. E, quelli che ci sono di proprietá privata, hanno tariffe anche elevata. Durante il periodo estivo la tariffa sembra si aggiri intorno ai 2,50 euro all’ora. In inverno i parcheggi privati funzionano solo saltuariamente il fine settimana. L’area è stata realizzata congiuntamente ad un altro parcheggio, costruito nelle immediate vicinanze alla stazione di Paestum, anche questo chiuso, sebbene i lavori siano conclusi.
• I due parcheggi hanno la disponibilitá di 185 posti auto ( 7 destinati ai diversamente abili), 22 posti bus, 29 posti cicli. Ora beffa delle beffe non solo il parcheggio situato nelle adiacenze dell’ex fabbrica Cirio, è chiuso ma per attivarlo occorrerá effettuare nuovi interventi di ristrutturazione. Serviranno infatti, degli interventi di sistemazione degli uffici, dei servizi igienici, e del sistema elettrico. Il Comune dovrá rinvenire altre risorse, che non sarebbero state necessarie se solo fossero stati rispettati i tempi per l’attivazione e il consequenziale in gestione. Senza contare anche gli incassi che il Comune sta perdendo. Tra l’altro, essendo dei parcheggi pubblici, i costi sarebbero anche più bassi rispetto alle aree private. Il progetto complessivo prevede la costruzione di cinque parcheggi per l’ottimizzazione di tutto il sistema di mobilitá e di accoglienza dell’area archeologica di Paestum, con l’impiego di ben 18 milioni di euro. La posizione dei parcheggi, in relazione all’area archeologica, permetterá al visitatore di scegliere il graduale avvicinamento alla cittá antica tra percorsi pedonali a ridosso delle mura o ciclabili. Il progetto è finalizzato a trasformare il sito archeologico da luogo di transito a meta effettiva.
Angela Sabetta
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"La Città" 30.03.2011


martedì 29 marzo 2011

Sottopasso negato, il puc lo vuole altrove

PAESTUM. Uno dei punti più spinosi del Piano Urbanistico Comunale di Capaccio è il sottopassaggio ferroviario che dovrebbe collegare la zona archeologica e le frazioni vicine con il lato opposto alla ferrovia. Il timore è che ormai non si faccia più. Nel 2005, infatti, il passaggio a livello attraverso il quale si andava da una parte all’altra, è stato chiuso con l’impegno che sarebbe stato realizzato il sottopassaggio. Un’impresa non facile considerata la vicinanza alla città antica e la probabile presenza di reperti archeologici che verrebbero fuori scavando. Alla fine si era riusciti ad individuare in località Laghetto, a circa 600 metri a nord delle mura, il posto ideale per il sottopassaggio. Ipotesi che aveva ricevuto anche il parere positivo della sovrintendenza archeologica. Per quello stesso intervento erano stati previsti 4 milioni e mezzo di euro, nella disponibilità del Comune di Capaccio e successivamente vincolati. Ma nel Puc di Francesco Forte il sottopassaggio non figura più in località Laghetto, bensì più a sud, nei pressi della ex fabbrica Cirio, dove lo aveva previsto già l’autore del vecchio piano regolatore generale Airaldi. «Una zona in cui difficilmente si avrà l’autorizzazione della sovrintendenza, – sostiene il coordinatore del Pdl di Capaccio Franco Sica – E comunque una collocazione illogica. A poca distanza, infatti, c’è già lo svincolo di Santa Venere». Intanto dal 2005 per recarsi da una parte all’altra della ferrovia bisogna percorrere parecchi chilometri e prendere la variante alla strada statale 18. «Siccome il Puc – prosegue Maurizio Paolillo – prevede anche la chiusura delle strade attorno alle mura che giro dovremo fare per andare a Capaccio Scalo noi che abitiamo a Licinella e a Torre di Mare?». Sempre Paolillo solleva perplessità anche sui fondi previsti per il sottopassaggio: «Sono stati utilizzati per anticipazioni di cassa che difficilmente potranno essere rimpiazzati con altre entrate, almeno non in tempi brevi. E mi viene il dubbio che anche per questo il sottopassaggio non verrà fatto». © RIPRODUZIONE RISERVATA
"Il Mattino" 29.03.2011

