martedì 29 gennaio 2013

Il Pdl presenta le sue liste Show Mussolini-Carfagna


Il protagonista è proprio il grande assente. Lui, Nicola Cosentino, si è dato da fare, e molto, per preparare liste del partito in grado di consegnare a Berlusconi la vittoria in Campania, regione decisiva per le strategie elettorali. Oggi, però, lui non c’era, dopo l’estromissione a poche ore dalla scadenza dei termini per la presentazione delle liste: ma, evocato, riceve un applauso, quasi un tributo, dai partecipanti alla presentazione ufficiale delle liste del Pdl in Campania. Dopo i giorni della tempesta che ha sconvolto il partito, è il coordinatore regionale, Francesco Nitto Palma, a introdurre esplicitamente la questione. In sala, in un albergo di Napoli nei pressi della stazione centrale, ci sono amici ma anche avversari dell’ex sottosegretario all’Economia. Come Cosentino mancano gli altri impresentabili esclusi dalle liste, da Papa a Landolfi, da Nespoli a Milanese. Nitto Palma sollecita l’applauso parlando di Cosentino «come di colui - dice - che ha portato al successo il nostro partito. Farà il suo percorso, siamo sicuri che finirà con un’assoluzione con formula piena. Il nostro cuore è vicino a lui».
In prima fila c’è anche Mara Carfagna, oggi capolista in Campania 2 alla Camera. Alla fine della presentazione qualcuno le fa notare che non si è accomunata all’ovazione ma lei garantisce la sua vicinanza personale a Cosentino in questo momento. «Non ho mai nascosto il fatto che fosse un avversario politico, ma la sua vicenda umana è particolarmente delicata e di certo non gioirei assolutamente se si decidesse per una carcerazione preventiva di cui non esistono assolutamente i presupposti». Fuori dalla sala, incalzato più volte, affronta l’argomento anche Luigi Cesaro, per anni ritenuto alter ego di Cosentino e ora in odore di divorzio proprio per la fase di gestione delle liste elettorali. Cesaro cerca di buttare acqua sul fuoco delle roventi polemiche di questi giorni e rassicura che non c’è nessuna frattura da ricomporre, ci possono essere stati «degli equivoci che - dice - ci sarà modo di chiarire». Con Cosentino, spiega, non si è più sentito dal momento della burrasca ma ritiene «importante» l’applauso della platea a Cosentino e ritiene che questo «sia un momento particolare per lui e va capito».
Alla conferenza stampa non c’è il presidente della Regione, Stefano Caldoro, che ha escluso una partecipazione diretta a iniziative elettorali di presentazione di candidati in senso stretto ma ha assicurato un convinto sostegno e la partecipazione a «tutte le iniziative in cui sarà invitato dai candidati su questioni tematiche e di programma». Nitto Palma è convinto che l’azione della giunta regionale darà i suoi frutti in termini elettorali ma comunque nessuno si azzardi a pensare a un’eventuale resa dei conti dopo il 25 febbraio: il Pdl «sarà in trincea» in difesa dell’esecutivo.
Tocca alla Carfagna affrontare la «questione coordinatore» dopo che lei e Caldoro hanno auspicato la nomina di un campano. «Lo auspichiamo per una rivendicazione di orgoglio e dignità della classe dirigente del territorio ma Nitto Palma deve restare al suo posto per tutto il tempo che sarà necessario, anche dopo le elezioni». Il coordinatore regionale è convinto della vittoria del partito in Campania e il «naso da democristiano» fa ritenere a Gianfranco Rotondi, capolista in Campania 1, che Berlusconi completerà la rimonta sul Pd. Alessandra Mussolini si fa fotografare seduta addosso alla Carfagna, alla De Girolamo e ad altri parlamentari e chiosa: «L’unico vero impresentabile è Monti».

