mercoledì 17 novembre 2010

Nota a margine dell’intervento di Manlio Torquato


Adriano Bellacosa

Candidato Sindaco

Nocera Inferiore, il 13 novembre 2010

Per la redazione de “Il Mattino”

- Nota a margine dell’intervento di Manlio Torquato -

Mi dispiace assistere ad una impennata del tono polemico degli interventi dei candidati per la prossima competizione elettorale a Nocera Inferiore.

Io credo che i cittadini di Nocera Inferiore debbano avviarsi a compiere le proprie scelte sulla base di serene valutazioni, che possono anche estendersi a comprendere i meriti ed i demeriti dei candidati e di quanti li sostengano. Ma non per questo l’avversario politico va denigrato, tanto più se espressione del suffragio elettorale e talora di una Istituzione.

Come credo di aver detto più volte, non mi fa piacere assistere al fatto che il governo cittadino sia affidato ai commissari prefettizi. Ma se la maggioranza di governo legittimata dal voto si disgrega, al punto da diventare minoranza, vuol anche dire che non si rappresenta più la volontà espressa dai cittadini ed allora ci si deve affidare al sistema garantista del commissariamento, in attesa di una nuova espressione di voto e di un nuovo confronto su persone e su programmi.

Ma proprio questo è l’invito che sento di formulare a tutti quanti abbiano in animo di candidarsi al governo della città, nella sincera consapevolezza del fatto che questo proposito stia già caratterizzando la mia campagna elettorale: io credo che gli elettori sceglieranno persone e programmi. Non solo le persone e non solo i programmi. Quel che serve alla città di Nocera Inferiore è un governo stabile, che sappia rifuggire il rischio del commissariamento, che purtroppo rappresenta l’epilogo cui ciclicamente abbiamo dovuto abituarci. Quel che serve a Nocera Inferiore è una condivisione delle problematiche che affliggono la nostra città, per uno sforzo di sintesi e di unità, perché solo insieme si forma la forza e la determinazione per avviare a risoluzione un problema. Ed è per questo che dovrebbe ricercarsi la coesione, piuttosto che la frattura e lo scontro. Per questo dovrebbe guardarsi con maggiore rispetto a chi è espressione del suffragio elettorale o rappresenta una istituzione. Io guardo con sincera preoccupazione a chi si candida per essere contro, contro il sistema, contro chi ha governato, contro chi governa, contro i partiti, contro le istituzioni. Non solo perché, a ben valutare, anche chi si dice contro o si dice diverso rischia di rimanere espressione di una incoerenza altrettanto grave. Ma anche perché, dovendo governare, non credo che il lavoro verrebbe facile a chi si dice, per scelta, contrario al governo provinciale, al governo regionale ed al governo centrale. Ma veramente crediamo che i problemi di Nocera Inferiore e dell’agro nocerino sarnese potranno essere risolti da una classe politica litigiosa, che non faccia appello alle risorse ed agli interventi del governo centrale, della Regione o della Provincia?

Nocera Inferiore è una città piena di problemi e serve dar voce a tutti i problemi ed a tutte le istanze. Io credo che possano legittimamente formulare le loro rivendicazioni quanti abbiano raccolto, nelle ultime competizioni elettorali, centinaia o migliaia di voti, perché ognuno di quei voti rappresenta una legittima istanza, può essere portatore di un problema e di una ipotesi di soluzione, e dunque merita rispetto e considerazione.

Per questo, io guardo con attenzione, rispetto e curiosità a quanti già condividono la mia idea di città e di governo della città, ma anche e soprattutto a quanti dicono, per il momento, di non condividere le mie idee e ne propongono di diverse. Se le distanze, sulle persone e sui programmi, resteranno incolmabili, saranno i cittadini a decidere tra le ipotesi alternative. Ma fino al momento del voto, sarà dovere di tutti quanti amano la loro città, ed hanno a cuore la risoluzione dei problemi della città, di tentare di trovare un percorso condiviso.

Io mi propongo di farlo, volendo rispettare lo stesso ordine delle citazioni fatte, con D’Agosto e Guerritore, Arena e Salzano, Pasquale Barba e Peppe Avellino, Fortunato e Villani. Ma anche con D’Acunzi, Della Porta e Grassi. Credo in un confronto anche con chi ha governato la città e soprattutto con lo stesso Manlio Torquato.

Adriano Bellacosa

Nessun commento:

Posta un commento