Capaccio, Francesco Sica coordinatore del Pdl

La nomina decisa da Antonio Mauro Russo. Il vicario sará De Rosa. «Uniti verso le elezioni del 2012»
Capaccio. Francesco Sica è il nuovo coordinatore cittadino del Pdl. La nomina ufficiale è stataconferita dal coordinatore provinciale Antonio Mauro Russo. In qualitá di vice vicario di Sica, è stato nominatoMaurizio De Rosa.
• «Queste nomine sono il riconoscimento dei vertici provinciali al lavoro svolto dal gruppo dirigente e dai tanti iscritti e militantidel Pdl in questi ultimi anni. Il mio pensiero - afferma Sica - va a tutti costoro che con il loro impegno e sacrificio hanno reso possibile l’esistenza, anche in momenti difficili e solitari, di un progetto politico alternativo, di una forza, oggi, d’opposizione fra i banchi del consiglio comunale, ma che si sente maggioranza nel paese e che si candida ad essere forza di governo della cittá. L’assenza di una organizzazione politica ufficiale ha spesso limitato l’azione politica del partito nello svolgimento delle proprie azioni e funzioni. Da oggi non sará più così». Il Pdl si mobilita in vista delle prossime elezioni amministrative. «Gli importanti risultati raggiunti anche alle ultime elezioni, l’azione politica quotidiana del circolo e del gruppo consiliare dimostrano che un’altra Capaccio è possibile - evidenzia Sica - e che finalmente anche in questa nostra cittá una nuova alternativa politica è realizzabile. La nostra è una squadra ed un progetto, siamo un partito con una sua classe dirigente definita, ma sempre aperto a nuovi contributi, e non un armata Brancaleone che si raccoglie intorno ad un nome di un presunto personaggio profetico o messianico. Una squadra che sta scrivendo con la sua azione politica e amministrativa, giorno per giorno, il proprio progetto e proposta per la cittá del domani. Non vogliamo aggregare, come fanno tanti da sempre nel nostro paese, intorno ad un nome, ma intorno ad una squadra ed ad un progetto».

mercoledì 23 marzo 2011

martedì 22 marzo 2011

mercoledì 16 marzo 2011

Unità d’Italia, “Notte Tricolore” alla Pinacoteca provinciale

Gli eventi organizzati dalla Provincia di Salerno per celebrare il 150° anniversario dell’unità d’Italia si apriranno mercoledì 16 marzo, alla presenza del presidente Edmondo Cirielli, presso la Pinacoteca provinciale di Salerno. Palazzo Pinto, infatti, dalle ore 20 alle 23 sarà animato dalla “Notte Tricolore”, manifestazione articolata in due momenti: uno musicale e un altro che prevede la proiezione di un documentario storico sul brigantaggio. Quattro cantanti (Diana Cortellessa, Lello Abate, Gaspare Di Lauri, Angela Clemente), accompagnati al pianoforte da Guido Cataldo, in interpretazioni soliste, in duetto o quartetto, daranno voce alle melodie più care agli italiani. Ogni brano, introdotto da Gaetano Stella, verrà inquadrato nel periodo storico e arricchito di dettagli sulla sua valenza sociale. Di seguito, sarà proiettato il documentario storico “I percorsi del brigantaggio: storia di Cecchino”, di Luca Guardabascio (regista Rai), realizzato in collaborazione con l’Associazione culturale “Verso sud” di Campagna, con il patrocinio della Provincia di Salerno, dei Comuni di Campagna e Padula, della proloco di Padula. L'opera, interamente girata in provincia di Salerno, precisamente nei comuni di Campagna e Padula, affronta le tematiche dell'unità d'Italia e della questione meridionale viste attraverso la prospettiva del brigantaggio nel periodo tra il 1861 e il 1867

sabato 12 marzo 2011

COMUNICATO

ASSISTENZA GRATUITA AI CITTADINI PER LA PRESENTAZIONE DI OSSERVAZIONI ED EVENTUALI RICORSI AMMINISTRATIVI ALLA PROPOSTA DI PUC DI CAPACCIO

Si da notizia ai nostri concittadini che con l'avvenuta pubblicazione sul Burc Campania del 28.02.2011 della Proposta di Piano Urbanistico Comunale (PUC) di Capaccio sono scattati i 60 giorni per la sua presa visione e la presentazioni di eventuali osservazioni a tutela di interessi privati o pubblici.

