giovedì 8 marzo 2012

«An e Forza italia non ci sono più Siamo tutti accomunati nel Pdl»

Il coordinatore vicario, Antonio Iannone, vede un congresso nel segno dell’unitá

«Continuitá ed unitá». Due parole d’ordine con cui aprire una nuova fase del Pdl e «strutturare il partito in maniera capillare sul territorio». Due direttrici di marcia lungo le quali superare le divisioni in nome di «un senso di appartenenza comune» che finalmente getti le basi per «lanciare la sfida per il futuro». Partendo dallo «stesso modo di sentire trovato dai due leader, Cirielli e Carfagna» ma evitando la chiusura rispetto ad altre «posizioni e mozioni».
• Con le quali «è possibile un confronto nobile e alto, senza schermaglie dialettiche». Puntando sull’impegno delle donne e dei giovani di centrodestra ma senza «consegnarci ad un giovanilismo di maniera di chi pensa, da vecchio, al modo migliore per entrare nel direttivo provinciale».
• Il vicepresidente della Provincia e coordinatore vicario uscente Antonio Iannone punta tutto sul destino che attende il partito in vista del congresso di sabato e domenica. Descrive l’evento e delinea scenari futuri. Sconfessa il "giovanilismo" di Vittorio Acocella, candidato coordinatore dell’unica lista alternativa al "listone" Cirielli-Carfagna ma, allo stesso tempo, apre al dialogo con l’animatore della compagine under 35 e con le diverse anime del partito. Un Pdl chiamato a raccogliere i frutti di «una fusione che, al di lá dei risultati, ha prodotto un forte senso d’appartenenza a questa realtá politica». «Non si sente più parlare di ex An ed ex Forza Italia - continua - ma siamo tutti Pdl, accomunati da un unico destino».
• Dopo le schermaglie del recente passato, che per Iannone «sono normali in partiti così grandi, dove è giusto ci sia dialettica e confronto», il Pdl si presenta all’appuntamento con l’intesa siglata tra i due principali leader, il presidente provinciale Cirielli e l’ex ministro Carfagna. Due big del Pdl che «hanno trovato uno stesso modo di sentire rispetto alle sfide del futuro». Sfide che consistono «nell’assillo di dare continuitá alla nostra proposta politica e di risollevare questo territorio da vent’anni di "sgoverno" del centrosinistra in base a due parole d’ordine: continuitá ed unitá».
• Sul tema del ricambio generazionale - tra i principali argomenti sostenuti da Acocella - Iannone crede che «al di lá del dato anagrafico il centrodestra ha fatto eleggere tanti giovani che oggi hanno responsabilitá di governo locale ed ha portato un rinnovamento nella politica della provincia di Salerno». Allo stesso tempo «non possiamo consegnarci ad un giovanilismo di maniera. I giovani vanno bene - continua - se pensano da giovani e non da vecchietti e fanno i calcoli per vedere come è più comodo fare per entrare nella direzione provinciale. In questo caso non sono di esempio agli altri giovani e non sono utili ai più esperti». Una chiara stoccata ad Acocella, anche se poi Iannone assicura che «in ambito congressuale si terranno in considerazione anche mozioni e posizioni diverse»
Intanto, a pochi giorni dal congresso, i principali esponenti del partito sono impegnati in una vera e propria campagna elettorale interna. E se la Giovane Italia sosterrá la candidatura al direttivo provinciale del 23enne Antonio Mola, secondo le prime indiscrezioni sono tanti i big pronti a scendere in campo. Tra questi l’assessore regionale Romano, il sindaco di Cava Galdi, il presidente del Consiglio provinciale Zara e Schillaci, consigliere provinciale che dovrebbe contare sul sostegno del coordinatore uscente Russo e del capogruppo Aliberti.
Mario De Fazio
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"La Città" 08.03.2012

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