martedì 12 aprile 2011

Ferrazzano: «La destra siamo noi»

Il candidato sindaco: De Luca è un "puparo"

Illustrato il progetto di Salerno cittá capoluogo di regione
«Gagliano è solo un ventriloquo aggrappato a De Mita»
Ringrazia tutti «per la grande voglia di vincere» e si definisce «solo la capofila di una squadra di alfieri, fatta di persone perbene - che hanno una storia politica e soprattutto personale - che batterá i vecchi tromboni della politica. Perché in cittá la Destra c’è e siamo noi».
• Poi, dopo aver invocato spazio ai giovani e alle donne nella guida della cosa pubblica, sottolinea che «dal 17 maggio, in ogni caso, per noi sará la prima battaglia, mentre per De Luca, inevitabilmente, sará l’ultima».
• Anna Ferrazzano, alla presentazione della lista del Pdl, si mostra molto più agguerrita che nel video che tra qualche giorno sará mandato in onda sulle emittenti locali. «Non sono una disfattista a tutti i costi - dice alla platea del Mediterranea hotel - ma chiediamoci tutti se davvero Salerno è la cittá in cui viviamo bene e se c’è un futuro per i nostri figli». Definisce De Luca «un uomo solo al comando», «un puparo», e alla cittá europea del suo antagonista contrappone «la mediterraneitá di Salerno, che deve riscoprire la propria identitá, riaprirsi all’esterno dopo che per 20 anni si è chiusa in se stessa e non ha dialogato con i propri cittadini». La Ferrazzano invita a dire «no al dispotismo, al comando, alla volgaritá e al maschilismo. Segnale, quest’ultimo, evidente e grave di degenerazione a cui tutti dovrebbero ribellarsi». E ritiene che «Salerno avrebbe tutto da guadagnare con un sindaco donna, in sensibilitá, concretezza e rispetto». Dell’altro avversario, il candidato dell’Udc, Salvatore Gagliano, dice «che è un ventriloquo aggrappato a De Mita» e che non intende proprio rivolgersi «a chi ha fatto quattro o cinque cambi di casacca».
• Mentre a De Luca «che rifiuta il confronto e scappa» chiede conto del perché «questa cittá perde residenti, perché i giovani vanno via, perché è prima per usura, perché non è stata spesa una lira per il per mare e si regala l’area di Santa Teresa alla speculazione edilizia».
• Poi, illustra la sua idea di cittá per il prossimo futuro: Salerno capofila di una nuova regione. «Una cittá più umana e più vera, che sappia valorizzare e sviluppare la sua principale risorsa: il mare». La Ferrazzano propone otto chilometri di lungomare attrezzato, la trasformazione del porto commerciale in polo crocieristico (con la delocalizzazione dell’attuale scalo tra Eboli e Battipaglia). E poi la cittá del politecnico degli studi medi, ipotizzata dall’avvocato Pippo Falvella (assessore in pectore con Saverio Salerno); la cittá del commercio e dell’artigianato, la cittá «verde per davvero e non sui manifesti»; più parcheggi a basso costo e meno strisce blu; «una cittá che si trasformi e non si sfiguri». (g.g.)
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"La Città" 12.04.2011

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