sabato 24 settembre 2011

Legge elettorale, Cirielli ha un suo testo

L’assemblea consiliare approva l’atto di indirizzo contro il "porcellum". Battibecco tra il presidente e Cammarota

Proposta di legge per estendere al Parlamento il sistema di voto delle Province
Recepiti in bilancio due milioni di debiti per vecchie pendenze
DICLEMY DE MAIO

• Debiti e proposte di legge nel consiglio provinciale di ieri, che ha dato via libera a variazioni di bilancio e detto sì alla riforma della normativa elettorale.
• E se sul primo punto s’infiamma il dibattito tra maggioranza e opposizione - con reciproco scambio di accuse per il riconoscimento di due milioni di debiti fuori bilancio - sulla modifica della legge elettorale si vota invece all’unanimitá, con la sola astensione di Salvatore Memoli che giudica impproria la sede consiliare. L’assemblea approva una delibera che con cui manifesta "la posizione di contrarietá rispetto all’attuale legge per l’elezione dei membri del Parlamento, un sistema che, riservando all’elettore la scelta della sola lista di candidati, di fatto ha compresso e limitato il diritto di voto dei cittadini e ha contribuito fortemente ad aumentare la distanza tra elettori ed eletti».A proporre l’atto è il capogruppo del Pdl Antonio Cammarota, che in aula tuona contro il criterio della nomina ad ogni livello istituzionale, riaprendo un vecchio fronte con Cirielli. E incalza: «Al presidente, che quella legge l’ha votata, chiedo di dar seguito con coerenza al deliberato di oggi, attivandosi in Parlamento sin da domani per tutte le opportune azioni».La risposta è a tamburo battente: «Cammarota deve informarsi prima di dire certe cose. Io ho votato quella legge, ma avevo presentato un emendamento per le preferenze che è stato bocciato. Ovunque sono arrivato l’ho fatto sempre per il consenso, e io non avevo altri alle spalle ad aiutarmi».Sulla modifica del sistema elettorale rilancia, annunciando che presenterá una proposta di legge perché si applichi anche alle Camere la normativa in vigore per le Province: «Al cosiddetto porcellum contrappongo il provincellum, un sistema in grado di garantire la governabilitá, la rappresentativitá e il radicamento dei candidati sul territorio». Intanto ha firmato per il referendum abrogativo, contro «una legge sbagliata e male interpretata dai partiti, che ci ha consegnato un Parlamento di qualitá assai scadente e ha sottratto rappresentanti al territorio».



• Alla fine l’approvazione è bipartisan. Sui debiti fuori bilancio, invece, il Pd vota contro, ma con l’eccezione di Franco Alfieri, che si astiene. Nel computo entrano vecchie vertenze e lavori non pagati, per un totale di 2 milioni e 287mila euro. La gran parte (2 milioni e 192mila) risalgono dall’amministrazione Villani. L’importo più alto è il milione e mezzo di interessi per un mancato pagamento alla ditta che ha realizzato l’ultimo tratto della strada Futani-Centola, ma Tommaso Amabile (Pd) accusa la giunta attuale di aver fatto lievitare la cifra portando in ritardo l’atto in consiglio. IDemocratici attaccano anche sul bando per la promozione dello stemma della Provincia tramite le squadre di calcio, chiedendo l’estensione alle altre discipline sportive. Un consigliere Pd, Giovanni Coscia, è stato eletto vice presidente del consiglio, al posto del dimissionario Fausto Postiglione.
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"La Città" 24.09.2011

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