I 60 gg. sono “naturali” e consecutivi, comprensivi dei festivi, e decorrono dalla data del 28.02.2011.

Ogni cittadino o tecnico del Comune di Capaccio può presentare al protocollo generale una propria osservazione sulle previsioni o norme del PUC. Ha cioè la possibilità di fare specifiche richieste di modifiche della proposta di PUC, qualora questa, a suo parere, leda propri diritti specifici o di carattere generale.

L'analisi di tali ricorsi verrà effettuata nel consiglio comunale, che potrà accettare le richieste o respingerle. Il Consiglio Comunale non è vincolato a soddisfarle. Eventualmente tali osservazioni non venissero accolte il cittadino potrà comunque adire alla magistratura amministrativa per la tutela dell'interesse che ritienga leso.

Il Popolo delle Libertà di Capaccio

informa

che presso la sede del Circolo, in Via Magna Graecia, Capaccio Scalo (di fronte il Bar Bellini), a partire dal 22/03/2011, sarà possibile prendere visione di tutti gli atti, compresi gli elaborati grafici, inerenti la proposta di PUC.

I giorni di ricevimento sono il martedì ed il giovedì dalle ore 18,00 alle ore 20,30.

Saranno presenti tecnici volontari che gratuitamente daranno:

- qualsiasi spiegazioni ed informazioni;

- assistenza per l'elaborazione e la presentazione di “osservazioni”;

- assistenza per la preparazione di eventuali ricorsi amministrativi.

Il Circolo ed i Consiglieri Comunali del PDL di Capaccio

Nuove adesioni per il Principato di Salerno, quorum a 548.000 abitanti. Soddisfatto Cirielli

Altri nove comuni della provincia di Salerno hanno deliberato in consiglio la proposta di istituzione della nuova Regione “Principato di Salerno”, aggiungendosi ai precedenti che si erano espressi favorevolmente. Si tratta di: Auletta, Battipaglia, Castiglione dei Genovesi, Giffoni sei Casali, Laureana, Piaggine, Polla, S. Egidio del Monte Albino, San Rufo. Il quorum attualmente raggiunto è di 584.000 abitanti su 1.107.652, che corrispondono alla popolazione dei 75 comuni che hanno già deliberato la proposta di istituzione di una nuova Regione denominata “Principato di Salerno”, ai sensi dell’articolo 132, comma 1 della Costituzione. “Le nuove adesioni alla proposta - dichiara il Presidente della Provincia di Salerno, on. Edmondo Cirielli - sono il segnale di una legittima aspirazione delle popolazioni della provincia di Salerno all’autonomia, viste le proprie caratteristiche di autosufficienza in tutti i settori, che rappresenta un unicum in Italia”. “Il risultato conseguito fino ad oggi - sottolinea- conferma quello che è il sentimento avvertito dalla popolazione salernitana, che per ragioni storiche, geografiche, culturali ed economiche, è diversa dalla napoletana”.

venerdì 11 marzo 2011

LA MADRE DI TUTTE LE RIFORME

Il cardine della riforma della giustizia è la divisione tra giudici e Pm: pone al centro la parità tra accusa e difesa. Il giudice diventa colui che è davvero sopra le parti, perché non è più pari al Pm.
Finora i piatti della bilancia erano sbilanciati a favore dei magistrati: da una parte c'erano giudici e Pm, dall'altra il cittadino solo. Ora invece i piatti sono stati messi su un unico piano: in una condizione di parità.
Altro punto fondamentale: la responsabilità civile dei magistrati, al pari di tutti gli altri dipendenti dello Stato. Se sbaglia il medico è responsabile e il cittadino può citarlo. Così potrà avvenire anche per il magistrato. Si attua il principio della legge uguale per tutti.
La riforma non riguarderà i processi in corso alla data della sua entrata in vigore, pertanto non si potrà assolutamente parlare di legge ad personam, ma di legge fatta nell’interesse di tutti i cittadini.

On. Antonio Palmieri
Responsabile Internet PDL

martedì 8 marzo 2011

Il Pdl lancia l’allarme infiltrazioni

Capaccio, veleni sul puc
«Attenti agli interessi della criminalitá sul territorio»
E Troncone bacchetta l’assessore Nacarlo «Le lettere minatorie ai consiglieri non sono una carnevalata...»



