«Una scelta dettata dalla volontá di maggiore chiarezza»
Capaccio. Slittano i tempi per l’approvazione del Piano urbanistico comunale. L’amministrazione ha infatti deciso, anche su sollecitazione del presidente del consiglio, Paolo Paolino, che ha sollevato un possibile vizio di forma collegato alla Vas (la Valutazione ambientale strategica), di ripubblicare il Puc e i suoi allegati per la presentazione delle osservazioni. • Paolino ha inviato una comunicazione al responsabile del procedimento di formazione del Puc, Carmine Greco, suggerendo un ulteriore approfondimento delle modalitá, dei termini e degli adempimenti posti in essere. Secondo Paolino, «emergerebbero elementi tali da far ritenere che le procedure istruttorie, riguardanti la Vas e i connessi adempimenti di pubblicazione non sarebbero coerenti con le disposizioni di legge». Paolino ha anche invitato il responsabile del procedimento di Puc, Ruec e Vas «a verificare l’attendibilitá delle procedure». • Il termine per le osservazioni inerenti la relazione del Puc scade il 29 aprile, dopo di questa data il Puc e i suoi allegati, sará ripubblicato. • «Aver approvato distintamente il Puc e la Vas prima e la relazione ambientale dopo, non è irrituale - spiegano il direttore generale e il portavoce dell’amministrazione comunale, il consigliere Carmine Caramante - ma ci obbligherebbe solo ad un’ulteriore e specifica pubblicazione. Al fine di non avere scadenze diversificate tra Puc, Vas e Via, si è preferito, per motivi di maggiore chiarezza e certezza giuridica, di unificare i termini di scadenza per la presentazione delle osservazioni, pertanto si procederá ad un’ulteriore pubblicazione conglobata del Puc e degli allegati. Questo certamente non svantaggia i cittadini, anzi dá loro un maggior lasso di tempo per presentare le osservazioni, consentendo anche a chi le ha giá presentate, di procedere ad integrazioni, restando confermata l’osservazione depositata». • Inevitabile il ritardo di altri 60 giorni sull’iter relativo al Puc redatto dall’urbanista Francesco Forte. «Il procedimento di adozione del Puc - concludono Silenzio e Caramante - è assolutamente rilevante come mezzo di intervento per far sì che gli interessi generali, che devono ispirare la programmazione territoriale, si confrontino con quelli particolari dei cittadini stessi. Per questo lo sviluppo del procedimento di definizione del Puc viene accompagnato, in tutto il suo svolgimento, da una partecipazione corale, sia nella fase di formazione, attraverso la consultazione di associazioni, categorie e cittadini, sia nella fase antecedente all’adozione da parte del consiglio, mediante le osservazioni sul merito della programmazione territoriale». Angela Sabetta © riproduzione riservata "La Città" 03.04.2011
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