Il protagonista è proprio il grande assente. Lui, Nicola Cosentino, si è dato da fare, e molto, per preparare liste del partito in grado di consegnare a Berlusconi la vittoria in Campania, regione decisiva per le strategie elettorali. Oggi, però, lui non c’era, dopo l’estromissione a poche ore dalla scadenza dei termini per la presentazione delle liste: ma, evocato, riceve un applauso, quasi un tributo, dai partecipanti alla presentazione ufficiale delle liste del Pdl in Campania. Dopo i giorni della tempesta che ha sconvolto il partito, è il coordinatore regionale, Francesco Nitto Palma, a introdurre esplicitamente la questione. In sala, in un albergo di Napoli nei pressi della stazione centrale, ci sono amici ma anche avversari dell’ex sottosegretario all’Economia. Come Cosentino mancano gli altri impresentabili esclusi dalle liste, da Papa a Landolfi, da Nespoli a Milanese. Nitto Palma sollecita l’applauso parlando di Cosentino «come di colui - dice - che ha portato al successo il nostro partito. Farà il suo percorso, siamo sicuri che finirà con un’assoluzione con formula piena. Il nostro cuore è vicino a lui».
In prima fila c’è anche Mara Carfagna, oggi capolista in Campania 2 alla Camera. Alla fine della presentazione qualcuno le fa notare che non si è accomunata all’ovazione ma lei garantisce la sua vicinanza personale a Cosentino in questo momento. «Non ho mai nascosto il fatto che fosse un avversario politico, ma la sua vicenda umana è particolarmente delicata e di certo non gioirei assolutamente se si decidesse per una carcerazione preventiva di cui non esistono assolutamente i presupposti». Fuori dalla sala, incalzato più volte, affronta l’argomento anche Luigi Cesaro, per anni ritenuto alter ego di Cosentino e ora in odore di divorzio proprio per la fase di gestione delle liste elettorali. Cesaro cerca di buttare acqua sul fuoco delle roventi polemiche di questi giorni e rassicura che non c’è nessuna frattura da ricomporre, ci possono essere stati «degli equivoci che - dice - ci sarà modo di chiarire». Con Cosentino, spiega, non si è più sentito dal momento della burrasca ma ritiene «importante» l’applauso della platea a Cosentino e ritiene che questo «sia un momento particolare per lui e va capito».
Alla conferenza stampa non c’è il presidente della Regione, Stefano Caldoro, che ha escluso una partecipazione diretta a iniziative elettorali di presentazione di candidati in senso stretto ma ha assicurato un convinto sostegno e la partecipazione a «tutte le iniziative in cui sarà invitato dai candidati su questioni tematiche e di programma». Nitto Palma è convinto che l’azione della giunta regionale darà i suoi frutti in termini elettorali ma comunque nessuno si azzardi a pensare a un’eventuale resa dei conti dopo il 25 febbraio: il Pdl «sarà in trincea» in difesa dell’esecutivo.
Tocca alla Carfagna affrontare la «questione coordinatore» dopo che lei e Caldoro hanno auspicato la nomina di un campano. «Lo auspichiamo per una rivendicazione di orgoglio e dignità della classe dirigente del territorio ma Nitto Palma deve restare al suo posto per tutto il tempo che sarà necessario, anche dopo le elezioni». Il coordinatore regionale è convinto della vittoria del partito in Campania e il «naso da democristiano» fa ritenere a Gianfranco Rotondi, capolista in Campania 1, che Berlusconi completerà la rimonta sul Pd. Alessandra Mussolini si fa fotografare seduta addosso alla Carfagna, alla De Girolamo e ad altri parlamentari e chiosa: «L’unico vero impresentabile è Monti».