venerdì 18 gennaio 2013

Il Pdl di Salerno programma l’arrivo di Berlusconi in città


SALERNO. Silvio Berlusconi sarà a Salerno durante la campagna elettorale. La notizia che l’ex premier sarebbe pronto ad un tour nelle regioni dove il Pdl è più in “bilico” – tra cui la Campania – ha immediatamente messo in moto la macchina organizzativa del partito a Salerno, guidato da una delle “pupille” del Cavaliere, l’ex ministro Mara Carfagna. Dal coordinamento dicono di essere già al lavoro, tant’è che sarebbe stata ipotizzata una data e individuato il luogo. Berlusconi potrebbe venire in città nella seconda metà di febbraio – forse negli ultimi due giorni di campagna elettorale – e una location ideale potrebbe essere il teatro Augusteo, considerato il suo “no” a comizi in piazza dopo i fatti di Milano.
Sarebbe quindi un ritorno per il leader del Pdl che andrebbe anche contro ogni gesto scaramantico. C’è, infatti, un precedente per Berlusconi in città e sempre all’Augusteo. Era il 26 marzo 2006 e c’erano le elezioni politiche dove il Cavaliere guidava la coalizione della “Casa delle Libertà”. Alla fine vinse l’Ulivo di RomanoProdi. Un mese più tardi anche il candidato scelto per fronteggiare Vincenzo De Luca al Comune, l’avvocato Nino Marotta, uscì sconfitto dalla competizione al primo turno.
Ma in queste ore a tenere banco nel partito e il discorso legato alle candidature. Per domani sera – assicurano dal coordinamento di via Porta Elina – le liste saranno chiuse. Alla Camera, oltre alla candidatura di MaraCarfagna come capolista nel collegio Campania 2, si potrebbe arrivare ad una seconda candidatura in posizione utile. Prende quota il nome di Matteo Cortese, fedelissimo della Carfagna e recentemente nominato capo del coordinamento provinciale. Di certo, secondo quanto trapela da Roma, ci sarebbero altri due nomi già collocati in lista alle spalle dell’ex ministro: la deputata uscente Nunzia De Girolamo e Carlo Sarro.
Per quanto riguarda il Senato, conferme sul cappello di lista composto da Silvio Berlusconi, dal commissario regionale del partito, Francesco Nitto Palma, dall’ex coordinatore regionale Nicola Cosentino, e da altri due parlamentari uscenti: Alessandra Mussolini e Cosimo Sibilia, quaest’ultimo fino a pochi mesi fa anche presidente della Provincia di Avellino. Al vaglio dei vertici del partito le deroghe per i parlamentari che hanno già svolto tre legislature e la posizione degli indagati. Sulle scelte per il Senato, è intervenuto ieri il presidente del Consiglio regionale, Paolo Romano: «Mi auguro che i consiglieri regionali abbiano un ruolo di primo piano nella prossima competizione elettorale. Il Popolo della Libertà ha la possibilità di schierare esponenti comePolverinoDe Siano e diversi altri colleghi che si sono misurati ripetutamente con l’elettorato, con cui hanno un rapporto quotidiano e di cui sono referenti diretti e riconoscibili. In Campania, la battaglia è ancora aperta, nulla è perduto. Ma è necessario l’impegno di tutti, a cominciare da chi sul territorio ci vive tutti i giorni».(m.a.c.)
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"La Città" - 18.01.2013

venerdì 3 agosto 2012

Anche io sono la Protezione civile


Ieri  mattina l’Assessore Attilio Pierro e l’Assessore Matteo Bottone sono stati presenti al campo Scuola di Protezione Civile”Anche io sono la Protezione civile”, organizzato dalla Associazione P.A. Millenuim Amalfi Onlus ad Amalfi, presieduta e diretta da Antonio Acunto.




 “Sensibilizzare ed avvicinare i giovani alla cultura di protezione civile è una iniziativa encomiabile , “ha affermato l’Assessore Bottone, “I ragazzi partecipanti hanno avuto la possibilità di vivere una concreta esperienza formativa in un campo emergenziale e
con entusiasmo ho sostenuto il progetto.
Sono molto significativi per il nostro territorio sia  la disponibilità dimostrata dall’Assessore Pierro  che il supporto tecnico dell’architetto Francesco Guida, responsabile del Settore Protezione Civile della Provincia di Salerno”.

L’amministrazione provinciale, presieduta dal Presidente On. Cirielli, nell’ambito del suo ruolo di coordinamento degli enti locali, ha investito direttamente risorse economiche nel progetto EmerSa, spiega l’Assessore Pierro, “Abbiamo richiesto all’Assessore Cosenza il contributo finanziario anche della Regione Campania in ausilio al progetto, in modo che tutti i comuni della Provincia di Salerno possano realizzare il Piano di Protezione civile.
Presto sarà anche presentato il regolamento di protezione civile provinciale

Anna Katia Di Sessa

giovedì 3 maggio 2012

Cirielli, cerimonia a Villa de’ Ruggiero Il parco intitolato al Principe Arechi II