Capaccio. «Teniamo alta la guardia, il nostro territorio è a rischio infiltrazioni criminali»: è l’allarme lanciato dal circolo Pdl di Capaccio che, «pur concordando con le parole del sindaco Marino, quando afferma che il nostro territorio è ben presidiato da forze politiche e democratiche, non possiamo non porci il problema».
• Un problema rilevante: e se cioè «nella nostra Capaccio, a prescindere dell’episodico atto di intimidazione, che può avere diverse letture, vi siano in atto tentativi di collocazione di capitali di provenienza dubbia». Un rischio che secondo il Pdl fa riferimento anche al fatto che Capaccio «è stato sede di latitanza di ricercati per reati connessi alla malavita organizzata. Sin dagli anni Settanta si sospetta che il nostro paese sia luogo di riciclaggio di denaro sporco, che trovano nel cemento, nell’usura e nelle attivitá commerciali e turistiche il suo luogo elettivo».
• L’intervento del Pdl fa seguito alle affermazioni dell’assessore Salvatore Nacarlo che, in relazione agli atti intimidatori nei confronti di consiglieri comunali sulla vicenda Puc, ha smentito qualsiasi ipotesi di infiltrazione camorristica. Il Pdl sostiene che «l’amministrazione abbia sottovalutato la questione sicurezza». A conferma di ciò anche la mancata attivazione per l’individuazione di una nuova caserma dei carabinieri. «Al di lá della percezione comune di una stato d’insicurezza generale, specie in alcune contrade, non possiamo non chiederci - conclude la nota del Pdl - come mai, malgrado le ripetute richieste anche dei vertici dell’Arma, l’assessore Nacarlo, ben conoscendo lo stato d’inadeguatezza della caserma di Capaccio Scalo, non abbia proceduto, nell’ambito del Puc, all’individuazione di un’area dove erigerne una nuova. Resta comunque indubbio che la classe politica di Capaccio nella sua totalitá, almeno non consapevolmente, sia ben lontana dall’essere strumento della malavita organizzata o dall’avere eventuali connivenze con essa». Sui dubbi sollevati da Nacarlo sulla matrice delle lettere intimidatorie interviene anche il consigliere comunale Giuseppe Troncone: «Le lettere minatorie inviate ai consiglieri di opposizione non sono una carnevalata. Avrò certamente inteso male ma da quanto mi riesce capire, sembra che per l’assessore, avere certezze che le intimidazioni abbiano credibilitá malavitosa, debbano concretizzarsi con la decapitazione non delle piante di agave della Vicidomini, ma del consigliere interessato, ovvero dei personaggi che operano in modo tale da disturbare gli interessi di qualcuno. Da qui l’invito a chi non è aduso a questo tipo di corrispondenza a valutare la cosa come una carnevalata, uno scherzo da non considerare». «Resta il fatto - conclude Troncone - che le lettere minatorie sono state inviate a persone di un determinato schieramento, che hanno messo in essere una serie di azioni che evidentemente hanno dato fastidio a qualcuno».
Angela Sabetta
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"La Città" 08.03.2011

