lunedì 24 gennaio 2011

Verso le elezioni, Carfagna candida Cammarota

Salerno. L’area del ministro Mara Carfagna ha il suo candidato a sindaco. E’ Antonio Cammarota, consigliere comunale e capogruppo del Pdl in Provincia, che ha consumato lo strappo con Cirielli e ufficializzato la candidatura a sindaco. Avrá con sé la civica della sua associazione "La nostra libertá", una lista di area Carfagna e forse "la Destra" di Storace

L'onorevole Mara Carfagna (Forza Italia) • "Alea iacta est", scrive Antonio Cammarota sulla sua pagina di facebook: "il dado è tratto". Ieri ha varcato il Rubicone del Pdl ed è salito alla segreteria politica di Mara Carfagna, formalizzando la sua candidatura a sindaco per l’area che fa riferimento al ministro alle Pari opportunitá. «Bisogna avere il coraggio delle proprie idee, assumersi le responsabilitá - commenta - E’ un segno di coerenza che devo innanzitutto ai miei elettori, che sanno che non sono mai stato un cortigiano». Sará l’anti Ferrazzano, anche se alla riunione di ieri ha tenuto a precisare di non voler essere un candidato "contro", ma un’opportunitá per riaprire il dialogo politico nel centrodestra salernitano.

• Sull’altro fronte, quello del coordinamento del partito e del presidente della Provincia Edmondo Cirielli, non l’hanno presa bene, e giá a inizio settimana gli chiederanno di lasciare il ruolo di capogruppo consiliare del Pdl a Palazzo Sant’Agostino. Ma qualche malumore si registra anche tra i carfagnani. Per un Cammarota che arriva c’è un Zitarosa che esce, perché il consigliere comunale ha annunciato che non si ricandiderá e non intende partecipare, domani mattina, alla conferenza stampa con cui sará ufficializzato il candidato a sindaco.

L’appuntamento è per le 11 nella segreteria del ministro, al Corso. Ci saranno Cammarota, il responsabile organizzazione della segreteria, Matteo Cortese, e il responsabile politico Antonio Lubritto. Ci sará anche una prima pattuglia di candidati consiglieri: il consigliere di circoscrizione Enzo Musto, il medico Antonio Roscia, gli ex consiglieri comunali Giuseppe Esposito e Paolo Puorro e la cugina del ministro, Maria Rosaria Carfagna, che con lei condivide sia il cognome che il nome di battesimo.Il ministro, almeno per ora, si tiene fuori dai momenti ufficiali della campagna salernitana, ma si sa che con Cammarota c’è stato in settimana un dialogo che ha dato via libera alla candidatura. Con lui ci saranno almeno due liste: "La nostra libertá", che ricalca la sua associazione, e una formazione carfagnana, per la quale si potrebbe rispolverare il simbolo di Democrazia Federalista Campana coniato da Lubritto, oppure optare per la connotazione civica. Resta aperto il contenzioso sul logo del Pdl, che il ministro potrebbe rivendicare ma che nel frattempo potrebbe anche essere sostituito dalla nuova dicitura a cui sta lavorando Berlusconi. Si conta inoltre di aggregare una terza forza, "la Destra" di Francesco Storace e Sergio Valese, che questa mattina inaugura a via Volpe la sua nuova sede.

• I vertici del Pdl aspettano le dichiarazioni di lunedì per affondare il contrattacco.Ma intanto il coordinatore provinciale, Antonio Russo, annuncia che Cammarota sará destituito dall’incarico di capogruppo in Provincia. «E’ un atto di tutela nei confronti degli altri consiglieri - spiega - non si sentirebbero rappresentati da chi fa scelte diverse da quelle del partito.Certo sorprende che una persona che rivendica una storia di destra vada a fare un’iniziativa con Lubritto, che viene dal centrosinistra, e con il responsabile di una segretaria politica il quale non è neanche iscritto al Pdl». La linea è quella di ostentare sicurezza: «Spaccatura nel partito? Ma no. Non basta che una persona scelga un percorso diverso per decretare una frattura.Piuttosto ha spaccato l’area Carfagna.A me spiace solo che alle elezioni provinciali Cirielli lo abbia voluto a tutti i costi nel collegio di Torrione, anche litigando con me che invece proponevo Antonio Pierro. Cammarota fu eletto, ma sa bene che il patrimonio di voti che garantisce il simbolo del Pdl non è lo stesso che si può avere con una civica».

• La frattura interna ai carfagnani coinvolge Giuseppe Zitarosa e PietroStasi. Il secondo era fresco di avvicinamento all’area ma ora potrebbe tornare verso Cirielli o portare avanti il dialogo con l’Udc. Il primo aveva posto la condizione che Cammarota si dimettesse da consigliere provinciale, consentendogli di subentrare. «Pareva d’accordo, ma poi si è tirato indietro - afferma Zitarosa - Il punto è che non mi fido, chiedevo un segnale forte per essere certi che tra qualche mese non tornasse sui suoi passi e fosse in consiglio comunale il rappresentante dell’area Cirielli e non della nostra. Se quel segnale non lo dá, posso anche pensare che dietro alla sua candidatura ci sia proprio una manovra di Cirielli».

di Clemy de Maio
"La Città" 23.01.2011

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