Nocera Superiore. Il presidente della Provincia, Edmondo Cirielli, ieri ha scoperto la targa di intitolazione del parco di Villa De Ruggiero al principe Arechi II ed ha zittito le critiche. «C’è qualche cretino e qualche ignorante che nell’Agro sostiene che Arechi sia un personaggio salernitano che non c’entra niente con la provincia. Lui era friulano, fu duca di Benevento e spostò la corte a Salerno costruendo quella che noi oggi chiamiamo provincia di Salerno, lo ha fatto diventare un principato, per cui è a tutti gli effetti fondatore della provincia».
• Oggi alle 18,30 Cirielli, accompagnato dagli assessori Fasolino e Bellacosa, effettuerá un sopralluogo alla Starza di Nocera Inferiore.
Salvatore D’Angelo
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"La Città" 03.05.2012

sabato 17 marzo 2012

Un manifesto in difesa delle Province

Cirielli: «Sono l’anello di congiunzione tra l’identitá locale e quella sovranazionale»

Il presidente non rinuncia all’idea di una nuova regione
Ieri a Ravello l’assemblea di "Arco Latino" associazione di enti del Mediterraneo occidentale



RAVELLO. «Le Regioni sono inutili: un’invenzione tutta italiana. Non parliamo poi di quella campana. Solo uno stato regionale può avere senso. Per questo le Province sono fondamentali perché rappresentano l’anello intermedio tra identitá territoriali e sovranazionali».
• Dall’auditorium Oscar Niemeyer, che ieri ha ospitato l’assemblea generale di Arco Latino - l’associazione di cooperazione politica e tecnica tra enti locali, presieduta da Andrè Viola, presidente del consiglio generale del dipartimento francese dell’Audre - parte la riscossa italiana ed europea contro i tagli alle Province. Per Edmondo Cirielli è un’occasione ghiotta per rilanciare la battaglia contro il Governo «dei tecnocrati» che ne ha previsto il ridimensionamento a partire dal marzo 2013, e rilanciare con forza l’idea del Principato di Salerno, allargato alle province di Avellino, Benevento, Potenza e Matera. «Ho preso contatti con i presidenti delle Province di Matera e Potenza - racconta a margine dell’iniziativa - sono entusiasti all’idea di formare una nuova Regione con Avellino e Benevento».
• Il problema, è sempre lo stesso: Napoli succhia tutte le risorse disponibili e Salerno è ancora concepita come una "colonia". «Servono fondi perequativi su base demografica e geografica - attacca - se così fosse Salerno avrebbe molti più soldi di quanti non ne ottiene oggi. Ma - sottolinea - dobbiamo comunque ringraziare il governatore Stefano Caldoro che ha raddoppiato i fondi per la nostra provincia, che oggi sono intorno ai 400 milioni di euro». L’idea di un "lander" del Sud, uno stato regionale totalmente autonomo, stuzzica non poco il deputato del Pdl. Ma dopo la bocciatura del referendum da parte della Corte Costituzionale, l’idea è finita nel cassetto. Per questo, ora non resta che difendere a denti stretti le Province. E così, da Ravello, è partito l’appello all’Europa con il "Manifesto di Salerno", un documento politico, sottoscritto da numerosi presidenti di Province italiane ed europee - tra cui Mariano Fiasella, presidente della Provincia della Spezia, Giovanni Francesco Antoci, presidente della provincia di Ragusa e vice presidente dell’Upi, l’unione delle province italiane, Joan Carlos Cañizares, deputato della provincia di Barcellona - per salvaguardare gli enti intermedi, che rappresentano l’unico reale baluardo di tutela per i cittadini e l’offerta dei servizi alla persona. «Le Province - spiega Fiasella - costano meno delle Regioni e dello Stato. Un esempio è la gestione delle strade statali. Da quando le hanno affidate a noi c’è un risparmio del 40 per cento rispetto a quando le gestiva l’Anas». Se Cirielli cercava sponde per la sua battaglia, le ha trovate. «In Francia - racconta Andrè Viola - le province hanno il ruolo di pianificazione e di perequazione. Mentre le Regioni ne hanno altri». La parola spesso evocata durante la giornata, che si è conclusa con l’approvazione del "Manifesto di Salerno", è stata «ristrutturazione dell’architettura istituzionale».
Mattia A. Carpinelli
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"La Città" 17.03.2012

lunedì 12 marzo 2012

Pagani, un errore nega il voto all’ex sindacoPetrelli

Sbagli nelle trascrizioni a Roma. Cirielli: «Elezioni storiche come in Iraq»

