La telefonata del premier Berlusconi non c’è ma poco importa, perché ad arringare la platea accorsa al Mediterranea Hotel ci aveva già pensato il ministro per la Pubblica amministrazione Renato Brunetta. Impegnato in Campania per un tour tra Napoli, Salerno, Nocera Inferiore e Ravello, Brunetta entra a gamba tesa nella campagna elettorale verso palazzo di città. Uno show lungo più di mezzora, interrotto dagli applausi dei presenti, in prima fila parlamentari e consiglieri regionali. One man show contro tutti, il ministro attacca gli alfieri della sinistra «cancro dell’Italia» - dal segretario Pd Bersani al conduttore tv Fazio, chiamato a più riprese «dj» - e il presidente della Ferrari Montezemolo, sempre più tentato dalla discesa in campo contro Berlusconi. Pur senza mai citarlo, Brunetta ne ha anche per De Luca, tanto da chiudere il comizio invitando il candidato sindaco del Pdl Anna Ferrazzano a gridare al mondo: «Il re è nudo!». «Respiro un’aria nuova, come già con Cirielli prima e Caldoro poi», esordisce il ministro antifannulloni. Poi profetizza: «Abbiamo coltivato una nuova classe dirigente che rappresenta la parte migliore del paese e che può vincere anche in questa meravigliosa città». E ancora, rivolto ai suoi sostenitori: «L’uomo solo al comando non serve a nulla, votate Anna che può contare sulla filiera Provincia-Regione-governo». A lei, alla Ferrazzano che siede sul palco insieme con il candidato al consiglio comunale Claudio Pisapia, al presidente della Provincia Edmondo Cirielli e al vicecapogruppo dei senatori Pdl Gaetano Quagliariello, Brunetta rivolge anche un monito: «Fai attenzione perché troverai i conti disastrati, ma dal 16 maggio in poi la responsabilità sarà tua. Non avrai alibi». Assessore provinciale al Lavoro e vicepresidente della giunta, Ferrazzano non sembra spaventata dalle responsabilità. E indica la strada ai suoi aficionados: «Restituiamo la democrazia e il buon vivere a Salerno». Forte del sostegno del governo, poi, illustra le sue priorità: «Vogliamo umanizzare la città e ripartire dalle nostre radici. Salerno sarà capofila della filiera di popoli e paesi che si affacciano sul Mediterraneo». De Luca è sempre sotto accusa: «La città più bella? - continua il candidato Pdl - Io preferirei la città più onesta. Non possiamo più credere alle sue menzogne, Salerno è naturalmente bella, non c’è bisogno delle paillettes di luci, cemento e clientele». L’ultimo affondo arriva sulla zona orientale: «È una casbah, con una sola pista ciclabile occupata da prostitute e braccianti agricoli extracomunitari». Che il ribaltone sia possibile lo pensa anche Quagliariello che, in una sala ormai semivuota, avverte gli elettori: «De Luca è alla frutta e cerca in tutti i modi di strappare voti al centrodestra. Ma il vero centrodestra siamo noi, diffidate dalle imitazioni». © RIPRODUZIONE RISERVATA
Alessio Fanuzzi
"Il Mattino" 03.04.2011
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