giovedì 3 marzo 2011

Capaccio : Minacce di morte a due consiglieri

Capaccio. Il «partito del cemento» che vuole governare il Cilento e «mangiarsi tutto» non vuole oppositori. Anzi, li teme. E li minaccia di morte. Senza appello. Due lettere minatorie, con tanto di proiettile calibro nove fotocopiato, sono state spedite a due consiglieri comunali di Capaccio: sono tra quelli che si oppongono al piano urbanistico, business su ex aree agricole diventate edificabili e di proprietà di amministratori comunali. Tutto avviene a poche settimane da un’altra minaccia, l’invio di una «raccomandata» con proiettile ad un avvocato di Torchiara che si oppone allo scempio del mega-parcheggio sotto l’antica chiesa del paese. È livida l’alba di Capaccio, il paese che vanta Paestum patrimonio mondiale dell’arte. Prima hanno scelto l’unica donna presente in consiglio comunale e che si è opposta al piano urbanistico comunale, e poi hanno proseguito con un altro consigliere. Lei si chiama Maria Vicidomini, lui Nicola Ragni, entrambi Udc. Ma non sono i soli sul fronte dell’opposizione al piano che il sindaco Marino testimonia di «aver fatto alla luce del sole». Gli oppositori stavolta si son presi la briga di andare a verificare al catasto le particelle del piano, appena approvato, e diventate edificabili ed hanno scoperto che combaciano esattamente con quelle di proprietà di amministratori comunali in carica. C’è stata una giostra delle compravendite di suoli tra il 2006 e fino agli ultimi mesi del 2009, prima che venisse approvato il piano urbanistico comunale. «Ci meravigliano queste minacce, perchè il nostro clima politico è stato sempre acceso ma corretto». Naturalmente tutte e due hanno denunciato tutto ai carabinieri di Capaccio. Ma nel Cilento non sono nuove le minacce per le denunce sugli affari edilizi: capitò a Montecorice per Giovanni Romito, ex consigliere comunale, Francesco Malzone, il pensionato sequestrato dalla cricca del posto. Ma da dove escono tutti questi soldi a Capaccio-Paestum? Se lo chiese, qualche anno fa, Gaetano Fasolino, un ex senatore socialista. «In giro ci sono capitali sporchi, intorno al puc c’è puzza di camorra» disse senza mezzi termini. «Gaetano sfreneseia» dissero amici e nemici. C’è voluto l’omicidio politico-mafioso del sindaco di Pollica, Angelo Vassallo, per far riaprire gli occhi su questo affarismo edilizio che ormai nel Salernitano è tutto concentrato al di là del Sele: Capaccio, Agropoli, Montecorice, Torchiara. E dove, se non qui, nella piana del Sele e sulla costa cilentana, è possibile ancora costruire e riciclare danaro della criminalità? Nei giorni successivi all’omicidio Vassallo, gli uomini dell’Antimafia riaprirono anche quel capitolo di Capaccio-Paestum che, fino a quel momento, era stato archiviato nel classico contenzioso amministrativo politico-locale. Uno degli affari più consistenti del puc di Capaccio è in capo ad un ex consigliere condannato, in primo grado sia chiaro, quindi non definitivo, per turbativa d’asta alla sezione fallimentare del tribunale di Salerno. Truccavano le aste per acquistare «roba», aumentare i patrimoni. L’ex consigliere è stato condannato insieme ad uno dei più noti e facoltosi imprenditori di Battipaglia, accusato di camorra e poi assolto, ora di nuovo oggetto di una misura patrimoniale dell’Antimafia. Basta fermarti al bar per sapere, ad esempio, che il piano urbanistico comunale è stato «lavorato» in un appartamento privato di Capaccio Scalo. Forse, perchè non c’era più spazio fisico negli uffici comunali. Fatto è che alcuni consiglieri hanno dovuto bussare spesso alla porta del responsabile del servizio urbanistica, l’ingegnere Carmine Greco da oltre dieci anni al comune, per ottenere informazioni. «Piano blindato per lungo tempo» hanno detto in coro, pochi giorni fa in una conferenza stampa, Giuseppe Troncone, un ex generale prestato al Pdl, Nicola Ragni, Eugenio Guglielmotti, ex assessore cacciato da Marino dopo l’opposizione al puc. «Ma quale blindatura - disse il sindaco Marino - l’ho detto e lo ripeto questo piano lo abbiamo fatto alla luce del sole». Ma oggi a Paestum c’è solo pioggia. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Antonio Manzo
"Il Mattino" 02.03.2011

E' finito il tempo del sindaco Iervolino Si sono dimessi 31 consiglieri Sciolto il Consiglio. Arriva il commissario

Il notaio Pelleca con le firme dei dimissionari (©NewFotoSud/Renato Esposito)
di Luigi Roano

NAPOLI - Precipita la situazione a Palazzo San Giacomoper il sindaco Rosa Russo Iervolino. Dopo il sì alla discussione sulla sfiducia, 31 consiglieri hanno firmato la loro lettera di dimissioni presso un notaio. Finisce così la consiliatura della Iervolino.
Toccherà a un commissario portare la città alle elezioni.

Il trentunesimo a firmare è stato Carmine Simeone, ironia della sorte, ex Pd: "Rosetta doveva ascoltare l'aula, fermare i giochi e discutere della sfiducia. Ora mi dimetto e se sono il tretunesimo mando a casa lei e questa giunta che negli ultimi 3 anni non hanno fatto nulla".