Nocera Inferiore. Al seggio allestito nel Consorzio di Bonifica di Nocera Inferiore l’affluenza è stata buona ma minore di quella registrata nelle altre postazioni. «Conseguenza dell’inchiesta sulle tessere», si riflette nel partito. E a pagare pegno è stata la sezione di Pagani, dove si è avuto l’afflusso più basso. Mentre da Nocera Superiore Giuseppe Fabbricatore smentisce che nel tesseramento vi siano stati sistemi di accumulo.
• Quattro le sezioni del seggio dell’Agro: Nocera Inferiore, Sarno, San Valentino Torio assieme a San Marzano e infine, accorpati, Pagani, Corbara e Sant’Egidio. Quattro i candidati che hanno tenuto banco: Adriano Bellacosa, Salvatore Arena, Franco Annunziata e Sebastiano Odierna. Edmondo Cirielli, presidente della Provincia, ha votato a Cava ma ha raggiunto Nocera intorno a mezzogiorno. «Nessun partito ha portato così tanta gente a votare - ha commentato - Il Pdl è ormai radicato sul territorio. Queste votazioni sono un evento storico, come le libere elezioni in Iraq». Sulla scarsa affluenza paganese e l’inchiesta "Linea d’ombra" che coinvolge Alberico Gambino, Cirielli ha confermato la fiducia alla magistratura, ribadendo di credere nell’innocenza dell’ex sindaco. «Certo - ha aggiunto - la sua assenza nell’attuale panorama politico ha causato la perdita di qualche iscritto».
• In seguito allo scandalo delle tessere false il supervisore del seggio, Gianni Rosa, ha disposto uno rigido controllo. Durante le verifiche molti militanti hanno scoperto di non essere inseriti nei tabulati ufficiali dei tesserati, e di non poter votare. Ha provato a dare una spiegazione Lello De Prisco, presidente della sezione di Pagani: «E’ successo che qualcuno, pur essendo iscritto, non compare nei tabulati perché da Roma hanno sbagliato a scrivere i dati anagrafici». Tra questi salta all’occhio Fabio Petrelli, ex sindaco di Pagani vicino a Gambino. In giornata si è cercato di risolvere il problema (emerso anche in altri seggi) contattando Roma per far correggere gli errori di trascrizione. Ma Petrelli non è più tornato.
Davide Speranza
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"La Città" 12.03.2012

A Battipaglia contestazioni e carabinieri


BATTIPAGLIA. Caos e contestazioni al seggio di Battipaglia, dove un rappresentante di Acocella ha chiamato i carabinieri denunciando di aver visto uno scrutatore inserire le schede nell’urna dopo aver preso al telefono, e registrato, i dati anagrafici di alcuni iscritti. Da Salerno sono stati inviati subito due nuovi scrutatori per sedare gli animi e venire a capo delle contestazioni, ma il parapiglia è proseguito fino a notte inoltrata. Tanto che, chiuso il seggio di Salerno, tutti si si sono trasferiti a Battipaglia per riuscire a concludere lo spoglio.

• Al centro Congressi San Luca, dove sono confluiti anche gli iscritti di Cilento, Vallo di Diano e Alburni, si è registrata l’affluenza più elevata. Tensioni c’erano state giá in mattinata, perché molti elettori hanno giudicato eccessiva la scrupolositá degli scrutatori, pronti ad interrompere il flusso alla minima irregolaritá nei dati. Qualcuno, come Gaetano Cocino, ha invece formulato la contestazione opposta: «Sono in pochi qui ad avere la tessera, ma non basta portare la ricevuta del versamento. Stanno trascrivendo nei tabulati i nomi di persone che non dovrebbero votare». Si è registrato un acceso battibecco tra gli scrutatori e una elettrice che, arrivata con una decina di tessere, avrebbe voluto compilare più schede.
Alessandra De Vita
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"La Città" 12.03.2012

Pdl, Russo al 96 per cento

Il congresso conferma la leadership del partito. Acocella in lizza per un posto nel direttivo
Boom dell’affluenza, alle urne la metá degli elettori



