sabato 2 aprile 2011

Ferrazzano blinda i voti del Pdl

La candidata replica all’appello trasversale del sindaco e prova a intercettare nuovi consensi
«Stavolta siamo compatti, ci rivolgiamo noi ai moderati del Pd»
«Il compagno Vincenzo De Luca si conferma re del trasformismo da circo mediatico». Così Anna Ferrazzano, candidato sindaco del Pdl, commenta dal suo sito internet (www.annaferrazzano.it) l’ultimo appello del sindaco all’elettorato di centrodestra. «La vera destra sono io» ha detto De Luca dal palco allestito al Grand hotel.Un appello disperato, secondo l’avversaria.Che ribatte: «De Luca ha paura di perdere le elezioni e non riesce a rassegnarsi all’evidenza che questa volta il nostro schieramento è unito e compatto attorno alla mia persona.La destra c’è, e siamo noi che portiamo con fierezza i simboli del Popolo della Libertá e dei partiti che coerentemente con i valori del centrodestra ci sostengono». All’antagonista rimprovera di «vergognarsi della sua origine comunista, cercando di raccattare voti a piene mani a destra e manca, senza avere idee e programmi coerenti con il suo pensiero politico». Di più. Lo accusa di non averlo un pensiero politico. «Infatti continua a fare di professione il tranviere - attacca - Perché, dopo aver perso la corsa alla presidenza della Regione sotto le insegne del suo Pd, nonché di Verdi, Idv e Api, ha pensato bene di sbarazzarsi alle comunali del simbolo del Partito Democratico imponendo le sue personali civiche. Ovviamente il suo partito di anime morte e idee vecchie e comuniste ha accettato di chinare il capo. Il solito "partito tram", da cui l’uomo solo al comando sale e scende all’occorrenza: sale quando deve fare il deputato o il candidato presidente, scende quando deve cercare di fare incetta di voti trasversalmente».
• La Ferrazzano si sente di dire che stavolta l’operazione non riuscirá. Anzi: «Stavolta siamo noi che possiamo lanciare un messaggio ai suoi: il Pdl offre il suo contenitore libero e democratico per esercitare almeno un diritto di tribuna ai tanti moderati mortificati in questi anni dal modo di fare politica del compagno De Luca. Mi chiedo: De Luca può assicurare agli elettori salernitani che non si ricorderá di nuovo di rivendicare le insegne del Pd alle prossime elezioni politiche quando, come si vocifera, ha intenzione di candidare suo figlio alla Camera? A quel punto tornerá nell’ovile del Pd? Certamente sì - si risponde la candidata - D’altronde si sa, "i figli so piezz ’e cuore", e il trasformista comunista De Luca solo su questo sa essere coerente».
"La Città" 02.04.2011

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