venerdì 28 gennaio 2011

«Marino vuole circondarsi solo di gente che non pensa»

I CIRCOLI PDL E UDC




Capaccio. Fa discutere la scelta del sindaco, Pasquale Marino, che ha mandato a casa gli assessori Eugenio Guglielmotti e Roberto Ciuccio, rei di non voler approvare il Puc in giunta, non condividendone alcune aspetti sui quali avevano chiesto dei chiarimenti. Ad alzare la voce sono i consiglieri comunali di opposizione del Pdl e dell’Udc con i rispettivi circoli cittadini. «I due assessori non sono stati revocati in quanto sarebbe venuto meno il rapporto fiduciario - si legge in una nota - ma perché avevano sollevato la questione relativa alla loro incompatibilitá a votare nel rispetto della legge, essendo proprietari di terreni. Guglielmotti, a tale proposito, aveva chiesto al segretario comunale per iscritto lumi sulla legittimitá della procedura, quella della votazione per singola scheda, dato solo in forma verbale e non scritta. Entrambi gli assessori avevano dichiarato la loro disponibilitá al voto sull’ultimo elaborato di Forte a condizione che vi fossero chiarimenti su alcuni aspetti».
• Una revoca, dunque, contestata dall’opposizione che attacca: «E’ legittimo chiedersi se nei piani alti di via Vittorio Emanuele si cerchino amministratori dotati di cervello o persone che votino ciecamente, senza discutere, senza esprimere dubbi e perplessitá, e senza avere rassicurazioni formali sulla legittimitá del loro operato. Perché il segretario comunale non ha dato il parere richiesto? Alla luce di ciò il Pdl e l’Udc locale non possono che esprimere la solidarietá a Guglielmotti e Ciuccio, revocati solo perché hanno osato chiedere una maggiore ponderazione sul lavoro svolto. Inoltre non possiamo che esprimere la nostra perplessitá verso chi, oggi, assume lo scranno assessoriale in tali circostanze. Ma davvero c’è chi pensa di avere piena libertá di azione sulle scelte inerenti la procedura di approvazione del Puc? Il sindaco è stato chiaro, dichiarando che chi non sostiene l’operato e gli obiettivi dell’amministrazione, è fuori dalla giunta, che tradotto significa che chi non segue la linea faccia le valigie».
"La Città" 28.01.2011

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