Come era nelle previsioni l’asse Cirielli-Carfagna stravince il congresso provinciale del Pdl. Alla guida del partito salernitano resteranno il coordinatore Antonio Russo e il vice Antonio Iannone, affiancato dal nuovo vicario Matteo Cortese, espressione dell’ex ministro.
• Ieri sera lo spoglio del seggio di Salerno si è chiuso con Russo oltre al 96,3 per cento, e proiezioni analoghe arrivavano dal resto della provincia. Lo sfidante Vittorio Acocella potrebbe però essere riuscito a strappare un posto nel coordinamento, togliendolo a un candidato dell’altra lista. Forse ad Antonio Roscia, unico in gara per l’area Carfagna, che ieri sera appariva in difficoltá. Il dato più significativo resta però quello dell’affluenza: 12.758 votanti, il 48,5 per cento degli aventi diritto con quasi quindici punti in più sulla media nazionale. E dire che si calcola in circa un migliaio il numero degli iscritti che non sono riusciti a votare per disguidi burocratici. L’afflusso più elevato al seggio di Battipaglia, con quasi cinquemila alle urne e una percentuale del 51,5. Seguono Cava (49,2 con 3020 votanti), Salerno (41,3 per 2458 unitá) infine Nocera, che si ferma a 2300 votanti attestandosi sul 40 per cento.
• Che l’appuntamento fosse sentito lo si era capito sin dalle prime ore della mattina. Famiglie in pellegrinaggio ai seggi, controlli scrupolosi sulle tessere, e tra i candidati al direttivo una competizione vera per vincere la sfida della conta interna. Perché se Giovanni Torre, Anna Ferrazzano, Elvira Morena, Antonio Fasolino e Maria Rosaria Carfagna avevano giá in tasca l’elezione (essendo candidati nel listino bloccato), per gli altri 25 posti nel coordinamento è stata sfida all’ultimo voto. Tutti schierati i big del partito, ad eccezione del consigliere regionale Eva Longo che ha disertato le urne. Tra i candidati le proiezioni danno in vantaggio su tutti l’assessore provinciale Marcello Feola, i cui sostenitori hanno raggiunto il seggio di Battipaglia con bus organizzati. A Cava il consigliere provinciale Luigi Napoli ha distanziato il sindaco Marco Galdi che comunque dovrebbe centrare l’elezione. Ben piazzati anche gli assessori provinciale Sebastiano Odierna e Lello Ciccone, il consigliere Schillaci sostenuto da Russo, il 23enne Antonio Mola, appoggiato da Iannone. Elezione certa anche per l’assessore regionale Giovanni Romano, che avrebbe il placet di Cirielli, per il consigliere comunale Roberto Celano e per Mario Capo, sostenuto dal senatore Fasano.
DI CLEMY DE MAIO
(Ha collaborato Mario De Fazio)
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"La Città" 12.03.2012

Nitto Palma: «Condono edilizio anche a Salerno»



Il commissario regionale sprona i parlamentari a sostenere la battaglia. Caldoro: «Presto l’ampliamento del porto»
CAPACCIO. Il caso tesseramento e il rilancio del condono edilizio. Questi i due principali temi che il commissario Nitto Palma ha portato all’attenzione del primo congresso provinciale del Pdl. Due argomenti che, di certo, non fotografano, in positivo, il rilancio del Sud. Sul caso tessere, Palma è grato per l’intervento dei magistrati, altrimenti «le strutture di partito non ci avrebbero consentito un approfondimento in ordine alla bontá di un tesseramento così vasto». Ma aggiunge: «Ho l’impressione però, che qualcuno non abbia chiara la regola congressuale, allora vorrei ricordare a tutti che il numero delle tessere importa poco perché non ci sarebbe stata nessuna possibilitá di inquinare il congresso e di fatto la vita politica del partito a Salerno». Stupisce, per Salerno, il passaggio sul condono - problema molto sentito nel napoletano per via degli abbattimenti - sul quale Palma chiede un intervento dei parlamentari salernitani «affinché i cittadini della anche di Salerno non vengano considerati, rispetto ai cittadini di tutte le altre regioni che ne hanno giá usufruito, dei figli di un Dio minore».
Il presidente della Regione Stefano Caldoro invece, ha puntato sugli
interventi programmati per la cittá di Salerno: «Presto saranno avviati i lavori di ampliamento del porto e lo stesso dicasi per l’aeroporto di Pontecagnano». Più in generale poi, sul ruolo del Sud: «La crescita del Pil non è una questione settentrionale. La vera sfida del Pdl è proprio la crescita del Pil che non può che partire dal Sud».

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"La Città" 11.03.2012

Pdl, tutti alla corte del Principe Arechi


il congresso prvinciale
Applaudito intervento di Cirielli che entusiasma la platea sui risultati del suo lavoro

Alleanza con l’Udc «Necessario stabilire linea di coerenza»
La Carfagna suggella la ritrovata pax «Un investimento per il futuro»