La Giornata era iniziata con l'opposizione di centrodestra nel Consiglio comunale di Napoli che, compatta, annuncia la presentazione di una mozione di sfiducia al sindaco al quale chiede un «atto di responsabilità» dimettendosi.

Ma Rosa Iervolino Russo ha replica: «Non mi dimetto» sottolineando che la mozione di sfiducia è «un atto normalissimo, non mi rallegra nè mi spaventa».

Il centrodestra ora ha i numeri, 31 consiglieri su 61, per cercare di mandare a casa la Iervolino a poco più di due mesi dalla scadenza naturale del suo secondo mandato.

Il capogruppo del Pdl, Carlo Lamura, ha sottolineato che ormai l'esperienza dell'amministrazione Iervolino «può dirsi conclusa» e chiede «un atto di responsabilità al sindaco presentando le sue dimissioni».

Dal canto suo, la Iervolino, il sindaco più longevo nella storia di Palazzo San Giacomo, precisa che dimettersi ora «sarebbe una comoda via di fuga». «Non sono una vigliacca e sono una persona onesta e se avete motivi ore smentirmi, fatelo - dice la Iervolino - Mi sarebbe comodo andare via anche perchè sono stufa di uno stile che non onora la città, come sentirmi dire da pseudoonorevoli come Laboccetta che io sono attaccata alla persona come Gheddafi. Vengo paragonata a un dittatore sanguinario, c'è un limite a tutto».

«Se l'Aula voterà la sfiducia ne prenderò atto, obbedirò e andrò via - fa sapere il sindaco - ma dopo il mio giuramento di fedeltà alla Costituzione, ritengo mio dovere rimanere chi uno all'ultimo giorno».

Se la mozione sarà presentata, non sarà discussa in Aula, così come prevede il regolamento, prima di 10 giorni e non oltre 30 giorni e si arriverebbe dunque, nel secondo caso, ad aprile. La strada da seguire, allora, è quella delle dimissioni in massa dei consiglieri che sortirebbe lo stesso effetto.

Non tutti i firmatari della mozione, però, sono disposti a farlo e su di loro continua il pressing politico del centrodestra. «Mi sembra che le dimissioni non le vogliano neanche loro - afferma il sindaco - perchè altrimenti l'avrebbero già fatto in maniera formale».

Determinare lo scioglimento del Consiglio e la conseguente caduta della Giunta porterebbe al commissariamento del Comune, cosa che, secondo Lamura, «consentirebbe di conoscere anche la reale situazione delle casse comunali». «Non vorremmo ritrovarci qui - sottolinea Lamura - con la stessa situazione che il presidente Caldoro ha trovato alla Regione dovuta alla scellerata gestione precedente».

Ma il sindaco non ci sta. Precisa che il Comune di Napoli non ha mai sforato il Patto di stabilità e che la maggioranza di centrosisintra «deve esserne fiera». «Posso assicurare che il nostro bilancio è povero, ma pulito - ribatte - Non ci sono buchi nè sotterfugi. La verità è che dobbiamo fare i conti con i tagli del Governo nazionale».

mercoledì 2 marzo 2011

Pubblicato il nuovo Puc, via alle osservazioni

Capaccio. Al via le osservazioni sul Puc. La proposta infatti, ieri è stata depositata presso la segreteria e pubblicata sul Burc. Sono aperti i termini (60 giorni, decorrenti dal 28 febbraio) per le osservazioni. Le relazioni, gli elaborati grafici e le norme tecniche di attuazione del redigendo Puc, sono consultabili sul sito web del Comune nella sezione "In primo piano". «Andrò avanti perché ho promesso ai cittadini di Capaccio - afferma convinto il sindaco Pasquale Marino - di portare a termine un percorso iniziato dieci anni fa, durante il quale abbiamo superato tante difficoltá». Sulle osservazioni al Piano redatto dal professor Forte, Marino si attende una risposta, in termini di rilievi, meno numerosa rispetto al 1983, quando furono oltre 700. «Crediamo - sostiene - che si arriverá a sfiorare le 200 osservazioni in questi 60 giorni». Sull’apposito sito web è possibile consultare le modalitá di presentazione delle osservazioni ed è pubblicata in forma integrale la proposta di Puc. «Invitiamo i cittadini - evidenzia il consigliere Carmine Caramante - a volersi avvalere del sito internet per consultare e scaricare tutti gli elaborati cartografici del Puc». Terminato il termine per la presentazione delle osservazioni, nei successivi 90 giorni, il consiglio comunale si esprimerá sulle istanze pervenute, per poi approvare in via definitiva lo strumento urbanistico, che passerá agli organi sovracomunali per le determinazioni competenti. Nonostante tutte le contestazioni l’iter del Puc va avanti. A far discutere sono stati soprattutto i terreni di proprietá di amministratori e parenti affini (per i quali è stato necessario procedere ad una votazione frazionata) inseriti nel Puc e trasformati da aree agricole in residenziali. «Abbiamo approvato un piano urbanistico - conclude Marino - equilibrato, che si cala alla perfezione sul nostro sistema territoriale, che ha ricevuto giá elogi e valutazioni positive da quanti lo hanno analizzato senza preconcetti e con spirito propositivo». (a.s.)
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"La Città" 02.03.2011

