lunedì 12 marzo 2012

Pdl, tutti alla corte del Principe Arechi


il congresso prvinciale
Applaudito intervento di Cirielli che entusiasma la platea sui risultati del suo lavoro

Alleanza con l’Udc «Necessario stabilire linea di coerenza»
La Carfagna suggella la ritrovata pax «Un investimento per il futuro»

«L’astronave madre» del Pdl salernitano è atterrata ieri a Paestum dove si è dato inizio ai lavori del primo congresso provinciale. Sala gremita all’Hotel Ariston, dove tesserati e rappresentati delle istituzioni, hanno ascoltato gli interventi prima del voto di oggi.
• A dettare i tempi della giornata, l’onorevole Francesco Paolo Sisto che ha presieduto i lavori del congresso. A contrapporsi, il listone nato dalla ritrovata pax tra il presidente Edmondo Cirielli e l’ex ministro Mara Carfagna e la lista under 35 guidata da Vittorio Acocella e Pasquale Borea. A Paestum, gli uomini di Cirielli, ripartono dal lavoro dell’amministrazione provinciale, «l’astronave madre di un progetto politico assolutamente alternativo». E l’accoglienza riservata al presidente della Provincia, il primo a parlare ieri mattina, lascia intuire che gran parte della sala è con lui.
• Cirielli ricorda l’incoraggiamento di Mara Carfagna a sostegno della sua candidatura a Palazzo Sant’Agostino («solo grazie alla sua tenacia ho superato la mia riserva a candidarmi») e parla di responsabilitá, quando «malgrado i contrasti che ci sono stati con l’ex ministro sia di natura politica che di incomprensione personale» ci siamo ritrovati «non per conquistare il potere, ma perché vogliamo cambiare il modo di esercitare il potere». Più tardi, nel suo intervento, anche la Carfagna parlerá della ritrovata coesione («una distanza che abbiamo saputo colmare nel nome della nostra terra») sostenendo: «Che questo era l’investimento migliore che potevamo fare in vista del futuro che ci attende». Per Cirielli, «la vittoria alla Provincia credo abbia contribuito a costituire l’amalgama per questo nuovo Pdl». E a rafforzare il partito, anche «la vittoria di Caldoro alla Regione ha dato ulteriore forza amministrativa di indirizzo politico». Cirielli mette in fila le battaglie sostenute: da quella per la nuova Regione («è andata come andata ma è solo il primo tempo, abbiamo altre frecce al nostro arco») a quella sulla sanitá: «Abbiamo prodotto un piano alternativo a quello fatto da Zuccatelli, che ha salvato sei ospedali in questa provincia. E Caldoro non ha ascoltato il Pdl ma ha ascoltato il presidente della Provincia dando una dignitá politica a conferma di quanto sia utile il lavoro di un ente con rappresentanti votati dal popolo».
• Sul piano delle alleanze poi, nella giornata di ieri l’altro tema è stato il ruolo dell’Udc. Cirielli si sofferma solo sul lavoro degli assessori e dei consiglieri provinciali «e di quanti pur non eletti ci hanno sostenuto senza aderire ad un capriccio di De Mita che decise di non far votare il bilancio. Ma ringrazio anche i due consiglieri che pur sostenendo la linea del partito, in realtá poi non hanno mai votato contro. Rispettando la scelta degli elettori».
• Mentre sulla nuova dirigenza, il consiglio: «Sappiano instaurare rapporti migliori che siano in linea con quelli ottimi che esistono con il gruppo alla Provincia». Più tardi anche Antonio Iannone ritornerá sull’Udc sostenendo che per l’alleanza è necessaria una linea di coerenza, «devono assolutamente scegliere da che parte stare». L’altro intervento atteso in mattinata, dopo quello di Cirielli, è stato quello dell’ex ministro Carfagna che ribadisce: «Il Pdl non è una caserma, non lo è mai stata e continuerá a non esserla, perché l’obiettivo è comune ed è fuori dal partito». Tra gli spunti della Carfagna: «Il fatto che la Lega non sará con noi alle prossime elezioni potrebbe essere una grande opportunitá perché il baricentro del Pdl si sposti nuovamente al Sud». Un invito, rivolto soprattutto ai parlamentari locali, «ad essere più sudisti» arriverá anche più tardi dal presidente Caldoro.

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CARLO PECORARO
"La Città" 11.03.2012

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