«L’astronave madre» del Pdl salernitano è atterrata ieri a Paestum dove si è dato inizio ai lavori del primo congresso provinciale. Sala gremita all’Hotel Ariston, dove tesserati e rappresentati delle istituzioni, hanno ascoltato gli interventi prima del voto di oggi.
• A dettare i tempi della giornata, l’onorevole Francesco Paolo Sisto che ha presieduto i lavori del congresso. A contrapporsi, il listone nato dalla ritrovata pax tra il presidente Edmondo Cirielli e l’ex ministro Mara Carfagna e la lista under 35 guidata da Vittorio Acocella e Pasquale Borea. A Paestum, gli uomini di Cirielli, ripartono dal lavoro dell’amministrazione provinciale, «l’astronave madre di un progetto politico assolutamente alternativo». E l’accoglienza riservata al presidente della Provincia, il primo a parlare ieri mattina, lascia intuire che gran parte della sala è con lui.
• Cirielli ricorda l’incoraggiamento di Mara Carfagna a sostegno della sua candidatura a Palazzo Sant’Agostino («solo grazie alla sua tenacia ho superato la mia riserva a candidarmi») e parla di responsabilitá, quando «malgrado i contrasti che ci sono stati con l’ex ministro sia di natura politica che di incomprensione personale» ci siamo ritrovati «non per conquistare il potere, ma perché vogliamo cambiare il modo di esercitare il potere». Più tardi, nel suo intervento, anche la Carfagna parlerá della ritrovata coesione («una distanza che abbiamo saputo colmare nel nome della nostra terra») sostenendo: «Che questo era l’investimento migliore che potevamo fare in vista del futuro che ci attende». Per Cirielli, «la vittoria alla Provincia credo abbia contribuito a costituire l’amalgama per questo nuovo Pdl». E a rafforzare il partito, anche «la vittoria di Caldoro alla Regione ha dato ulteriore forza amministrativa di indirizzo politico». Cirielli mette in fila le battaglie sostenute: da quella per la nuova Regione («è andata come andata ma è solo il primo tempo, abbiamo altre frecce al nostro arco») a quella sulla sanitá: «Abbiamo prodotto un piano alternativo a quello fatto da Zuccatelli, che ha salvato sei ospedali in questa provincia. E Caldoro non ha ascoltato il Pdl ma ha ascoltato il presidente della Provincia dando una dignitá politica a conferma di quanto sia utile il lavoro di un ente con rappresentanti votati dal popolo».
• Sul piano delle alleanze poi, nella giornata di ieri l’altro tema è stato il ruolo dell’Udc. Cirielli si sofferma solo sul lavoro degli assessori e dei consiglieri provinciali «e di quanti pur non eletti ci hanno sostenuto senza aderire ad un capriccio di De Mita che decise di non far votare il bilancio. Ma ringrazio anche i due consiglieri che pur sostenendo la linea del partito, in realtá poi non hanno mai votato contro. Rispettando la scelta degli elettori».
• Mentre sulla nuova dirigenza, il consiglio: «Sappiano instaurare rapporti migliori che siano in linea con quelli ottimi che esistono con il gruppo alla Provincia». Più tardi anche Antonio Iannone ritornerá sull’Udc sostenendo che per l’alleanza è necessaria una linea di coerenza, «devono assolutamente scegliere da che parte stare». L’altro intervento atteso in mattinata, dopo quello di Cirielli, è stato quello dell’ex ministro Carfagna che ribadisce: «Il Pdl non è una caserma, non lo è mai stata e continuerá a non esserla, perché l’obiettivo è comune ed è fuori dal partito». Tra gli spunti della Carfagna: «Il fatto che la Lega non sará con noi alle prossime elezioni potrebbe essere una grande opportunitá perché il baricentro del Pdl si sposti nuovamente al Sud». Un invito, rivolto soprattutto ai parlamentari locali, «ad essere più sudisti» arriverá anche più tardi dal presidente Caldoro.

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CARLO PECORARO
"La Città" 11.03.2012