A Cirielli il premio produttivitá, a Vaccaro il record di assenze

SALERNITANI IN PARLAMENTO
l Grande Fratello in Parlamento premia la politica salernitana. Ma solo in parte. E’ il presidente della Provincia Edmondo Cirielli, nel suo ruolo di presidente della Commissione Difesa, a portare a casa il migliore risultato tra tutti gli onorevoli salernitani per quanto riguarda il suo personale indice di produttivitá. Cirielli si è classificato al settimo posto nella classifica nazionale, al terzo tra i parlamentari del Popolo delle libertá, e al primo posto a livello regionale.
• A decretare la graduatoria dei politici più produttivi è l’edizione 2011 di "Camere aperte", l’annuale monitoraggio effettuato dall’associazione Openpolis.it, che traccia un bilancio delle attivitá dei politici dall’inizio della legislatura alla fine del 2010. Sono quattro i criteri usati dalle rilevazioni per quantificare la produttivitá dei parlamentari.La "formula magica" che decreta la produttivitá è formata dalla tipologia di atto presentato, dal consenso ricevuto dall’atto, dal suo iter, e dalla partecipazione del parlamentare ai lavori. Nelle fila del centrodestra, per trovare un altro salernitano occorre scendere fino al 267esimo posto, rilevato da Mario Pepe. Seguono Gerardo Soglia al 419esimo posto e Pasquale Vessa, 544esimo su 578, e deputato con una percentuale di assenze pari al 18,2%. Tra i senatori, il 75esimo posto di Antonio Paravia rappresenta una medaglia di bronzo a livello regionale. Hanno fatto meglio del politico salernitano Maria Fortuna Incostante e Anna Maria Carloni, entrambe del Partito Democratico. Paravia rientra anche nella top ten dei senatori che più spesso hanno votato contro il proprio schieramento (4,52%). Al 227esimo posto su 297 compare l’altro senatore del Pdl, Vincenzo Fasano.
Dall’altro lato, sul fronte del Pd, è Tino Iannuzzi a ottenere il miglior posizionamento in classifica (196esimo). Forte di un indice di assenteismo prossimo all’1%, che lo fa rientrare nella classifica dei più presenti in Parlamento. Seguono Antonio Cuomo (335esimo posto), Guglielmo Vaccaro (411esimo), e Fulvio Bonavitacola (432esimo). Sono proprio questi due ultimi a detenere il primato delle assenze: pari al 22,4% nel caso di Vaccaro, e al 18,6% per Bonavitacola. L’unico senatore del Pd, Alfonso Andria, si colloca al 145esimo posto.
• Il nome di Cirielli rientra anche in un’altra classifica presentata nel rapporto di Openpolis.it, quella della trasparenza. Il presidente della Provincia è tra gli undici deputati del Pdl che hanno pubblicato la propria dichiarazione patrimoniale (che ammonta a circa 160mila euro). Nessun salernitano, invece, tra i ventidue deputati del Pd che hanno fatto una scelta simile.
• L’indagine di Openpolis.it analizza anche la produttivitá dei ministri. Mara Carfagna, titolare delle Pari Opportunitá, si classifica al 19esimo posto sui 24 ministri. Delle 95 interrogazioni da lei presentate, infatti, solo 23 hanno avuto risposta.
Diletta Turco
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"La Città" 02.03.2011