domenica 3 aprile 2011

«Il re è nudo. Noi siamo i migliori»

A Salerno per la presentazione della lista "Noi riformatori"
Il tour campano del ministro
Brunetta: vinceremo le comunali.Salta il collegamento con Berlusconi



I salernitani per ora dovranno attendere. L’atteso intervento telefonico del premier Silvio Berlusconi - previsto ieri pomeriggio alla presentazione della lista dei Riformatori Salerno a sostegno del candidato del Pdl Anna Ferrazzano - non c’è stato. C’era, però, il ministro Renato Brunetta, impegnato in un agguerrito tour.
• Arrivato poco prima delle 18 all’HotelMediterannea il ministro per la Pubblica amministrazione, s’è unito al tavolo dei relatori chiamati a presentare la candidatura di Claudio Pisapia. Tra questi il presidente della Provincia Edmondo Cirielli, il candidato sindaco Anna Ferrazzano, l’onorevole Francesco Colucci, il senatore Geatano Quagliariello e Emilia Saugo, presidente dell’associazione nazionale mamme.
• Brunetta (poco prima a Napoli alla presentazione della candidatura di Gianni Lettieri e a seguire a Nocera Inferiore per quella di Adriano Bellacosa)non ha impiegato molto per riscaldare la platea. Itemi, a dire il vero, sono quelli classici del repertorio berlusconiano: il debito pubblico lasciato dal Governo Prodi, l’opposizione irresponsabile che punta a sfasciare il Paese, una sinistra che punta a dare la spallata alla maggioranza eletta dal popolo con l’aggressione della piazza, che tenta «il golpe, il colpo di stato», come aveva giá fatto con «i finti studenti» che protestavano contro la riforma proposta dalla Gelmini. Ma, nonostante Bersani («un disco rotto»), Fabio Fazio («faceva il disc-jochey e ora il maître á penser»), Sabina Guzzanti («comici, canzonettieri diventati filosofi che si fanno fregare anche i soldi»), il Governo resiste, va avanti e «vinceremo anche le amministrative di maggio».
• Perché, annuncia Brunetta, «noi rappresentiamo la classe dirigente migliore di questo Paese», mentre «la "santa alleanza", da Vendola a Fini», è «l’Italia peggiore», delle «cattive banche, degli sprechi, della cattiva burocrazia, e dei cattivi sindacati».
• Ed ecco, dunque, l’invito a Ferrazzano di fare riferimento alla «sequenza Comune-Provincia-Regione-Governo», spiegando alla gente che è meglio avere una "catena" che lavora allo stesso modo piuttosto che «un’enclave solitaria», di «un uomo solitario (il riferimento è per De Luca, anche se non viene mai nominato da Brunetta, ndr), che nella sua solitudine è pronto a sbagliare e continuerá a sbagliare: ora il re è nudo». Il centro destra «esiste», aggiunge il senatore Quagliariello quindi «diffidate dalle imitazioni».
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DI LUIGI COLOMBO
"La Città" 03.04.2011

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