domenica 11 marzo 2012

Congresso Pdl a Salerno Sabato i big, oggi si vota


Prima giornata del congresso salernitano. Sul palco Edmondo Cirielli che ringrazia la Carfagna e cita il sindaco De Luca: "Fa molte cose ma il bilancio del Comune è in rosso". Mara Carfagna si dice emozionata e si lancia: "Senza la Lega ora il Pdl sposta il suo baricentro verso il Sud".
I candidati alla segreteria, Antonio Iannone e Antonio Mauro Russo, elogiano l'accordo tra le due ali del partito ma ammoniscono l'Udc: "Ci vuole chiarezza". I riferimenti sono all'atteggiamento dei centristi salernitani che alla Provincia sono compatti con Cirielli, mentre al Comune di Salerno vengono capeggiati da Gagliano che è in rotta di collisione con il Pdl.
Intorno alle 13 l'intervento di Caldoro: "Non è una questione di tessere che non sono l'unica strada. Ognuno di noi deve essere un po' più sudista". Il governatore ha poi ricordato i fondi della Regione per Salerno e la sua provincia.
Prima della pausa pranzo, sul palco è salito il commissario del partito in Campania, l'ex guardasigilli Nitto Palma che ringrazia la magistratura per l'inchiesta sulle iscrizioni sospette e rilancia: "Bisogna riaprire il condono edilizio".
Nel pomeriggio il dibattito proseguirà con altri interventi. Dopo la prima giornata di discussione, che si tiene all’hotel Ariston di Capaccio, l’esercito dei 26mila tesserati potrà usufruire di quattro seggi, allestiti in diverse zone della provincia. Saranno due le liste che si sfideranno per conquistare la guida del Pdl al congresso provinciale. Sembra scontata la vittoria del "listone" unitario espressione dell’asse Cirielli-Carfagna. In lizza anche la compagine under 35 capeggiata da Acocella.
Oggi il voto.
Gli iscritti di Salerno città, Costa amalfitana, Valle dell’Irno e Picentini (con eccezione delle due Montecorvino) potranno votare presso il Grand hotel Salerno. L’H oliday Inn di Cava ospiterà i pidiellini metelliani e quelli di Nocera Superiore, Scafati, Castel San Giorgio, Siano, Roccapiemonte e Angri. La restante area Nord della provincia sarà "coperta" dal seggio allestito presso il Consorzio di bonifica di Nocera Inferiore, mentre i tesserati della Piana del Sele, del Cilento e del Vallo di Diano dovranno recarsi al San Luca hotel di Battipaglia.

Si potrà votare dalle 9 alle 21 di oggi. Alle 21 partirà lo scrutinio dei voti nei quattro seggi ed i verbali parziali convergeranno tutti al Grand hotel dove saranno resi noti i risultati definitivi. Tutti i tesserati potranno votare secondo il sistema di "una testa, un voto".
I lavori del congresso saranno coordinati dal deputato pugliese Francesco Paolo Sisto.
Saranno due le liste che si sfideranno per conquistare la guida del Pdl al congresso provinciale di sabato e domenica. La segreteria nazionale ha dato il via libera sia al "listone" unitario espressione dell’asse Cirielli-Carfagna che alla compagine under 35 capeggiata da Acocella. I promotori della terza lista "fantasma", invece, si sono ritirati dalla competizione con una lettera inviata ai vertici romani del partito.
Non è passato, invece, il blitz tentato dall’ex ministro Carfagna per estromettere dalla parte bloccata del listino la cugina Maria Rosaria in favore del medico Antonio Roscia: richiesta arrivata dopo la scadenza dei termini (fissata a sabato scorso) per la presentazione delle liste e quindi, secondo la segreteria nazionale, fuori tempo massimo.
Le grandi manovre. L’elezione nel direttivo provinciale del partito, composto da 30 membri, è quindi già in tasca a Maria Rosaria Carfagna, cugina ed omonima dell’ex ministro: così come non avranno bisogno di cercare voti tra i 26mila tesserati neanche la capogruppo in Comune Anna Ferrazzano, la più volte candidata ed ex consigliere circoscrizionale Elvira Morena, il dirigente della Giovane Italia e candidato sindaco ad Amalfi Giovanni Torre e l’ex assessore provinciale Antonio Fasolino, fedelissimo del presidente della Regione Stefano Caldoro. Per gli altri 25 posti nel direttivo è invece già in atto da giorni una versione soft di una campagna elettorale. Dalla competizione - a meno che non vogliano ottenere il diritto di voto - sono esclusi, in quanto membri di diritto, sia i parlamentari che i consiglieri regionali. Se la "corazzata" sostenuta dai due big del partito è certa di ottenere la maggioranza ciò non toglie che la lista capeggiata da Vittorio Acocella e Pasquale Borea non possa tentare di pescare qualche consenso tra i delusi dell’accordo sottoscritto tra il presidente Cirielli e l’ex ministro Carfagna. Un’intesa che prevede l’elezione di un "triumvirato": l’attuale coordinatore Russo confermato al proprio posto e il vicepresidente provinciale Iannone ed il carfagnano Cortese come vice coordinatori. Un accordo che non sarebbe stato digerito da una parte degli stessi carfagnani.

sabato 10 marzo 2012

Difesa europea per le Province

Manifesto politico all’assemblea di Arco Latino fissata a Salerno


La Provincia di Salerno porta all’attenzione europea la difesa degli enti intermedi. Lo fará il 15 e 16 marzo, nell’ambito dell’assemblea generale di ArcoLatino che, per la prima volta, si terrá a Salerno. Nato come aggregazione degli enti di area vasta di Italia, Francia e Spagna, l’organis
mo si è poi esteso alle istituzioni locali delle sponde mediterranee dell’Africa. Il presidente della Provincia di Salerno, Edmondo Cirielli, è tra i sette componenti del consiglio d’amministrazione, e il suo vice, Antonio Iannone, è il delegato permanente a seguire le vita dell’associazione. Hanno ottenuto che l’undicesima assemblea generale si tenesse nel Salernitano, in una due giorni che si snoderá tra il capoluogo e l’auditorium Neimeyer di Ravello. E giá nei mesi scorsi hanno portato nelle riunioni preparatorie un documento a difesa delle Province che sará il manifesto dell’assemblea. «Si parte da un dato - spiega Iannone - che su ventisei Stati dell’Unione europea soltanto Cipro e Malta non sono dotati di enti intermedi del tipo delle amministrazioni provinciali. E se queste due eccezioni sono legate alle dimensioni ridotte dello Stato, un’eventuale abolizione in Italia farebbe del nostro Paese l’unica grande nazione europea ad essere priva di questo ente».
• Il "manifesto", elaborato su input di Salerno, è stato condiviso negli incontri preparatori e si tradurrá nel documento politico di Arco Latino che sará presentato il 16 marzo. Un documento che evidenzierá «il valore aggiunto del ruolo dell’ente di secondo livello, a fronte di un costo relativamente ridotto della politica e delle funzioni di controllo e di amministrazione». E che evidenzierá come «sovente si discute della "inutilitá" degli enti intermedi, senza tener conto del fatto che essi rappresentano il vero tessuto connettivo comune all’interno del territorio dell’Unione Europea». «Sará l’occasione - aggiunge Iannone - per chiarire meglio le attivitá svolte dalla Province. Attivitá che a volte passano sotto silenzio e che però sono importantissime per il territorio».
• La due giorni di Arco Latino prenderá il via il pomeriggio di giovedì 15 a Palazzo Sant’Agostino, con una seduta del consiglio d’amministrazione dell’organismo. Il giorno dopo l’assemblea generale delle oltre sessanta Amministrazioni locali che compongono l’associazione si riunirá, alle 15, nell’auditorium Oscar Neimeyer di Ravello. In mattinata, alle 10, l’auditorium ospiterá un seminario internazionale sul tema "Ruolo dei governi locali intermedi di fronte alla crisi in Europa e nell’Arco Latino: la governance della futura politica regionale", con la partecipazione rappresentanti delle istituzioni europee, nazionali, regionali e locali. Le sessioni di approfondimento del seminario saranno incentrate sul "ruolo degli enti locali intermedi nella politica regionale" e sulle "esperienze di governance multilivello della politica regionale". Subito dopo si aprirá un dibattito politico con i soci di Arco Latino, i rappresentanti di istituzioni nazionali, europee e mediterranee. A concludere i lavori della mattinata sará il presidente della Regione, Stefano Caldoro.
DI CLEMY DE MAIO
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"La Città" 10.03.2012

venerdì 9 marzo 2012

Falce e martello per Cirielli E’ l’omaggio dell’ambasciatore

Delegazione cinese ieri mattina a Palazzo Sant’Agostino

Promuovere le bellezze del territorio in Cina per incentivare i flussi turistici e il commercio. Questo il sunto dell’incontro di
ieri tra il presidente della Provincia Cirielli e l’ambasciatore cinese in Italia Ding Wei. Il diplomatico è stato accolto a Palazzo Sant’Agostino e si è intrattenuto a colloquio con Cirielli: a margine dell’incontro Ding Wei ha sottolineato come esista «una bella prospettiva di cooperazione tra la vostra provincia ed il nostro Paese, soprattutto sul piano turistico». L’ambasciatore si è inoltre spinto a dichiarare di considerare il territorio salernitano come «la provincia più bella d’Italia», suggerendo l’attivazione di «una campagna promozionale i
n Cina». Il diplomatico ha poi omaggiato il presidente con due regali "particolari": una riproduzione fotografica del colosseo illuminato di rosso ed un piatto d’argento raffigurante una stella rossa con all’interno falce e martello, simbolo della rivoluzione maoista. Regali molto apprezzati - nonostante l’opposto orientamento politico - da Cirielli che ha ricambiato con un libro di stampe delle bellezze paesaggistiche salernitane e due omaggi floreali alle donne della delegazione. Nel pomeriggio l’ambasciatore ha visitato il Castello d’Arechi, Villa Guariglia ed al museo provinciale della Ceramica, il centro storico di Salerno e Cava de’ Tirreni. Oggi Wei sará invece a Ravello e ad Amalfi.

(m.d.f.)
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"La Città" 09.03.2012